" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 30 giugno 2025

Nuova lettera ai genoani


 di Roberto 48

Non immaginavo proprio di dovervi scrivere un'altra lettera specie dopo gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto la Sampdoria. Un ribaltamento continuo della situazione che tuttavia non portava certezze ma solo una logorante attesa durata più di un mese.

Ma domenica mattina, recandomi al cimitero della Castagna a Sampierdarena per un dovuto omaggio, ho scoperto che non c'era la lapide della nostra squadra nonostante il funerale che aveva confermato quelle conseguenze nefaste. Ora non voglio essere blasfemo e quindi non posso usare il termine adatto, ma il custode, che è un vecchio saggio, mi ha detto che si è trattato di “ritorno alla vita” addirittura non conoscendo l'esito della partita in serata. Deve aver avuto qualche illuminazione. E comunque mi ha confermato che quelli che hanno officiato il rito per le strade di Genova sono gli epigoni dei loro padri che non avevano capito, come i loro figli, con chi avevano a che fare. Infatti in tempi assai lontani  avevano preparato due onoranze funebri poi annullate, La prima il 7 giugno 1964 per lo spareggio a San Siro contro il Modena a cui, per loro grande dispiacere, posero rimedio Salvi e Barison. La seconda il 20 maggio 1973 con la Samp allo stadio Filadelfia per l'ultima giornata di campionato con il Torino. Si stava ancora sullo 0-0 quando al 50' minuto arrivo' da Bergamo la notizia del vantaggio da parte del Vicenza. Fu buio nero e totale: eravamo condannati alla retrocessione. Ma al 33' del secondo tempo Badiani stoppa una palla a centrocampo e lancia in verticale Loris Boni che fa uno slalom incredibile tra i giocatori granata sfociato in una rete liberatoria. Qualcuno disse che i torinisti si aprirono a ventaglio per farlo accomodare. Non so se sia vero ma se questo ha contribuito ad accrescere la vostra rabbia allora dico grazie Toro. Anche perché quell'anno siete stati promossi in serie A e probabilmente il nostro successo non vi ha fatto godere appieno il vostro. Come avvenne per il vostro quarto posto nel tempo del nostro scudetto. Vi conosco bene e so di non sbagliare. Me lo confermò quel giorno il mio amico Ninni acceso tifoso rossoblù che accogliendo noi festanti amici doriani all'ingresso della Società che frequentavamo ci disse “Son contento pe viatri” solo che stava piangendo...dalla rabbia.

Ma si sa che quando ci si salva in questo modo è facile che si paghi pegno l'anno successivo. E difatti il campionato 1973/1974 fu infausto sia per noi che per voi. Domenica 17 marzo 1974 pur con il gol in rovesciata di Maraschi il derby sancì la retrocessione per entrambe ma allora intervenne San Ripescaggio che salvò la Samp a scapito vostro. In quei giorni girò per  Genova il famoso camioncino blucerchiato con il braccio che faceva la leva. Bisognerebbe tirarlo fuori se ancora esistesse. E comunque è  una storia che purtroppo per voi si ripete ciclicamente. Non avete letto Giambattista Vico e la sua “Teoria dei corsi e ricorsi storici” e nemmeno Friedrich Nietzsche  che con il suo “Eterno ritorno” affermava che la vita che noi viviamo la vivremo ancora, ancora, ancora, esattamente nello stesso modo per l'eternità. Quello che fece dire ironicamente a Woody Allen nel suo “Hannah e le sue sorelle” : “Splendido! Questo significa che io dovrò vedere ancora 'Holiday in ice!' “

Tutto ciò non vi ha insegnato niente e ci siete ricaduti. E' il vostro segno indelebile.

Ma la manifestazione della vostra rabbia l'ho avuta stamattina quando un mio fornitore (non voglio entrare nel merito) mi ha spiattellato davanti agli occhi lo smart con due filmati che secondo lui testimoniavano di un rigore negato alla Salernitana e il gol di Coda viziato da un fallo. E inoltre che la penalizzazione al Brescia doveva avvenire dopo il play out Salernitana-Frosinone ma ciò non è avvenuto per il disegno della Lega di salvare la Samp. Se fosse anche così la cosa mi farebbe maggiormente piacere. Il vostro livore è la nostra benzina per il viaggio del futuro.

