" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 30 maggio 2011

Atzo(ri)...che scelta!

Salvo improbabili colpi di scena sarà Gianluca Atzori il prossimo allenatore della SAMPDORIA.
40 anni, nativo di Collepardo in provincia di Frosinone, Atzori è stato un difensore dall'onesta carriera trascorsa prevalentemente tra B e C; da allenatore ha cominciato come secondo prima di Baldini e poi di Zenga, diventando mister in prima nella stagione 2008/09 alla guida del Ravenna in terza serie.
Dopo aver portato i romagnoli ai play off arriva la grande chance con la chiamata del Catania e il debutto in A avviene proprio contro la Samp: il campionato degli etnei non decolla e dopo 15 giornate e la miseria di 9 punti conquistati arriva inevitabile l'esonero.
Atzori si è però rilanciato alla grande quest'anno, portando una Reggina infarcita di giovani a disputare gli imminenti play off di serie B...
La scelta di puntare su un tecnico emergente ha decisamente ( e ulteriormente ) spiazzato la tifoseria blucerchiata e...il sottoscritto!
Intendiamoci, nulla di personale contro Atzori, che magari diventerà il Guardiola italiano, ma l'aver optato per un allenatore di questa caratura è un brutto, bruttissimo segnale!
Non mi aspettavo un big ( i vari Delio Rossi, Gasperini e Ranieri vogliono tanti soldi e precise garanzie tecniche CHE QUESTA SOCIETA' ALLO SBANDO NON PUO' DARE !) ma almeno un tecnico esperto della categoria o che ha alle spalle una buona stagione di serie A ( Pioli, De Canio e Ficcadenti mi sarebbero andati benissimo, cosiccome Iachini che nella sua carriera ha già vinto due campionati di B prima col Chievo e poi col Brescia ).
A questo punto, scommessa per scommessa, tanto valeva puntare su Montella, che almeno è un nostro beniamino e avrebbe portato un pò di entusiasmo a una piazza che definire depressa e incazzata è dire poco..
Invece, ATZORI!
Che significa tutto ciò?
Significa presumibilmente che la SAMPDORIA non sarà una corazzata tipo Atalanta e Siena quest'anno, ma una squadra imbottita di giovani!
E con una squadra prevalentemente di giovani, seppur di talento, non si può sperare di essere subito promossi al primo colpo!
Qui non possiamo aspettare!
Qui vogliamo immediatamente tornare in serie A, l'inferno della B sarà già durissima sopportarlo per un anno, figuriamoci prolungarne la presenza...
Spero nelle prossime settimane di venire smentito dai fatti con l'annuncio di acquisti di un certo tipo, ma la mia sensazione è che qui tiri una brutta aria...

sabato 28 maggio 2011

Pessimismo e fastidio...

