" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

domenica 13 ottobre 2024

Il calcio di ieri e di oggi...

 

di Roberto 48

Sarà ma l'Intelligenza artificiale non mi convince, anzi non fa per me. Ora addirittura entra nel calcio conducendolo sempre più velocemente dentro la rivoluzione hi-tech. Fornisce strumenti di analisi attraverso i cosiddetti “Expected goals” misurando la probabilità che un certo tiro si traduca in un gol. Il Manchester City ha adottato il sistema “City Football Language” che attraverso l' IA determina i movimenti dei giocatori in campo e nell'analisi degli avversari sviluppa strategie di gioco più efficaci. Anche il processo di reclutamento dei giocatori, ad esempio il “Transfer Lab”, punta ad identificare i talenti emergenti in modo più veloce ed efficace. Questi algoritmi analizzano milioni di dati coi quali si arriva ad identificare giocatori negli angoli più remoti del pianeta. Li usano, in Italia, società come Empoli e Udinese. Questa selezione accade anche per la scelta dell'allenatore come avviene ad esempio a Liverpool dove si valutano diversi parametri per individuare la giusta scelta. Ci sono poi i programmi IA per monitorare la condizione fisica, prevenire gli infortuni e addirittura “avvertire” prima l'esito delle partite valutando ciò che ne conseguirà da determinate scelte del tecnico.

Mi fermo qui perché già la mia mente sembra non riuscire ad entrare in questo vorticoso mondo di stramberie.

Che fine ha fatto l'Uomo? Ma soprattutto la fantasia, la poesia, l'improvvisazione, tutto ciò che rendono il gioco del calcio una straordinaria esperienza sensoriale! Chi studia chi sperimenta, chi vuole l' “Oltre” non si perita di ciò che avverrà, anzi sta già avvenendo: la morte del calcio, quello sport che abbiamo vissuto quando ancora era una manifestazione pura, innocente, di puro divertimento.

Ora regna il caos, lo scompiglio nel quale un fondo acquista diverse società e poi, per le astrusità economiche finanziarie nelle quali si naviga senza salvagente, si può ritrovare improvvisamente nelle sabbie mobili con un fallimento in prospettiva e con pesanti conseguenze per quei club facenti parte di quella galassia calcistica. E possibile che una di queste holding abbia potuto acquisire in poco tempo società come lo Standard Liegi, il Vasco de Gama, Herta Berlino, Red Star Fc, Melbourne Victory, una quota del Siviglia ed in ultimo il Genoa? E che ora si sia sciolta come neve al sole mettendo nei guai queste società? Tralascio i percorsi perversi che hanno portato a questa brutta situazione che ovviamente ora sarà materia di lavoro per tribunali e avvocati. Rimane purtroppo il triste pensiero che il denaro, travestito in molte maschere moderne, sta rovinando quel mondo che l'uomo, attraverso la cultura, ha reso piacevole e godibile  pur restando entro il recinto della fedeltà a quei valori che sono l'essenza prima nella qualità della vita.

Sarà per l'età ma devo ripetermi.

Non ritengo in assoluto che l'età della nostra giovinezza sia migliore di questa, per quanto...

E' un fatto oggettivo che, per l'ancora in nuce età della scienza moderna, il percorso di vita fosse più semplice. Eppure abbiamo vissuto benissimo senza i telefonini, internet, i social (dio ci scampi...) e, restando nel nostro campo di pertinenza, in       quel mondo del calcio dove in pochi (ma buoni) mettevano il becco, si andava alla partita, magari decidendolo all'ultimo minuto e  arivando al botteghino si diceva semplicemente "gradinata" e si entrava senza essere controllati da poliziotti o cose del genere. Quando l'offerta televisiva non era fagocitante e ci si beava al sabato sera,prima del "Musichiere" di Mario Riva, di una trasmissione Rai ( e chi altro?) che presentava la domenica di campionato (ovviamente ad ora...unificata) e si chiamava "Calcio domani" (chi la ricorda? bisogna avere almeno il 7 davanti, in età)? E non esisteva l'odio tra i tifosi, o meglio non esistevano i finti tifosi come quelli che sono oggi alla ribalta della cronaca e che del calcio non gliene importa niente ma solo dei loschi affari nei quali sono immersi.

