" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 15 gennaio 2024

Com'è triste Venezia...


Avevo deciso di intitolare questo post I SOLITI IDIOTI, con ovvio riferimento alle ennesime dabbenaggini compiute ieri pomeriggio al Penzo dai nostri "eroi"...                    Poi mi è arrivato un video musicale ( mai ascoltato prima, ignoro pure chi sia il cantautore in questione...) da un amico genoano con l'evidente intenzione di sfottermi, dal titolo COM'E' TRISTE VENEZIA...e mi è sembrato più calzante e meno offensivo...

COM'E' TRISTE VEDERE LA SAMPDORIA PRENDERE 5 GOL DA UNA SQUADRA CHE NON AVREBBE NIENTE PIU' DI TE, NIENTE!

COM'E' TRISTE VEDERE LA SAMPDORIA BUTTARSI VIA, PER L'ENNESIMA VOLTA IN STAGIONE!!!

E COM'E' TRISTE SENTIRE PIRLO, A FINE PARTITA, DIRE CHE NON HA POTUTO METTERE UN DIFENSORE IN CAMPO PERCHE' L'UNICO DISPONIBILE ERA UN RAGAZZO DELLA PRIMAVERA REDUCE DA UN INFORTUNIO!!! E CHE SIAMO QUESTI, SUL MERCATO NON POSSIAMO SPENDERE!!!

E pensare che pur essendoci presentati in Laguna con una lista spaventosa di indisponibili tra infortunati e squalificati avevamo approcciato benissimo, costruendo una buona opportunità con Verre ( calcio di punizione alto sulla traversa ) e un'altra potenziale occasione con De Luca che però non riusciva a saltare l'ultimo difensore rimasto...        Ma al primo affondo ( ovviamente...) a passare sono i padroni di casa: Ghilardi svirgola il rinvio, Yepes si addormenta e si fa anticipare da Pierini che mette al centro dove Pohjanpalo è abile con un bel colpo di tacco a battere Stankovic da due passi...              La Samp accusa il colpo, il Venezia invece lievita, pur senza strafare: De Luca sbaglia qualsiasi cosa e dentro di te cresce la sensazione che non farai gol neanche con le mani... E invece quasi dal nulla arriva il pareggio: Verre fa una delle pochissime cose buone della sua partita rubando palla a un difensore e servendo Yepes che mette al centro dove Benedetti non fallisce il tocco vincente, per il centrocampista spezzino è il primo gol in maglia blucerchiata...Il Venezia potrebbe tornare immediatamente in vantaggio ma Lella da ottima posizione manda incredibilmente alto di testa, poi ecco gli otto minuti di TOTALE FOLLIA della premiata ditta Ricci-Benedetti: il primo sgambetta senza alcun senso logico Johnsen in area di rigore, l'inevitabile penalty è trasformato da Pohjanpalo, mentre il secondo pensa bene di prendere due gialli in 180 secondi e di farsi cacciare fuori: ALLUCINANTE! E quando al 58' il centravanti finlandese segna la sua personale tripletta la gara sembra assolutamente già finita, col povero Pirlo che avendo il nulla in panchina lascia lo stesso...dieci iniziale, con la sola entrata del redivivo Barreca per Verre... Ma il calcio è uno sport meravigliosamente folle: al 65' De Luca azzecca probabilmente l'unica cosa giusta del suo sciagurato pomeriggio battendo Joronen con un bel pallonetto su lancio di Depaoli, sei minuti dopo è lo stesso Depaoli a siglare il più incredibile dei pareggi superando di testa l'estremo difensore lagunare, a dir poco improvvido nella sua uscita fuori tempo. Ma il sogno di conquistare un miracoloso pareggio dura lo spazio di tre minuti: cross dalla sinistra, il gigante Busio ( alto 1,73, fonte Wikipedia ) ci prova una prima volta di testa, Stankovic ci mette una pezza ma nulla può sul secondo tentativo dell'americano...   E la speranza di riacciuffare il pareggio si spegne definitivamente due minuti più tardi con la cinquina firmata da Ellertsson dopo un batti e ribatti in area...