Nella mia ormai trentennale "carriera" di tifoso ho passato le sofferenze calcistiche più diverse...
Ho visto sfumare una Champions League al 112' per un calcio di punizione quantomeno dubbio, perdere una Coppa Italia o la possibilità di approdare a una finale di una competizione europea alla lotteria dei calci di rigore, mancare la qualificazione ai gironi di Champions per un gol preso al 93' o il quarto posto in campionato per un punto dopo aver preso 7 pali nelle ultime due partite!
Amarezze e delusioni che però sono sempre andate di pari passo con l'orgoglio, l'orgoglio di aver comunque visto la mia squadra del cuore lottare per i massimi traguardi possibili, momenti che io ho comunque visto e vissuto mentre altri tifosi ( quelli ad esempio dell'altra sponda cittadina tanto per non andare troppo lontano...) non sanno neppure cosa significhi...
Il "dolore" per una retrocessione è invece tremendamente diverso da tutti gli altri...
Qui non c'è, non può esserci traccia di orgoglio!
In una retrocessione non c'è un solo aspetto positivo che possa renderti il boccone meno amaro!
E poi c'è modo e modo di scendere di categoria...
Lo puoi fare con dignità come nel 1999, la prima discesa in B che ho vissuto: la serie cadetta fu l'inevitabile epilogo sia per una squadra che fin dalle battute iniziali di quel campionato appariva tra le più deboli e sia per una società nella quale regnava la più totale incompetenza che di lì a pochi anni avrebbe portato la SAMPDORIA sull'orlo del fallimento...insomma, una retrocessione fin troppo annunciata!
Ma in quella di questa stagione?
La società è sana, paga puntualmente gli stipendi, ha il bilancio in regola, e la squadra, eccezion fatta per SOLI TRE GIOCATORI è la stessa che solo 12 mesi fa ci faceva raggiungere un insperato quarto posto: come si può accettare serenamente un suicidio di tale portata???
No, non si può!
E infatti più passano i giorni e più aumenta la rabbia e un certo senso di...umiliazione!
Si umiliazione, perchè il modo col quale siamo arrivati a congedarci dalla massima serie ci ha fatto ridere dietro da tutta Italia...
Ora che siamo in B i mass media ci tratteranno con ancor più superficialità, domenica scorsa siamo stati definiti in una trasmissione Mediaset un supermarket con tanto di risatine al seguito...
Ma è giusto così, giustissimo!
E' giusto che la società prenda la sua bella batosta economica e che venga derisa, chissà che non scatti nella proprietà un guizzo d'orgoglio tesa a restituire dignità a tutto l'ambiente blucerchiato...
Ma i primissimi passi post retrocessione non inducono all'ottimismo, anzi...
Le dichiarazioni rilasciate da Edoardo Garrone, ossia colui che di fatto dovrebbe ( il condizionale è d'obbligo...) decidere le sorti della Samp sono state irritanti e contradditorie : come si fa prima a chiedere scusa per gli errori commessi e poi sentenziare che con le vicende Cassano e Pazzini si è agito per il meglio???
Questo vuol dire non aver capito nulla, non aver capito che si è sbagliato con entrambi e che la prima causa del crollo è cominciata dalla cessione, anche se per motivi diversi, dei due attaccanti della Nazionale...
L'addio del d.g. Gasparin ha lasciato un vuoto in società?
I vuoti si possono riempire, colmare, e questo era esclusivo compito della proprietà che però ha pensato bene di voler fare tutto da se, con il tragico risultato di lasciare la squadra in balìa di se stessa, di non avere un punto di riferimento...
E anche il nuovo direttore sportivo Sensibile non è che abbia iniziato col piede giusto, parlando subito di bilanci, di ingaggi da ribassare per la B e cose simili: intendiamoci discorsi anche condivisibili, ma che in questo momento danno solo un gran fastidio...con la ferita ancora bene aperta ci farebbe piacere leggere e sentire notizie di ben altra natura, più rassicuranti, che possano ridarci un minimo di entusiasmo e di speranza per un futuro che ad oggi appare tutto da decifrare...

domenica 22 maggio 2011

Un figlio più...Sensibile?

Verrebbe da dire tanto rumore per nulla...
Il tanto sbandierato consiglio d'amministrazione straordinario tenutosi venerdì ha solo ufficializzato una cosa già nota, ossia l'entrata di Edoardo Garrone, figlio del Presidente Riccardo, nell'organigramma societario della SAMPDORIA. Vice Presidente vicario con ampi poteri e deleghe nella gestione della società: questo sarà il ruolo che Edoardo Garrone andrà a ricoprire...
Ma in soldoni cambierà davvero qualcosa?
Fino a qualche giorno fa si ipotizzava la nomina di Edoardo come nuovo Presidente, col padre declassato al simbolico ruolo di Presidente onorario, invece il vecchio cacciatore col sigaro ( lo scrivo in maniera denigratoria ma col massimo rispetto dei sigari e dei cacciatori...) per il momento rimane ben saldo sul ponte di comando...
E questo è un aspetto che turba il mio già pessimo e destabilizzato stato d'animo...
Perchè se l'entrata in campo di Edoardo potrebbe rappresentare uno spiraglio di luce nel fosco futuro blucerchiato il fatto che rimanga colui che in 12 mesi HA DISTRUTTO LA SAMPDORIA mi fa invece temere che poco o niente potrà cambiare...
Da vedere poi che fine farà lo stramaledetto Comitato Strategico Informale col commercialista tifoso interista Guastoni in primis: riusciremo finalmente a liberarci di questi incompetenti che hanno contribuito ad affossarci?