Ma la spiegazione è molto più trascendentale.

In fondo  credo che la nostra affermazione nello spareggio sia dovuta al fatto che il Nume del calcio non poteva permettere che una squadra di grande blasone come la Samp dovesse confrontarsi sullo stesso terreno che aveva visto le “imprese” di un' altra mediocre formazione della stessa città.

Ma ora vi saluto e per me potete pure tornare nel dimenticatoio.

Alla prossima, nell'eterno ritorno.

Roberto.



lunedì 23 giugno 2025

SALVI!

40 giorni dopo la "tragedia" di Castellammare la SAMPDORIA cancella la pagina più nera della sua storia e, a soli 40 km di distanza, ne riscrive un'altra ben più piacevole: SIAMO SALVI!!!

E poco importa che il match dell'Arechi sia sospeso per le intemperanze del pubblico di casa, quello che interessa è aver salvato la pelle!

Sono stati probabilmente i 40 giorni più assurdi e surreali della nostra storia tra polemiche, veleni, accuse, rinvii, intossicazioni alimentari e chi più ne ha più ne metta!

Alla fine l'abbiamo sfangata e, per quanto visto in questo doppio play out con assoluto e pieno merito!

Da una parte una squadra che ha pensato a tutto tranne che a questa doppia sfida, che si è fatta condizionare dall'ambiente esterno e dalle polemiche autogenerate, finendo per esserne schiacciata e travolta, dall'altra una  che ha lavorato in silenzio, ricompattandosi e creando uno spirito mai avuto prima e che ha sfruttato nel migliore dei modi questa incredibile chance che il destino le ha regalato!

Perché,  è onesto ribadirlo,  ciò  che è accaduto è un vero e proprio MIRACOLO, una clamorosa botta di fondoschiena che, almeno in parte, ci ripaga di anni amari e allucinanti!

Ora è obbligatorio RIPARTIRE, ma ripartire seriamente!

E ripartire SERIAMENTE significa NON DIMENTICARE ciò che era accaduto solo 40 giorni fa, pensare che queste due partite possano riabilitare tutto e tutti sarebbe un errore madornale, da non commettere assolutamente!

Manfredi, come ho scritto qualche giorno fa, mi piace poco, ma personalmente  voglio dargli ancora una chance, mi auguro che questa incredibile vicenda gli serva da lezione e come trampolino per il futuro...

Futuro  che mi piacerebbe vedesse ancora la presenza dei due signori nella foto, uomini che hanno avuto il coraggio d'imbarcarsi in questa avventura solo per affetto verso i nostri colori avendo tutto da perdere e poco da guadagnare.

E quel poco,  che poi a pensarci bene poco non è affatto, è la gratitudine e la riconoscenza ETERNA che noi doriani  avremo verso di loro...

GRAZIE CHICCO! GRAZIE ATTILIO!

 

lunedì 16 giugno 2025

È solo il primo tempo...


Nella partita più surreale e drammatica della sua storia la SAMPDORIA ritrova  come d'incanto tutte quelle armi praticamente  mai sfoderate per tutto l'anno e supera con un fin stretto 2-0 un'inguardabile Salernitana: tra cinque giorni, nel prevedibile inferno dell'Arechi, ai blucerchiati "basterà "persino perdere con un solo gol di scarto per conquistare un'incredibile salvezza...

In un Marassi sold out e bollente sotto ogni punto di vista la Samp parte subito forte e sfiora il vantaggio con Sibilli ma l'ex Bari fallisce in pratica un  rigore in movimento calciando incredibilmente a lato...

Decisamente più vivace e pericoloso del suo compagno di reparto Coda, Sibilli è nuovamente protagonista una decina di minuti più tardi, stavolta l'attaccante napoletano fa tutto bene ma la sua conclusione a colpo sicuro trova la grande risposta di Christensen...

Il gran caldo condiziona inevitabilmente i ritmi del match che col passare dei  minuti si fanno meno intensi ma è sempre la Samp a fare la partita e a sbloccarla con pieno merito al 39': sugli sviluppi di un corner battuto da Venuti e respinto  coi pugni da Christensen, Ferrari è bravo a rimetterla in mezzo proprio sulla testa di Meulensteen che gira la sfera in rete...MARASSI ESPLODE!