E poi dice che uno si allontana...

 

sabato 5 ottobre 2024

Black out...


Nel deserto di Marassi la SAMPDORIA si adegua al clima "ambientale" e fornisce una prestazione...vuota...e così alla fine a festeggiare, con pieno merito, è la Juve Stabia, matricola terribile che non a caso veleggia nei quartieri alti della classifica...

E pensare che la prima frazione non lasciava assolutamente presagire il disastro finale: pur senza strafare, i blucerchiati tenevano in mano il pallino del gioco, passando in vantaggio con una zampata del solito Coda ( che qualche minuto prima aveva centrato il palo su punizione ), rischiando in un sola occasione e dimostrando i recenti progressi evidenziati soprattutto sul piano della corsa e della determinazione...

Invece, ecco l'incredibile uno-due firmato da Adorante all'alba della ripresa, due gol praticamente identici con cross dalle fasce che coglievano a dir poco impreparata la retroguardia doriana, specie sul secondo dove la marcatura di Depaoli, per usare un eufemismo, è imbarazzante...

In pratica ci sarebbe stato ancora tutto il secondo tempo per tentare di raddrizzare la situazione ma è qui che la SAMPDORIA è clamorosamente mancata!

Senza uno straccio di gioco, senza idee, i blucerchiati non sono praticamente mai riusciti, se non in un paio di fortuite e confuse circostanze, a creare grattacapi alla difesa campana, anzi sono state le Vespe ad andare più vicini al gol cogliendo anche un palo...

E dalla panchina non sono certo arrivati aiuti...anzi!

Sia da parte dei subentrati, che non sono riusciti minimamente a incidere ad eccezione di Venuti ( perchè non sia partito titolare è un mistero...) che anche di Sottil il quale, per non sapere nè leggere nè scrivere pensava "bene" di buttare nella mischia tutti gli attaccanti a disposizione, togliendo l'unico che dava la sensazione di pericolosità ( Coda ) e lasciando invece in campo l'impalpabile Tutino, col risultato di creare una confusione tattica totale, nella quale a un certo punto a impostare l'azione toccava a...Vulikic!

BRUTTA SCONFITTA...DAVVERO BRUTTA!

Un k.o. inaspettato...proprio quando si pensava che la strada giusta fosse stata finalmente imboccata ecco che siamo ricaduti nei soliti errori di concentrazione, di personalità, di determinazione...

Un autentico black out mentale davvero inaccettabile, sono bastate tre partite per far sentire questa squadra il Real Madrid, e pensare che questa estate si era puntato sull'esperienza per far si che certe amnesie, costate carissime nel passato non si ripetessero più e invece...

Ora che non c'è più il parafulmine Pirlo...di chi è la colpa???


lunedì 30 settembre 2024

La settimana perfetta...


 La SAMPDORIA suggella la sua perfetta settimana espugnando Modena e compiendo così un bel balzo in classifica...

Primi 20' bloccati, poi i blucerchiati prendono gradualmente il comando delle operazioni pur pungendo poco in attacco, gli unici pericoli per Gagno arrivano dai calci piazzati di Ioannou e Tutino, l'occasione più nitida capita a Coda ma il bomber da ottima posizione spara alto!

Nella ripresa il Modena, in formazione rimaneggiata, appare più propositivo ma proprio quando il match dà l'impressione di grande equilibrio ecco che la Samp passa con Ioannou che scaraventa in rete un cross di Venuti spizzato dal neo entrato Kasami, gol convalidato dopo revisione del Var per un possibile fuorigioco...

Il Modena non ci sta e si butta in avanti, esponendosi però ai letali contropiedi dei blucerchiati che in 4' chiudono la gara grazie ai nuovi gemelli del gol...

Prima va in gol Tutino su suggerimento di Coda, poi i due si scambiano i favori ed è l'attaccante di Cava de' Tirreni ad andare a segno con un potente destro di controbalzo dopo un pregevole sombrero su un avversario...