Ad oggi l'unica certezza è che il nuovo direttore sportivo sarà Pasquale Sensibile, ex capo osservatore di Juventus e Palermo e artefice del miracolo Novara: a lui il compito, tutt'altro che agevole, di ricostruire una squadra che possa da subito tornare nel campionato che più le compete...

Il figlio più...Sensibile: la nuova Samp ripartirà da loro due, con la speranza che il primo possa avere la passione e l'orgoglio per riportarci in alto e il secondo venga messo nelle condizioni migliori per lavorare in assoluta autonomia, un lavoro che si preannuncia duro e difficile perchè qui troverà il deserto...



giovedì 19 maggio 2011

Vent'anni fa...

Sono già passati vent'anni...
E solo a scrivere e pensare che sia già trascorso così tanto tempo fa venire la pelle d'oca...
19 maggio 1991: la SAMPDORIA vince il suo primo e unico ( fino ad ora...) scudetto...
Come scrissi tre anni fa vissi quell'emozione quasi come se fosse la cosa più naturale del mondo : il destino ha voluto che crescessi di pari passo con la mia squadra del cuore che, da anonima provinciale arrivò a combattere ad armi pari con le grandi d'Italia e d' Europa...
E così quel trionfo, arrivato al culmine di una meravigliosa scalata cominciata nel 1985 mi sembrò come un atto dovuto, quasi scontato..
E invece lo scudetto a tinte blucerchiate è stato una cosa eccezionale, un evento unico e, forse, irripetibile, e solo con l'inesorabile passare degli anni mi sono reso conto di cosa eravamo stati capaci di realizzare...
La sorte ha fatto si che questo anniversario cadesse proprio in uno dei momenti più amari di sempre ed è per questo che il ricordo è ancor più malinconico e struggente...
Ma, in un modo o nell'altro, dobbiamo guardare avanti e ripartire...
Guardare avanti nella speranza che prima o poi quella meravigliosa utopia che diventò poi realtà 20 anni fa possa tornare a materializzarsi: sognare un altro 19 maggio 1991 oggi è più folle che mai, ma io voglio continuare a sognare...

lunedì 16 maggio 2011

Fine di un'agonia...

SAMPDORIA - Palermo 1-2
Marcatori: 46' pt.Miccoli; 50' Biabiany; 86' Pinilla

SAMPDORIA: Da Costa 6 Zauri 6 Volta 5,5 Lucchini s.v. ( 20' Gastaldello 5,5 ) Laczko 5; Biabiany 6,5 Palombo 6 Tissone 6 ( 81' Poli 5,5 ) Guberti 6; Pozzi 6 Maccarone 4,5 All. Cavasin 4,5

Palermo ( 4-3-1-2 ): Benussi 6; Cassani 6 Munoz 6,5 Goian 6,5 ( 78' Bovo s.v. ) Darmian 5,5; Migliaccio 6,5 Liverani 6 ( 61' Bacinovic 6 ) Nocerino 6; Ilicic 6; Hernandez 6 Miccoli 6,5 ( 53' Pinilla 6,5 ) All D. Rossi 6,5

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 4,5
Ammoniti: Gastaldello, Guberti, Palombo, Darmian, Bacinovic, Hernandez
Angoli: 13-6
Note: spettatori paganti 5.678, incasso di € 37.420; abbonati 18.543