37 giorni dopo  la storia si ripete: da un calcio d'angolo l'olandese sblocca la gara  contro i campani, coincidenze incredibili!

Nella ripresa gli ospiti provano a scuotersi ma ad eccezione di una bella verticalizzazione per Simy ben anticipato da Cragno in uscita ( nell'occasione feritosi al mento ) combineranno poco o nulla mentre sarà sempre Sibilli l'uomo più pericoloso tra i blucerchiati ma anche stavolta la mira dell'attaccante è sballata, azione che viene poi invalidata dal guardalinee per un fuorigioco a mio parere tutto da verificare...

Ritmo e intensità calano, le emozioni pure, aumentano invece scontri e nervosismo, il match sembra aver ormai  poco da dire ma all'86' arriva il raddoppio firmato da due subentrati: punizione di Ioannou, tocco di Curto che carambola sul Ferrari salernitano, sfera che torna a  Curto e comodo appoggio in porta...

Finale incandescente: Borini, da poco in campo per l'mpalpabile Coda, viene espulso dopo revisione VAR ( decisione molto, molto discutibile), quindi il secondo tiro in porta degli ospiti, un colpo di testa di Cerri deviato in angolo da Ghidotti, in campo al posto dell'infortunato Cragno quindi cartellino rosso anche per l'ex Stojanovic che prende per la gola Ioannou...e dopo ben 12' di recupero Marassi può esplodere per la terza e ultima volta!!!

Chiaramente il 2-0 è un buonissimo risultato anche se personalmente ho un pizzico di rammarico, si poteva davvero andare a Salerno con un vantaggio maggiore, ma logicamente può andar bene così, prima della gara avrei certamente firmato per un 2-0.

La prestazione è stata convincente sotto ogni aspetto, forse meglio di quanto ci si potesse aspettare dopo oltre un mese di stop, si è vista un'unità di intenti e uno spirito di gruppo che se ci fossero stati almeno ogni tanto durante la stagione...

Unica nota stonata il grave infortunio a Cragno  che ha rimediato la rottura del tendine d'Achille,  fossi nella società gli rinnoverei il contratto  come gesto di vicinanza e affetto!

Quasi tutto bello insomma, ma piedi ben piantati per terra: quello di ieri è stato solo il primo tempo, c'è n'è ancora un secondo che si preannuncia infernale...

domenica 18 maggio 2025

Lettera aperta ai genoani...


 di Roberto 48

LETTERA APERTA A TUTTI I  TIFOSI GENOANI

Ho letto il vostro comunicato dal titolo ”Rispetto per chi affronterà le Dolomiti”. E per la verità non mi stupisco più di tanto perché fa parte della rivalità che da sempre contraddistingue le due squadre di Genova. Le due, sottolineo, e per questo ho sempre sorriso tutte le volte che, per le solite ragioni, sia l'una che l'altra tifoseria si sono auto attribuite l'unica e sola natalità cittadina con l'abusato slogan “Genova è solo....”. Lo sappiamo tutti che è un'affermazione del tutto arbitraria e priva, come si dice, dei “requisiti necessari” per  essere avallata.

Leggo pure che ci sarà il funerale, e anche qui nulla di nuovo sotto il cielo della Superba. Però un distinguo, il primo, lo devo fare. Di così mesti cortei nelle strade cittadine ne ricordo molti di più con la bara coperta dalla maglia rossoblu. Forse perché le vicende tristi hanno maggiormente toccato la vostra squadra. Ma, non voletemene, i sampdoriani in passato hanno dimostrato una fantasia assai superiore. Come quella volta che, per una nostra mancata retrocessione da voi già pregustata, foste costretti a guardare una specie di camioncino che girava per le strade della nostra città con sopra un braccio che automaticamente faceva (a voi) il famoso gesto dell'ombrello. E, pensate un po', avevo anche per un attimo creduto che se ci fossimo salvati, magari qualche vecchio tifoso di Sampierdarena (perché è da lì che partì quel formidabile veicolo di scherno) lo avrebbe tirato fuori dalla polvere e riproposto. Ma questa volta credo che i nostri tifosi, che per certi versi mi sembrano più intelligenti e realisti, avrebbero desistito considerando obiettivamente che la situazione non era certo adatta per un'ironia che viceversa avremmo dovuto riversare unicamente entro i confini della nostra famiglia.