Un'altra partita folle, senza senso...per l'ennesima volta ci siamo buttati via!!! Continuiamo a commettere errori ed ingenuità assurde, incredibili, una storia che va avanti dall'inizio di questo campionato che sta diventando una Via Crucis...                        La rabbia è enorme perchè anche ieri questa squadra, pur falcidiata da una sequenza di infortuni che non ha precedenti se la sarebbe potuta giocare tranquillamente contro un Venezia che ha dimostrato di non avere NULLA PIU' DI TE!                                        Una squadra che a tratti gioca anche bene, che praticamente mai è messa sotto dagli  avversari ma che rovina tutto con colossali errori dei singoli, siano essi giocatori navigati o più giovani, evidentemente è un problema di testa, di calciatori che chissà per quale motivo non riescono a rimanere concentrati e determinati durante una gara...                   E così passano le giornate e si continuano a perdere punti e... uomini, venerdì col Parma per un Facundo che rientra dalla squalifica si perde Benedetti per lo stesso motivo, mentre di recuperare gli infortunati manco a parlarne...Altro che playoff, ero stato il primo a crederci, ma questa squadra sta dimostrando di non avere la testa per certi traguardi, ed è un vero peccato...e se a ciò aggiungiamo la lista degli indisponibili che a breve non rientreranno...c'è da tremare!!!                                                           Un'agonia, un supplizio che dura ormai da tre anni: avrà mai fine??



24 commenti:

Anonimo ha detto...

El Cabezon non so quanti anni tu abbia ma "Come è triste Venezia" è un capolavoro di uno dei più grandi cantanti della storia, lo chansonier francese Charles Aznavour.
Per quel che riguarda la Samp è ovvio che bisogna rinfoderare tutte le speranze di play off soprattutto per l'indisponibilità degli unici giocatori che possono fare la differenza. E naturalmente sarà necessario guardarsi indietro anche alla luce della prossima sconfitta venerdì con il Parma. Per situazioni come quella che stiano vivendo da tre anni credo che l'antidoto sia il rifugio...nel passato. Perché non esiste solo il presente. Quando vedo, giustamente, per carità, i tifosi gaudenti delle squadre che ci superano, come il Venezia o il Feralpisalò, penso che non potranno mai vivere le emozioni ed i successi nostri che abbiamo avuto per 12 anni o giù di lì. Siamo una "grande" del calcio italiano in momentanea disgrazia ma ciò che abbiamo vinto non ce lo toglie nessuno. Chi può dire altrettanto? D'accordo il "carpe diem" ma la vita non finisce adesso. Almeno lo spero con i chiari di luna che girano per il mondo. Trump, Putin, Taiwan...
Un'ultima cosa. Penso al grande signore malato che è stato sulla nostra panchina per cinque anni. Cose irripetibili. Consiglio tutti di vedere su Google/Samp Tv l'intervista di qualche anno fa a Eriksson (dura 25 minuti) a proposito della nostra gloria passata. Queste cose me le tengo strette alla faccia dei tifosi delle squadre che ora ci battono.

Anonimo ha detto...

P.S. Sono Roberto 48

Anonimo ha detto...

Doverosa premessa non ho visto la partita ma da quel che leggo non mi stupisco più siamo la squadra più stupida dell'intero pianeta calcistico con giocatori stupidi ovviamente e senza attributi detto questo anche sfortunati in quanto avere otto giocatori titolari credo non sia mai capitato da quando esiste il calcio. Personalmente credo si finirà ai play out non ci sono i presupposti per fare un campionato di transizione riserve da prima categoria e pochi in grado di fare la differenza. Termino dicendo che un certo Luigi due mesi fa scrisse sull'indagine della GdF e la procura per presunti illeciti della "gestione" precedente ma nessuno degli scriventi badò a quelle parole ora il Professor Albisetti illustre docente di economia ha posto in questi giorni l'attenzione sull'indagine che si sta svolgendo sulla società Sampdoria con tutte le preoccupazioni del caso e qui termino incrociando le dita perchè qualora emerga qualcosa di rilevante ed eventuali sanzioni pecuniarie e di classifica saremmo nuovamente punto a capo rischiando fortemente un'altra eventuale retrocessione. "Luigi"

Anonimo ha detto...

Ho scritto otto giocatori tralasciando il termine infortunati questo era ovvio ma per correttezza lo ribadisco.

solodoria ha detto...

l' indagine della gdf e' in piedi da un po' e tutti ne siamo consapevoli a prescindere da albisetti, in caso di eventuali penalizzazione ricordo purtroppo che la sanzione deve essere afflittiva e non aggiungo altro

Anonimo ha detto...

Quindi il romano ha privato la Samp di un'eventuale bene giusto? E se non erro la sanzione è comminata dalla Comunità Europea ma su questo sicuramente tu giuridico ne saprai più di noi e il tuo purtroppo non fa presagire nulla di buono. "Luigi"

solodoria ha detto...

il romano avrebbe truccato i bilanci per aver accesso ai fondi covid che ha stornato dalla samp e dirottato nelle sue aziende...quindi samp beneficiaria di fondi a lei non dovuti e che peraltro il romano si e' tenuto per se...questo mi sembra il castello accusatorio

Osch ha detto...