Il gol di testa del neo entrato Beyuku serve solo per le statistiche, i canarini non hanno la forza di riaprire un match che la SAMPDORIA controlla fino al termine senza particolari affanni...

Sudtirol, derby di Coppa e Modena: in soli 8 giorni la stagione della Samp pare aver imboccato la svolta giusta e decisiva, la squadra che due settimane fa perdeva a Cosenza e restava malinconicamente ultima in classifica ha lasciato il posto ad una compatta, di carattere, che sa quel che vuole...

L'euforia post derby, il difficile inizio ( subito out Romagnoli e precocemente ammoniti Yepes e Benedetti ) potevano far presagire a un pomeriggio di sofferenze, invece gli uomini di Sottil sono rimasti sul pezzo, dando sempre l'impressione di grande consapevolezza nei propri mezzi...

E' bene ricordare ancora che la squadra di Bisoli era in formazione largamente incompleta e ciò sicuramente è stato per noi un vantaggio, ma la prestazione di spessore sotto ogni punto di vista rimane!

Uniche note stonate gli infortuni muscolari di Romagnoli e Vieira, quest'ultimo entrato in campo da pochissimi minuti, ormai in pratica una triste consuetudine, si spera che siano semplici episodi e non l'inizio di una serie di contrattempi per i quali l'anno scorso abbiamo già pagato ampiamente dazio...

giovedì 26 settembre 2024

Ahahahahah !!!


E niente...a me scappa proprio da ridere !!!

Neppure nel derby sulla carta dal pronostico più scontato degli ultimi 50 anni, al culmine del loro momento magico che dura da ben 2 stagioni sono riusciti a superarci!!!

Un incubo iniziato nel 1946 e che, tranne piccole parentesi, sembra destinato a non finire mai per chi non si rende conto che, al di là dei Giovi, rappresenta il nulla più assoluto!

Una stracittadina bella e avvincente come poche volte si era vista nelle ultime stagioni, per merito soprattutto di una sorprendente SAMPDORIA, per me la più bella degli ultimi tre anni!!!

La differenza di categoria non si è mai vista, certo per i demeriti di un avversario che se è davvero questo si salvi chi può, ma sono stati ben superiori i meriti dei blucerchiati, cattivi e decisi come da tempo non accadeva ma anche efficaci sul piano della manovra...

La solita svista difensiva ( stavolta ad opera di un Romagnoli per il resto impeccabile ) che regalava il vantaggio ai rossoblù, vicini poi poco dopo al raddoppio...ma in pratica i pericoli per Silvestri finivano qui, ben più pericolosa la SAMPDORIA con le conclusioni dei vari Depaoli, Coda ( almeno un paio a testa ) e persino Lagumina a cui solo una prodezza di Leali ha negato la gioia del gol...un Lagumina generoso e determinato ma a mio parere inadeguato, se al suo posto avesse giocato Tutino o Borini per me la si vinceva senza andare ai calci di rigore...

A proposito di Borini: per me resta un signor attaccante, un lusso per la categoria, il gol di classe lo dimostra, viene spesso sottovalutato il suo apporto in termini anche di personalità, ma per me resta un giocatore che può ancora dare tantissimo alla causa!

Non inganni perciò la lotteria dei rigori ( decisivi l'errore dell'ex Zanoli e la rete dell' ex Barreca...) la nostra vittoria è STRAMERITATA!!!

Che questo successo rappresenti il punto di svolta della stagione, guai se questa bella SAMPDORIA rimanesse un caso isolato...

Bravi, bravissimi tutti, una serata memorabile che tutto l'ambiente doriano si meritava!

P.S: stendo un velo pietoso sugli incidenti che hanno fatto da contorno al derby, speravo che Genova avesse uno "spessore" diverso, evidentemente purtroppo non è più così...

sabato 21 settembre 2024

Di riffa o di raffa...