Ho parlato di distinguo, cioè differenziazione tra due aspetti comparativi. Qui entra in campo la logica che è ancella dei numeri, o se volete, dei numeri che sono ancelle della logica. La logica (come insegna Kurt Godel) si occupa delle leggi e delle regole che governano il ragionamento corretto, distinguendo tra argomenti validi e non. Semplificando il senso, che magari vi può essere ostico, significa che di fronte all'assoluto dei numeri non si può manifestare contestazione. Non vale la voce grossa ma solo ciò che la realtà esprime. Ed è per questo che mi sento di affermare ciò che la consistenza, proprio dei numeri, afferma senza possibilità di contraddizione. Tutto ciò va ovviamente a scapito di un'interpretazione che non prevede analisi ma solo la rappresentazione di una mera immanenza. Voglio essere più chiaro. Possiamo considerare una realtà unicamente dal valore fenomenico del presente? E  non valutarla nell'ampio consesso del tempo?

Giudichiamo il Milan, ad esempio, esclusivamente per questo periodo alquanto buio (ovviamente relativo ai suoi parametri perché per altri meno blasonati sarebbe già un successo arrivare alla finale di Coppa Italia) e non per la sua nobiltà conquistata sul campo?  Ricordo che la squadra meneghina ha vinto 19 scudetti, 5 Coppe Italia, e 8 Supercoppe Italiane. Fuori dai confini ha portato a Milano 7 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe, 5 Supercoppe Europee, 3 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del Mondo per Club Fifa. Questo per dire che oggi si parla tanto dell'Atalanta che sta giocando molto bene, inutile negarlo, ma ha vinto solo una coppa europea e tra trenta o quarant'anni si narreranno le vicende del Milan, come una delle squadre italiane più forti di tutti i tempi, ed anche a livello europeo soprattutto con quelle coppe conquistate nell'era di Sacchi quando fu definita la "squadra più forte del mondo". E i nerazzurri di Bergamo saranno solo un piccolo ricordo.

Dove voglio andare con questa divagazione? Certo dalle parti di Genova perché, nel nostro piccolo (se paragonato a quello dei rossoneri), possiamo tranquillamente affermare che se un marziano scendesse nella nostra città con la sua astronave e decidesse di entrare nella Sede della Sampdoria troverebbe le testimonianze di 1 Scudetto, 4 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa delle Coppe e due secondi posti sempre in coppe europee. Nella vostra, di sede, troverebbe la documentazione ammuffita dei famosi nove scudetti di cui fate tanto vanto ma l'ultimo vinto centouno anni fa, e una Coppa  Italia conquistata quasi novant'anni fa. Direbbe che non potrebbe arrivare così lontano nel passato perché in quel tempo i marziani ancora non sapevano niente delle vicende umane. Hanno cominciato ad interessarsene quando un giorno, casualmente, hanno visto con i loro potenti strumenti un rettangolo di gioco verde sul quale si muovevano degli autentici campioni, lo capiranno dopo, con indosso una maglia dai colori sgargianti che li aveva fatti innamorare. Sampdoria, bel nome, dissero, sembra proprio una nostra squadra, di marziani. Ma, a parte gli scherzi, mica tanto però, la vostra condanna è il complesso di inferiorità che da quel tempo vi attanaglia. Al punto che la sola volta in cui avete fatto qualcosa di buono, va bene possiamo ammetterlo, è accaduto nell'anno del nostro scudetto, come pure la famosa vostra ”impresa” a Liverpool non siete riusciti a godervela perché contestualmente noi siamo approdati in quel di Wembley.

Tale complesso di inferiorità mi fa venire in mente quello di certi politici che vogliono imporre la loro cultura (?) pur sapendo che la sola Cultura sta dall'altra parte.

E a proposito dei nostri successi immagino come li avete vissuti. Penso ad un giorno in cui abbiamo giocato una semifinale e poi una finale. In Italia e in  Europa. Come vi siete svegliati quelle mattine? E se la Samp vince, che si fa? Molti di voi hanno perso anni di vita. Ed è per questo che le vostre uniche gioie sono unicamente date da nostre sconfitte. A Berna, a Londra. Ma anche battuti siamo entrati comunque nella storia.