Bell‘ analisi El Cabezon! Le macerie! Anch‘ io ero tra quelli che erano ottimisti sul raggiungimento almeno dei playoff. Vista la vulnerabilità della squadra si dovrà puntare alla salvezza e niente più. Resto dell‘ opinione della inadeguatezza del settore medico riabilitativo. Quest‘ accumulo di infortuni gravi non possono essere solo malasorte. Lo staff nel preparare la partita non lavora male ma ci dev essere un o di più tasselli che non ingranano. Poi il la questione di responsabili di mercato….non riescono a piazzare i slot d‘ uscita. LaGumina per esempio ce lo terremmo fino alla fine contratto.

Semarco ha detto...

Per una volta Roberto 48 non sono d'accordo con te, consolarsi con le vittorie del passato è deprimente, non facciamo come i piccioni che non vincono nulla da 90 anni e non hanno neanche i filmati del passato, senza prospettive presenti e future perdi anche appeal verso le nuove generazioni e rischi alla lunga la scomparsa o una presenza insignificante, questo purtroppo il regalo che ci ha fatto Garrone junior, che Dio la maledica in eterno, spero che la Samp nei procedimenti futuri venga considerata una vittima degli imbrogli dell'innominabile e non una parte attiva, ma non sono un giurista, sul presente la speranza è di recuperare presto almeno alcuni infortunati altrimenti son cavoli amari, anch'io comunque valuterei bene il lavoro dei preparatori e dei medici, c'è qualcosa che non va

Modernist359 ha detto...

Bravo Semarco, le nuove generazioni di tifosi proprio quelle che sono state trascurate in questi anni sciagurati e alla lunga gli effetti negativi di questa nostra realtà triste potranno manifestarsi, ed è la cosa che mi fa più rabbia....

Anonimo ha detto...

Caro Semarco, ho riflettuto bene prima di risponderti. Ed eccomi pronto. Vedi, specie ad una certa età, e con l'esperienza della vita (se pur limitata ad un piccolo mondo) si comprende il fatto principale che governa la nostra realtà e cioè che dobbiamo prendere atto della dicotomia dirimente tra due interpretazioni esistenziali e cioè tra ciò che si può cambiare con la propria volontà e ciò che è indipendente da essa e da essa non influenzabile. Mi ritengo una persona informata, pensa leggo ancora il giornale, sono arrivato alla conclusione che non posso rodermi il fegato pensando a Putin che ha fatto guerra all'Ucraina e per questo dovrebbe pagare (ma non avverrà) o a Trump che probabilmente verrà rieletto presidente (minuscolo) nonostante i processi che pendono sulla sua testa ed in una democrazia compiuta dovrebbero impedirgli di candidarsi (di questo ne abbiano avuto tragicamente esperienza in Italia). Posso cambiare lo stato delle cose con la mia volontà e magari impedire lo scoppio della terza guerra mondiale? Devo finire dall'analista per questo? Non ci penso nemmeno. Continuo a vivere, pur stando attivamente, e a modo mio, nel mondo in cui vivo, ma al tempo stesso trovo rifugio in uno spazio che, nella cultura alta di un certo passato, mi fa star bene. Nel cinema particolarmente, nelle letture e ascoltando musica vera. Scusami per questo pistolotto ma vorrei dirti, tornando al mondo di cui si scrive in questo blog, che pur con tutto il mio amore per la Samp purtroppo non posso smuovere di una virgola ciò che accade intorno ad essa. Ciò che invece a suo tempo fare personaggi di famiglie importanti genovesi che vantano il proprio tifo e lo sventolano come una bandiera ma non hanno alzato un dito quando ciò sarebbe stato necessario. Affari loro. E' vero mi piace rifugiarmi nelle glorie del passato blucerchiato perché sono la nostra Storia e sono racconti imnportanti che pochi possono vantare. D'altronde la vita (per chi è più giovane) non finisce ora. Se pensiamo unicamente al tempo presente ci sono tifosi di squadre emergenti che vivono una vita felice e magari sono da invidiare. A d esempio quelli dell'Atalanta. Ma quando, inevitabilmente, la bella storia finirà cosa rimarrà nel loro ricordo? Siamo arrivati terzi nel tal anno, e quarti l'altro, abbiamo battuto la Juve più volte e il Milan, l'Inter...ma cosa ci sarà tangibile nella bacheca societaria? Niente. Non uno scudetto, o quattro coppe Italia o la Coppa delle Coppe, o la Supercoppa Italiana, e nemmeno tre finali europee. Niente di niente. Qualcosa di questo genere può vantare la nostra prossima avversaria che tra l'altro ha più trofei continentali ma non lo scudetto. E non ha segnato un'epoca lunga dodici anni come la Samp, e non ha simboli di cui si parla ancora oggi. E non ha un'eminenza televisiva che vanta in ogni occasione la sua sampdorianità. Ecco se devo pensare al passato ho un grande cruccio ed una critica, mi dispiace, al Mantovani. Credo non dovesse vendere Vialli ma soprattutto non renderglielo noto prima della finale a Wembley. Probabilmente quei due gol-già-fatti-e-mancati clamorosamente sonki la conseguenza di questa decisione sbagliata. Quella Coppa dovrebbe stare nella nostra Sede perché strameritata ed esempio unico di squadra che vince alla prima esperienza. Da Guiness dei primati. Questo mo rode e roderà sempre. Per il resto onore alla Samp. Chi, a parte le solite tre, può stare così in alto? Questo è un momento brutto, passerà. Se non passerà prima il mondo.
Ciao. Roberto 48