Al sesto tentativo la SAMPDORIA centra finalmente la sua prima vittoria di questo sconcertante avvio di campionato, tre punti che di certo non scacciano in un sol colpo tutti i problemi ma che regalano a tutto l'ambiente una vitale boccata d'ossigeno...

Un successo sofferto, specie nel finale, ma nel complesso meritato contro un avversario sempre ostico e presentatosi a Genova in gran spolvero ma che, alla resa dei conti, ha combinato poco o nulla dalle parti di un Silvestri incerto e insicuro in un paio di circostanze ma poi decisivo nel respingere una conclusione da distanza ravvicinata di Merkaj...

Match winner Lorenzo Venuti, già al suo secondo gol stagionale, che con un gran sinistro di controbalzo spedisce il pallone all'incrocio dei pali, Venuti che andrà poi vicinissimo alla doppietta poco più tardi con un bel sinistro a giro che si stampa sulla traversa e che certifica la superiorità di una SAMPDORIA finalmente aggressiva, intensa, che prova a pressare alta per recuperare la sfera e rendersi subito pericolosa, tutte cose che in queste prime cinque partite non abbiamo praticamente mai visto...

Nulla di trascendentale, sia ben chiaro, le armi sopracitate si sono viste solo a tratti, ma rispetto al recentissimo passato è già un passo avanti...

Più opaca la ripresa, dove come detto nel finale abbiamo un pò subito il ritorno dei tirolesi, ma mi è comunque piaciuto lo spirito di sacrificio da parte di tutti, anche dei subentrati, ho letto persino di un Lagumina combattivo e utile alla causa ( per questioni personali non ho potuto assistere all'ultima mezz'ora del match...)

Di riffa o di raffa vittoria doveva essere e vittoria è stata, non era giornata per pensare all'estetica, per quella, eventualmente, ci penseremo più avanti quando, si spera, la squadra avrà scacciato i fantasmi di questo avvio da incubo e potrà giocare in maniera più sciolta...

Archiviato il Sudtirol è ora di pensare al...derby!

Logica e raziocinio inviterebbero a non pensarci, a lasciar perdere, abbiamo altre cose e altri obiettivi su cui focalizzarci ma...come si fa???

lunedì 16 settembre 2024

Crisi infinita...



Premessa: non ho visto il secondo tempo!

Nel bar dove stavo guardando la partita è saltata la connessione e quindi addio ripresa...

Perciò il mio commento si baserà su quello che ( non ) ho visto nella prima frazione, sul risultato finale e su ciò che ho letto qua e là riguardo i secondi 45', dove mi è parso di capire che qualcosina di meglio si sia fatto rispetto ai primi...non che ci volesse molto a dire il vero!

Il primo tempo della SAMPDORIA è stato INQUALIFICABILE, uso questo aggettivo perchè probabilmente è l'unico che ancora non ho utilizzato qui sul blog...

Sottil riesce nell'impresa di presentare una difesa a 3 con ben 2 adattati, il sempre più disastroso Bereszynski ( ma che diavolo è successo a questo ragazzo? Sembra che un'entità aliena si sia impossessata di lui...) e Venuti, tra l'altro un destro messo a sinistra...

Ma al di là di schemi, moduli e quant'altro a sconcertare è la prestazione nella sua globalità: una pochezza tecnica, tattica, fisica, caratteriale da lasciare senza parole!!!

Brutti, bruttissimi e pure sfigati, visto che il gol del pareggio di Coda ( forse l'unico a salvarsi dal disastro generale ) viene annullato per un fuorigioco di pochi centimetri di Depaoli...

E così, dopo 5 giornate, siamo mestamente ULTIMI IN CLASSIFICA!!!

Pare, perchè non ho certezze in merito, che sia la prima volta che accade nella nostra storia!

In realtà ci andammo vicinissimi pure l'anno scorso, l'onta fu evitata solo perchè alcune squadre avevano disputato meno partite rispetto a noi...

Ultimi quest'anno, virtualmente fanalini di coda la passata stagione, ultimissimi in A per tutto il campionato due anni fa: cambiano i presidenti, le proprietà, i dirigenti, gli allenatori e i calciatori ma non c'è nulla da fare, la SAMPDORIA sembra ormai precipitata in un pozzo senza fondo, una crisi infinita alla quale non sembra esserci rimedio, se neppure il cambio di allenatore ha prodotto una scossa non si sa davvero più cosa pensare...