Ma per tornare ai vostri mitici scudetti direi che c'è un diverso peso specifico tra questi e quelli conquistati in epoca moderna. A tal proposito possiamo ricordare che la ProVercelli ne ha vinti sette, l'ultimo nel 1921/1922 ( organizzato dalla Confederazione Calcistica Italiana) ed è dimenticata in quel  campionato che ci vedrà prossimamente partecipi sia pur infelici. E la stessa Novese, che milita nei dilettanti, lo ha vinto nel 1921/1922 ma nel torneo parallelo Prima Categoria della Federazione Italiana Gioca Calcio. Prima Diviione e Prima Divisione erano state partorite da uno scisma. Lo stesso Casale vinse lo scudetto nel 1914 al tempo di Francesco Giuseppe.

Genoa, Pro Vercelli, Novese, Casale hanno primeggiato nel calcio quando la televisione era ancor di là da divenire, E dunque che c'azzecca con il nostro scudetto del 1990/1991?

Fatevene una ragione, per la vostra squadra mai ci saranno gioie di questo tipo a meno che il "marziano" non decida di entrare nel calcio italiano. Ma sarà difficile che approdi dalle vostre parti. Penso piuttosto che propenda per la nostra simpatia e quei colori che anche su di loro hanno fatto colpo.

E voi sapete tutto questo e fate festa per un decimo posto. E  ora starete camminando lentamente verso Piazza De Ferrari per le nostre esequie.  Fate pure. Ma una cosa mi sento di dire:

Noi ricominceremo dalla Serie C e non so quando ma sono sicuro che presto ci ripresenteremo in serie A e magari   vincendo ancora qualche trofeo mentre voi continuerete a navigare nel vostro piccolo mare della sportiva banalità.

La nostra sofferenza non sarà per sempre come invece, immagino, la vostra mediocrità.

Roberto, sampdoriano dal 1958.

 

 

sabato 10 maggio 2025

Spem habemus...


FUMATA BLUCERCHIATA dal "camino" di Marassi!

Nel match più drammatico della sua storia la SAMPDORIA sfodera finalmente una prestazione tutta grinta e cuore e batte la Salernitana riaccendendo così le speranze di salvezza, anche se i risultati dagli altri campi rendono l'obiettivo a dir poco complicato...

In un Marassi stracolmo gli uomini di Evani provano a far la partita confermando però gli ormai cronici problemi nel creare gioco e di conseguenza occasioni...
Priva di elementi in grado di saltare l'uomo e creare quindi superiorità numerica, senza un'idea di gioco che preveda sovrapposizioni sugli esterni la Samp sembra affidarsi più alle giocate dei singoli e grazie a una di questa sfiora il vantaggio con Niang che con un'improvvisa girata di sinistro da fuori area coglie la traversa...
Sembra il crudele segnale di un destino avverso, e invece l'episodio sfortunato carica ulteriormente i padroni di casa che premono sull'acceleratore...
Da una conclusione di Oudin, entrato al posto dell'infortunato Borini, nasce un corner sui cui sviluppi Altare di testa costringe Chrsistensen a un doppio e non facile intervento, dall'angolo che ne consegue colpo di testa di Ferrari e impercettibile tocco sotto misura di Meulensteen che fa esplodere Marassi!!!
La ripresa si svilupperà nella maniera più logica: Salernitana all'arrembaggio e SAMPDORIA costretta sulla difensiva ma pronta a colpire di rimessa...
Marino, tecnico dei campani, cambia tutto l'attacco ma gli ospiti non riusciranno praticamente mai a impensierire Cragno, l'occasione più limpida capita nell'interminabile finale ad Amatucci sulla cui conclusione s'immola Riccio che salva così il risultato, il pareggio degli ospiti avrebbe voluto significare una quasi certa condanna...

Vittoria doveva essere e vittoria è stata contro una Salernitana davvero modesta, gli ex Ferrari e Soriano & C. hanno pagato l'atteggiamento troppo rinunciatario e speculativo della prima frazione avendo due risultati a disposizione, e nella ripresa pur premendo non hanno quasi mai impensierito una retroguardia blucerchiata finalmente attenta e concentrata per tutto il match!