Ora è finita, finita per davvero: siamo in Serie B!
E anche se ormai da qualche settimana mi stavo preparando al peggio fa malissimo lo stesso...
Mi ha fatto male vedere piangere i miei amici, piangere decine e decine di anziani, ragazzi, donne e bambini, persone per le quali la SAMPDORIA non è un semplice passatempo ma una cosa che fa parte della tua vita, che fa parte di te e che oggi per certi versi ti è stata portata via...
Portata via perlopiù da un Presidente meschino, traditore, pezzente e senza cuore: spero che abbia potuto vedere quei volti in lacrime, disperati ma al tempo stesso dignitosi, fieri e orgogliosi e mi auguro che abbia provato almeno un pò di imbarazzo e vergogna per aver procurato tutto ciò...
Non serviranno a un cazzo come leggo e sento dire da molti, ma IO VOGLIO E PRETENDO che il vecchio cacciatore col sigaro indìca una conferenza stampa e CI CHIEDA UMILMENTE SCUSA!
E che vuoti finalmente il sacco, dicendo cosa realmente è accaduto in questi terribili mesi con Marotta, Cassano, Gasparin, Pazzini, il perchè per provare a salvarsi sia stato ingaggiato Cavasin, che spieghi il senso del Comitato Strategico Informale della minchia e tante altre cose: a me, che finisca a tarallucci e vino, con una pacca sulla spalla e con la promessa che si farà di tutto per tornare in Serie A non basta e non va bene per nulla!
E' quindi finita l'agonia: la SAMPDORIA era ormai un malato senza speranza, tenuto in vita da un respiratore che prima o poi sarebbe stato staccato ed aver accorciato di una settimana questa sofferenza senza ulteriori illusioni è forse un bene...
Una fine terribile, amarissima, ma da un punto di vista sportivo assolutamente giusta: onore alle nostre dirette concorrenti che hanno combattuto, lottato e giocato molto meglio di una squadra senza dignità, senza palle, capace di un autentico capolavoro ossia fare 10 punti nell'intero girone di ritorno...UNA VERGOGNA!
Neppure contro un Palermo che aveva la testa altrove tranne che a Marassi siamo riusciti a vincere: ci si è messa anche la sfiga ( gol ingiustamente annullato a Pozzi e rete di Miccoli nel minuto di recupero, ormai una triste consuetudine ) ma aggrapparsi alla malasorte sarebbe ridicolo...la squadra nelle ultime giornate ce l'ha messa tutta, se avessimo sempre giocato con la stessa grinta e lo stesso impegno probabilmente la nostra stagione sarebbe andata in maniera diversa...
E ora? Che ne sarà della Samp?
Venerdì si terrà un consiglio d'amministrazione straordinario, nel quale potrebbero esserci importanti novità sia a livello societario ( Edoardo Garrone nuovo Presidente?) sia a livello dirigenziale con la nomina del nuovo direttore sportivo che avrà il compito di riportare immediatamente i colori blucerchiati dove meritano...

domenica 15 maggio 2011

Col Palermo a trazione anteriore...

Ultima gara casalinga della stagione ( e forse della serie A...) per la SAMPDORIA che affronta oggi il Palermo neo finalista di Coppa Italia.
Cavasin varerà una Samp a trazione anteriore con Biabiany e Guberti esterni di centrocampo mentre in attacco rilancerà Maccarone a fianco di Pozzi; in difesa, vista l'assenza di Ziegler ( squalificato al pari di Mannini ) verrà arretrato Laczko con Volta preferito ad un Gastaldello ancora alle prese con problemi fisici.
Nel Palermo non ci saranno il portiere Sirigu e Balzaretti, infortunati: spazio quindi a Benussi e Darmian, a centrocampo il giovane Acquah sarà preferito a Migliaccio e in avanti Pastore agirà alle spalle del duo Miccoli-Pinilla.
E' una partita da vincere a tutti i costi per tenere accesa la fiammella della speranza, confidando anche che da Bari arrivino buone notizie perchè se il Lecce oggi dovesse fare bottino pieno per noi sarebbe praticamente finita...ma intanto pensiamo a battere i rosanero, augurandoci che gli uomini di Rossi abbiano già la testa alla finale di Coppa Italia, che sia la volta buona che tocchi a noi affrontare un avversario demotivato e "disposto" a lasciarci via libera come accaduto a Lecce e Cesena nelle ultime settimane anche se Miccoli, salentino doc, ha già annunciato il massimo impegno con l'intento di fare indirettamente un favore alla sua squadra del cuore...
Personalmente alla salvezza ormai non credo più e da una parte vorrei quasi che questo calvario finisse oggi, non voglio illudermi di andare domenica prossima a Roma a nutrire ancora delle chances, quelli ci aspettano col coltello tra i denti pronti ad affossarci dopo che l'anno scorso li abbiamo fatto perdere lo scudetto...comunque sia oggi voglio i 3 punti...DAI DORIA!

mercoledì 11 maggio 2011

Vattene!