P.S: per gli odiatori delle partenze dal basso: vi sono piaciuti i lanci lunghi sempre preda dei difensori avversari?

domenica 8 settembre 2024

La partita prima della partita...

 

di Roberto48


Ci sono frasi, espressioni, incipit che, come una sferzata benefica di passione, lasciano un segno profondo in chi si trova  in un certo momento da quelle parti. Come un verso di una poesia, scritta da un grande tifoso di calcio, Giovanni Raboni (1932 – 2004, poeta, drammaturgo, critico teatrale, editorialista del “Corriere della Sera” nonché traduttore di tutta la Recherce di Proust, e...fedele interista).

“Allo stadio andavamo presto, non volevamo perdere la partita prima della partita...”

C'è tutto un mondo onirico in questa espressione che vede il calcio non unicamente come  una mera manifestazione sportiva ma alla maniera di una storia che ci coinvolge innanzitutto nelle fenditure dove giace quel sentimento che fa dire, sempre al poeta milanese, “Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita. Si è tifosi di quello che si è stati e di quello che si desidera continuare ad essere”.

“La partita prima della partita” : il profumo dell'erba ancora intatta, il sentimento dell'attesa, gli spalti non ancora completati dalla macchia dei tifosi che lentamente si avvicinano allo stadio, i primi commenti, ”oggi è difficile”, “ce la faremo a vincere?”, “loro hanno un campione che può risolvere la partita e a noi manca il migliore, si è infortunato in allenamento”. Il desiderio del successo sempre e comunque. In questa sospensione del tempo sta tutta la magia per un'età a venire nella quale ci racconteremo gli avvenimenti accaduti. per gioire o rammaricarci.

La partita dal vivo diventa un avvenimento impareggiabile soprattutto se confrontato a ciò che viene trasmesso dalla televisione. “Che tristezza le partite di calcio alla televisione, Niente prima, niente dopo. Nessuna storia, nessuna realtà in cui inserirle” così ancora affermava Raboni che detestava quelle telecronache, se pur non ancora urlate  e impersonali come le attuali. Nel suo calcio poetante accettava ancora Bruno Pizzul pur rimpiangendo la voce seducente di Nando Martellini. Personalmente aggiungerei i giganti della parola sportiva come Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Alfredo Provenzali, Roberto Bortoluzzi.

La partita dal vivo è anche l'attesa per il ritorno a casa, il racconto di un'avventura, di chi ha visto accadimenti indimenticabili come per me è stato il gol di Gullit al Milan. Lo stadio tremava, i tifosi ballavano di gioia, il dio del calcio aveva illuminato Marassi. Si poteva proprio dire. “Io ne ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi..” Ripenso allora ai tanti giocatori che hanno lasciato un'impronta indelebile nel mio cuore di tifoso e hanno capito la storia che stavano vivendo. Ora è tutto più difficile. Impalpabile la sostanza di cui sono fatti. Il senso di appartenenza è pressoché scomparso. Mi è molto piaciuta a tal proposito l'intervista di Francesco Flachi ( su Repubblica 3/9), a proposito di chi rimarrà nella memoria, quando afferma: “La Sampdoria è un paradiso, si gioca in uno stadio unico, con un pubblico meraviglioso...” E poi arriva un'insolita quantunque azzeccatissima e profonda testimonianza “I giocatori capiranno cosa hanno perso quando saranno andati via. Non esiste nessun condizionamento.”

Ma chissà per quanti sarà così. Non sono più i giocatori dell'Italia in bianco e nero del tempo di Raboni. Non sono più sedimentati nella nostra vita come pietre miliari di un percorso che non finisce se non con la nostra dipartita. Sono solo vaghe e impalpabili meteore che se ne sono fuggite in un indistinto universo fasciato di dollari o di pochi centesimi per chi è solo uno spento ricordo per quelli che restano.