Bravi tutti i nostri ragazzi, nessuno si è risparmiato, vedendo prestazioni del genere aumenta il rammarico ma soprattutto la rabbia per trovarci in questa situazione, si fosse giocata qualche altra partita con questo spirito e questo atteggiamento...

Un'ansia e una tensione davvero devastanti, inutile negare che la paura di non farcela era tanta, tantissima!
Ma purtroppo c'è davvero poco per cui gioire, i risultati delle dirette concorrenti non sono stati un granchè, anzi!
Il pareggio del Brescia nei minuti finali permette ai lombardi di esserci pari in classifica ma di fatto davanti in virtù degli scontri diretti, bene la sconfitta del Frosinone a Palermo e la vittoria del Cittadella che tiene ancora in corsa i veneti che all'ultima giornata ospiteranno proprio la Salernitana...
Già salve Sudtirol e Carrarese, messo benissimo il Mantova, la lotta rimane tra noi, Brescia, Frosinone, Cittadella e Salernitana, dallo scontro diretto di quest'ultime verrà fuori di sicuro almeno una seconda retrocessa...
Il Brescia ospiterà la Reggiana già al sicuro, incredibile l'exploit degli emiliani che avevano già un piede e mezzo in C ed invece, con tre vittorie consecutive di cui due in trasferta negli ultimi dieci giorni hanno centrato il loro obiettivo, difficile perciò pensare che al Rigamonti si danneranno l'anima...
Il Frosinone andrà a far visita al Sassuolo già promosso e che ieri ha perso in casa contro il Catanzaro, difficile capire se gli emiliani onoreranno l'impegno e cercheranno di non chiudere il campionato con un'altra sconfitta...
Quanto a noi...ci tocca la trasferta contro una Juve Stabia già sicura dei play off, il problema è che i campani potrebbero arrivare quinti come settimi, anche qui c'è da "provare" a capire se le Vespe daranno il loro 100% per assicurarsi il miglior piazzamento possibile nella griglia dei play off o se avranno già la testa alla gara secca che li attenderà successivamente...
Ma tutti questi calcoli diventano quasi ininfluenti se noi non faremo il nostro dovere: avremo la forza di tornare a vincere in trasferta dopo oltre 6 mesi?
All'epoca del rinvio ero quasi contento, speravo che la Juve Stabia arrivasse a questo incrocio senza dover giocarsi veramente più nulla, e invece...col senno di poi era forse meglio chiudere la stagione ieri a Marassi contro la Salernitana...
Insomma, il sospiro di sollievo tirato ieri sera al triplice fischio è durato giusto il tempo di un...sospiro: ci aspettano altri tre giorni di ansia e trepidazione, un'attesa che sta mettendo a durissima prova le coronarie di noi tifosi...
Chiudo con una menzione per l'arbitro Rapuano: molto raramente mi soffermo sulla direzione arbitrale, ma ieri alcune sue scelte sono sembrate quasi scientifiche per danneggiarci, alla faccia di chi, da Salerno ma anche vicino a noi delira quasi quotidianamente paventando che la SAMPDORIA sia protetta e possa ricevere aiuti e favori dal Palazzo...FOTTETEVI TUTTI!

domenica 4 maggio 2025

Un lumicino di speranza...


Un lumicino di speranza...

È ciò che rimane alla SAMPDORIA per non sprofondare ignobilmente, dopo 79 anni di storia, in serie C!

Il pareggio di Catanzaro arriva al termine di una partita che è lo specchio fedele di questa assurda e tragica stagione, un mix di errori e disattenzioni  accompagnate da quel pizzico di malasorte tipico delle annate balorde...

Il buon approccio al match, culminato con la rete di Depaoli è solo un'effimera illusione perché la Samp, invece di prendere coraggio, si rintana nella propria metacampo permettendo a un Catanzaro in evidente difficoltà di riemergere e acciuffare il pareggio allo scadere ( ovviamente...) della prima frazione grazie a Brighenti, al primo gol in campionato ( logico, no? ) che da pochi passi spedisce in rete una corta respinta di Riccio sugli sviluppi di un calcio d'angolo...