L'ormai probabile retrocessione della SAMPDORIA avrà un grande, anche se non unico, colpevole: Riccardo Garrone!
Il Presidente moralizzatore e permaloso, colui che se ritiene di aver ricevuto un torto o di essere stato offeso reagisce in maniera autolesionista ( della serie: becco mia moglie che mi tradisce? E io mi taglio il pisello per farle un dispetto...) in soli 12 mesi, con un pazzesco mix di arroganza, presunzione e incompetenza è riuscito a distruggere l'ambiente blucerchiato!
Ho controllato ora sull'Almanacco Panini: dal primo campionato del dopoguerra ad oggi mai nessuna squadra è retrocessa dopo essere arrivata quarta nel torneo precedente: proprio un bel record del quale andar fieri!
Un'altra umiliazione sarà rappresentata dal fatto che, dopo 30 anni esatti, a rappresentare Genova in serie A saranno solo quegli altri, che così, dopo essere arrivati per 27 campionati di fila dietro di noi si prenderanno la gustosissima rivincita di vederci all'inferno anche con il loro contributo!
Non credo che riuscirò mai a perdonare Garrone, mai!
Perchè qui non si è arrivati al dramma calcistico per sfiga, torti arbitrali o quant'altro: il confine tra una scelta azzeccata e una sbagliata è sottilissimo per cui può capitare di sbagliare un allenatore, un portiere o un attaccante, ci sta e fa parte del gioco...e invece nulla di tutto ciò!
Si è voluto ridimensionare in maniera folle e scriteriata sia la società che la squadra: se non fosse che con la retrocessione la proprietà perderà una quarantina di milioni di euro verrebbe davvero da pensare che la B sia stata pianificata a tavolino!
Troppe cose assurde, troppi misteri...
Ad esempio la vicenda Cassano: i giorni successivi all'ormai arcinoto litigio al barese fu sottoposto un foglio con delle presunte scuse da firmare ma il giocatore si rifiutò...
Al sottoscritto sorgono subito spontanee due domande: che senso hanno delle scuse scritte su un foglio da firmare???
Se c'era questo foglio significa inoltre che esisteva l'intenzione di perdonare il 99: perchè una volta non ottenuta la firma si decise per la linea dura???
Che c'era davvero scritto su quel foglio???
Masochistica fu anche la gestione del fattaccio: Cassano ti ha offeso davanti a tutti?
Benissimo: mettilo fuori squadra, bloccagli lo stipendio e portalo davanti al Collegio Arbitrale come hai giustamente fatto...e una volta che la sentenza ti dà praticamente ragione su tutta la linea torna a farlo giocare!
Avevi vinto tu, Cassano aveva fatto la figura dell'ignorante e del coglione, fino al 2013 avrebbe percepito solo metà dell'ingaggio e oltretutto non si sarebbe più potuto permettere quegli odiosi atteggiamenti da primadonna...invece niente, anzi hai pagato di tasca tua per mandarlo al Milan facendoti ridere dietro da tutta l'Italia!
Pazzini voleva andarsene? Poche storie!
Il Pazzo era regolarmente sotto contratto, un bel discorsino a quattr'occhi a muso duro e della sua cessione se ne sarebbe riparlato in estate, figuriamoci se il bomber di Pescia si sarebbe messo a tirare indietro la gamba se fosse rimasto, col rischio di pregiudicarsi anche la Nazionale...
Vendere Pazzini è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, una follia non solo tecnica ed economica ( 12 milioni più Biabiany...) ma una totale mancanza di logica, di buon senso e di rispetto verso la tifoseria, che testimonia di come in società a decidere le nostre sorti ci siano personaggi che hanno interesse solo per il bilancio, senza un minimo di cuore e di passione per la SAMPDORIA!...
Manca la SAMPDORIANITA'!
Nel "meraviglioso" Comitato Stratetigo Informale non ci sono dei veri tifosi e appassionati, ma solo dei manager e dei professionisti che sapranno fare benissimo il proprio lavoro ma che di calcio capiscono come io m' intendo di ideogrammi giapponesi!
Ad oggi, dopo l'addio di Sergio Gasparin avvenuto poco prima di Natale manca un direttore generale, il direttore sportivo Tosi invece è svanito nel nulla e a rappresentarci da qualche settimana c'è il figlio Edoardo Garrone che però ufficialmente non ha alcuna carica: un vuoto societario allucinante e incomprensibile, neppure nei dilettanti accadono cose del genere!!!
Ed è per tutta questa serie di cose che non posso perdonare Garrone, il quale mi auguro che si adoperi DA SUBITO per trovare un serio acquirente: non m'interessa quanto esso possa essere ricco, l'importante è che ami la SAMPDORIA come la amano le migliaia e migliaia di suoi tifosi...
Caro Presidente, ci hai mancato di rispetto, ci hai preso in giro e spesso ci hai anche minacciato: se mai ci fossimo sentiti in credito nei tuoi riguardi sappi che ora i ruoli si sono invertiti, sei tu a esserlo con noi!
Sei da decenni nel campo del petrolio e dell'energia, conoscerai ben qualcuno disposto a investire in una squadra di calcio dal glorioso passato...
Portalo a Marassi, fagli vedere quanto amore e quanta passione abbiamo, oppure mostrali i DVD coi nostri successi di una ventina d'anni fa... Ma ora la tua era è finita, fatti da parte: VATTENE!

lunedì 9 maggio 2011

Così è scritto...


Piccioni - SAMPDORIA 2-1
Marcatori: 46' p.t. Floro Flores; 67' Pozzi; 97' Boselli

SAMPDORIA: Da Costa 6 Zauri 6 Volta 5 Lucchini 5 Ziegler 6; Mannini 6 Palombo 6 Tissone 5,5 ( 69' Poli 5,5 ) Laczko 5,5 ( 56' Guberti 5,5 ); Biabiany 6,5 Pozzi 6 ( 79' Maccarone s.v. ) All. Cavasin 6

Piccioni ( 4-4-2 ): Eduardo 4,5 Mesto 6 Dainelli 6 Kaladze 6 Criscito 6; Rafinha 5,5 ( 73' Antonelli 5,5 ) Kucka 6 ( 92' Konko s.v. ) Milanetto 6 Rossi 6; Palacio 5,5 Floro Flores 6 ( 82' Boselli 7 ) All. Ballardini 6

Arbitro: Tagliavento di Terni 6
Espulso: 90' Mesto ( doppia ammonizione )
Ammoniti: Tissone, Ziegler, Mannini, Criscito, Milanetto,Rossi, Floro Flores.
Angoli: 3-9
Note: spettatori paganti 15.637, incasso di € 477.837; abbonati 13.828