A inizio ripresa ecco subito il patatrac: da un rilancio di una cinquantina di metri della retroguardia calabrese Altare e Curcio, forse ingannati dal vento si fanno sorprendere e infilare da Biasci, bravissimo a controllare e a presentarsi tutto solo davanti a Cragno e infilarlo con freddezza...

Davvero IMPERDONABILE la leggerezza, la superficialità, la mancanza della necessaria concentrazione e determinazione della difesa doriana nell'occasione...

Sembra l'inizio della fine, ma 3 minuti più tardi un caparbio Yepes strappa un pallone al limite dell'area e serve a Coda un cioccolatino solo da spingere in porta, con questo gol l'attaccante campano eguaglia Scwoch come bomber di tutti i tempi della serie B..

Dieci minuti più tardi l'ex Pompetti ( un recente passato nelle giovanili blucerchiate ) si fa ammonire due volte nello spazio di pochissimi minuti...

Con ancora mezz'ora da giocare e in superiorità numerica ci si aspetta una SAMPDORIA all'assalto ma è qui che emergono i paurosi limiti di personalità e di determinazione, tratti negativi  che hanno contraddistinto l'intero campionato: gli uomini di Evani in pratica non riusciranno mai a rendersi davvero pericolosi, anzi saranno i padroni di casa ad avere le occasioni migliori, discutibile inoltre la scelta del mister di tenere i 3 dietro per tutto il match nonostante l'uomo in più...

Un pareggio che non so francamente quanto possa servire, l'occasione per far nostro l'intero bottino c'è stata ma non l'abbiamo sfruttata per i già ben noti limiti, dopo i risultati di oggi siamo terzultimi, a due punti dal possibile play out.

A sforzarsi di trovare un barlume di ottimismo in questo dramma sportivo che sta consumandosi c'è il fatto che adesso non si potranno più fare calcoli: BISOGNA FARE 6 PUNTI, SENZA SE E SENZA MA!!!

A cominciare da venerdì prossimo contro la Salernitana, in quella che sarà la partita più drammatica dei quasi 79 anni di storia della SAMPDORIA,..

Sembra un incubo, ma è la devastante realtà...

Chi ha ancora voglia e forza venerdì vada allo stadio per tentare questo autentico miracolo...


venerdì 2 maggio 2025

Sono stanco...


Cari amici 
                                                                                                                                             sono stanco, tanto stanco... 
                                                                                                                                Talmente stanco  che vorrei che questa maledetta stagione fosse già finita, talmente stanco che quasi l'epilogo passa in secondo piano di fronte al desiderio che questa che mi appare solo un'infinita agonia giunga alla sua conclusione, qualunque essa sia...
                                                                                                                                    Contro la Cremonese è arrivato l'ennesimo pareggio, un misero punticino che in condizioni normali si sarebbe anche potuto accettare ma che alla luce delle vittorie di Mantova, Sudtirol e soprattutto Reggiana suona quasi come una sconfitta...
                                                                                                                                    Dopo il brutto k.o. di Carrara mi aspettavo, scioccamente, un'altra SAMPDORIA: Evani ha operato l'ennesimo rimescolamento di uomini e modulo ricavandone ahimè ben poco, l'impegno e la buona volontà non sono mancate ma personalmente non ho visto quella rabbia, quella fame, quella voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo...
                                                                                                                                             O forse, ed è questo l'aspetto più triste e preoccupante, i giocatori il loro massimo lo hanno dato, ma ciò non è assolutamente bastato per avere ragione di una Cremonese venuta a Genova a pascolare, che ha giocato al piccolo trotto combinando poco o nulla dalle parti di Cragno...ho la sensazione che se i grigiorossi avessero avuto più stimoli ( ormai il loro quarto posto sembra blindato ) avrebbero fatta loro l'intera posta in palio contro un Doria che, dopo comunque un discreto primo tempo si è via via spento, accontentandosi del punto, un atteggiamento  che non mi è affatto piaciuto! 
                                                                                                                                            Era proprio impossibile gettare nella mischia nell'ultimo quarto d'ora un Coda, un Borini? Davvero è stato meglio non rischiare di perdere piuttosto che provare a vincere contro un avversario che, lo ribadisco, di certo non era venuto a farci la guerra?                                Sono stanco, tanto stanco, stanchissimo...