Ricordo che la prima giornata di campionato, in casa contro la Lazio, fu esposto uno striscione che parola più parola meno recitava così " Non si può battere il destino "...
Eravamo appena stati eliminati dal Werder Brema nella maniera più atroce e beffarda possibile, ossia con un gol preso al 93' su una scivolata di Ziegler e realizzato da Rosenberg, da poco entrato solo perchè non si era trovata la maglia del giocatore che inizialmente era stato scelto per fare il suo ingresso il campo: questo aneddoto sembra una barzelletta, ma quel maledetto 24 agosto andò proprio così...
Il destino, il fato, la casualità, decine e decine di circostanze fortuite che s'intersecano e disegnano, scrivono la tua storia...così è la vita!
Io col passare degli anni sono diventato fatalista, un pò in tutti i campi: m'impegno, cerco di mettercela tutta nelle cose che faccio, spesso commetto errori, ma aldilà di quello che farò o che non farò saranno mille variabili imponderabili e imprevedibili e che io non posso governare a segnare il mio percorso...
E questo fatalismo si raffigura perfettamente nella stagione blucerchiata e in particolare nella partita di ieri sera: perchè aldilà degli scempi societari, degli errori commessi da giocatori e allenatori, perdere al 97' un derby che avresti meritato quantomeno di pareggiare è l'inequivocabile segnale che quest'anno DEVE andare così...
Una SAMPDORIA che finalmente, dopo tante stracittadine nelle quali era stata umiliata sotto ogni punto di vista sfoderava grinta, determinazione e cuore, giocando alla pari degli avversari in un match dove a farla da padrone non era certo il bel gioco ma, come ampiamente prevedibile, l'agonismo...
Buona la nostra partenza anche se come al solito faticavamo a costruire nitide palle gol, poi un ritorno dei piccioni che sfioravano il vantaggio con Floro Flores il quale però nel minuto di recupero ( ovviamente...) si rifaceva con gli interessi correggendo in rete un colpo di testa di Palacio da azione di calcio d'angolo...
Nella ripresa la Samp spingeva con scarsa lucidità ma con grande furore e al 67' perveniva al giusto pareggio con Pozzi, lesto a riprendere e insaccare una goffa respinta di Eduardo su una conclusione da fuori di Palombo...
E' il nostro momento migliore, i ragazzi stringono d'assedio i piccioni nella loro metà campo: nulla di trascendentale sia chiaro, ma i rossoblù dalle parti dell'esordiente Da Costa non si vedono praticamente più fino all'ultimo, fatale secondo quando Boselli, (uno che tra qualche settimana tornerà da dove è venuto...) da poco entrato s'inventa il gol che ci condanna alla quasi certa retrocessione...
Non c'è neppure il tempo di riprendere il gioco, finisce con il tripudio dei piccioni che riescono nell' impresa che ogni tifoso sogna: quella di affossare gli acerrimi rivali, darli il colpo di grazia!
Amarezza, rabbia e disperazione: questi sono i sentimenti della tifoseria blucerchiata, anche ieri sera esemplare nel suo incitamento e spettacolare nella sua coreografia...non è servito a nulla, il nostro destino è segnato, da qualche parte così è scritto...

domenica 8 maggio 2011

Verso il derby: novità tra i pali

Mancano solo 10 ore al derby della Lanterna, il 104° della storia...
Per l'importantissima stracittadina che può decidere le sorti della nostra stagione Cavasin proporrà l'avvicendamento tra i pali: fuori Curci, a dir poco sciagurato negli ultimi tempi, e dentro il brasiliano Da Costa che diventerà così il primo portiere straniero della storia blucerchiata a iniziare una gara di campionato...
Una scelta coraggiosa ma inevitabile visto che ormai Curci è diventato bersaglio ( peraltro in maniera esagerata ) della stragrande maggioranza della tifoseria e ciò probabilmente creerebbe in lui difficoltà psicologiche che è meglio prevenire da subito...
Per il resto verrà confermata la squadra che ha pareggiato contro il Brescia, compreso Gastaldello che pur non al meglio per via di un risentimento muscolare sarà regolarmente al centro della difesa...
Sull'altra sponda tutti disponibili: nessun problema quindi per Ballardini che manderà in campo l'identico undici dell'andata, l'unico dubbio è tra Rafinha, il match winner della gara disputata il 16 febbraio, e Konko.
A memoria non ricordo un derby di tale importanza, mai accaduto che la gara più sentita dell'anno potesse trasformarsi in quella decisiva e drammatica per le sorti di una delle due compagini...
I cugini ormai sono tranquilli ma hanno la storica opportunità di batterci e di metterci ancor più nei guai e giocheranno quindi col coltello tra i denti, senza regalarci nulla, com'è giusto che debba essere...
Ma le nostre motivazioni devono essere superiori: ci giochiamo la vita!
E quando ci si gioca la vita bisogna mettere da parte ogni ansia, ogni paura e combattere con tutto quel che si ha dentro: non voglio perdermi nelle consuete e banali frasi retoriche ma stasera in primis voglio vedere 11 uomini trasformarsi in leoni, pronti a lottare su ogni pallone e in ogni centimetro del campo, disposti a tutto per onorare la maglia e una tifoseria che, seppur con qualche spaccatura e defezione ( qualcuno preferirà disertare lo stadio...) sarà pronta a sostenere e a incitare dal primo all'ultimo minuto: un atteggiamento molle e remissivo come quello del derby d'andata sarebbe inaccettabile e doloroso, forse ancor più della serie B...
FORZA SAMPDORIA!!!!!!

lunedì 2 maggio 2011

All'ultimo respiro...

SAMPDORIA - Brescia 3-3
Marcatori: 50' Eder; 55' Pozzi; 57' Caracciolo; 63' Tissone; 84' Caracciolo; 91' Mannini

SAMPDORIA: Curci 5 Zauri 6 Gastaldello 5 Lucchini 5,5 Ziegler 5,5; Mannini 7 Palombo 5,5 Tissone 6,5 Laczko 6,5 ( 58' Guberti 6 ); Biabiany 6 ( 66' Maccarone 5,5 ) Pozzi 6 ( 84' Macheda s.v. ) All. Cavasin 6

Brescia (4-3-1-2 ): Arcari 6 Zambelli 6 Zoboli 6,5 ( 79' Zebina s.v. ) Bega 6 Berardi 6; Filippini 5,5 ( 64' Vass 5,5 ) Hetemaj 6,5 Baiocco 6 ( 75' Kone s.v. ); Diamanti 6; Eder 6,5 Caracciolo 7 All. Iachini 6

Arbitro: Rocchi di Firenze 5,5
Ammoniti: Laczko, Pozzi, Hetemaj, Berardi.
Angoli: 9-3
Note: spettatori paganti 6.512, incasso di € 41.753,52; abbonati 18.543

All'ultimo respiro di una di quelle partite che ti fanno perdere svariati anni di vita la SAMPDORIA acciuffa un pareggio che per come si erano messe le cose e soprattutto per la classifica che partorisce non è da disprezzare...
Primo tempo avarissimo di emozioni: la Samp ha il pallino del gioco ma non punge e dello spregiudicato Brescia annunciato alla vigilia non c'è traccia, a parte una fiacca conclusione centrale di Caracciolo.
Tutt'altra musica nella ripresa: al 50' Zambelli affonda sulla destra indisturbato e mette al centro la sfera che com'è ormai tragica consuetudine non riusciamo a spazzare, palla a Eder che si gira e fa secco Curci con un chirurgico diagonale.
Ma il Doria non ci sta e reagisce con veemenza, pervenendo al pareggio grazie a Pozzi che deposita in rete un cross del caparbio Biabiany.
E' il nostro momento migliore, spingiamo sull'acceleratore alla ricerca della vittoria ma al 57' accade l'incredibile: su rilancio di Arcari Gastaldello e Lucchini, pur in netto vantaggio su Caracciolo "riescono" nell'assurda impresa di farsi beffare dall' Airone che tocca in rete sull'uscita di Curci...
Anche stavolta reagiamo con grinta e orgoglio e Tissone ristabilisce la parità con una bella azione personale, torniamo nuovamente ad attaccare e a sfiorare il vantaggio ma all'84' ecco un altro patatrac: cross lento e alto di Diamanti, Curci rimane ancorato sulla linea di porta e Caracciolo vola per incornare in gol...
Sembra di assistere ad un film, horror ovviamente, una partita che rispecchia alla perfezione questa folle, assurda e illogica stagione blucerchiata ma a tempo scaduto Mannini s'inventa la rete del definitivo 3-3 che ridà fiato alle speranze di salvezza mentre è una mazzata per il Brescia che ha ormai un piede e mezzo in serie B...
Punto utile o inutile? Tra venti, interminabili giorni la risposta...