El Cabezon ha detto...

Personalmente condivido e comprendo entrambi i punti di vista,
sia quello di Semarco che di Roberto,
anch'io come lui non di rado mi rifuggo nel passato e ultimamente ciò accade più di frequente da quando mio nipote di 8 anni sta cominciando ad appassionarsi al calcio e alla Samp, gli parlo di Vialli, dei grandi calciatori che hanno vestito la nostra maglia, su youtube guardiamo insieme i filmati dell'epoca d'oro e anche quelli più recenti, periodo Cassano tanto per capirci, gli piacerebbe un sacco vedere un derby...
Per ora è piccolo, vede lo stadio solo come passatempo/divertimento, dopo la sconfitta contro il Catanzaro mi disse SONO FELICE LO STESSO ANCHE SE ABBIAMO PERSO, frase bellissima perchè assolutamente sincera ma...quanto potrà durare se la nostra amata continuerà a navigare nella più assoluta mediocrità?
Basterà solo il glorioso passato per renderlo un vero tifoso della SAMPDORIA quando sarà più adulto?
E qui vengo nel carruggio di Semarco...
Siamo una tifoseria encomiabile, elogiata da tutti, ora il mantra è essere tutti felici e contenti perchè non si è disputato il derby contro il Ligorna...ma questo apparire sempre e comunque soddisfatti a prescindere per l'attaccamento alla maglia, per i colori e bla bla bla non rischia di essere controproducente???
La nuova proprietà, i nuovi calciatori che verranno, saranno stimolati a fare del loro meglio se vedono che tanto i loro "clienti"/tifosi sono sempre soddisfatti???
Domande che personalmente mi pongo da anni, ma per le quali credo non troverò mai una risposta...

Anonimo ha detto...

Su Repubblica di oggi Lorenzo Mangini scrive: "..Marassi non è un campo facile per nessuno..:
E questo è un giornalista

Anonimo ha detto...

Roberto 48

Modernist359 ha detto...

Purtroppo Mangini ha la memoria corta ed io non dimentico le batoste prese a Marassi in questi ultimi 10 anni che mi hanno fatto tornare a casa con l'amaro in bocca: dal nostro punto di vista Marassi è diventato per le avversarie un terreno di conquista ed è proprio questo che le nuove generazioni hanno visto, non certo delle grandi soddisfazioni. La storia rimane, sia quella positiva ormai lontana, che quella negativa purtoppo attuale.

Semarco ha detto...

Caro Roberto 48, ti rispondo volentieri, non credere che io sia un giovane, sono del 59, ho avuto anch'io la fortuna di vivere il periodo d'oro, fra l'altro ho visto allo stadio (avevo l'abbonamento in Sud pur abitando da diversi anni a Pisa) tutte le vittorie importanti, le 4 coppe Italia, la Coppa a Goteborg e purtroppo anche le due sconfitte a Berna e Wembley, ovviamente ho grande nostalgia di quel periodo e ne conservo tutti i ricordi, so bene che Venezia, Feralpisalo, Cittadella non vivranno mai momenti del genere ma non li considero neanche degli avversari, proprio per questo non ho grande interesse per la serie B pur avendo vissuto in diretta anche gli anni 70-70 fino all'arrivo di Mantovani, la B non mi basta e soprattutto non basta a mio figlio che ha vent'anni e che ha esercitato la mia malattia, si chiede come facevo io alla sua età: vedrò mai la Samp vincere qualcosa? A questo mi riferivo, va bene ricordare e custodire il passato ma ai giovani poi interessa poco, sono proiettati sul presente e sul futuro e ci vogliono risposte in merito se vogliamo mantenere viva la passione!

Semarco ha detto...

70-80, ereditato non esercitato

Anonimo ha detto...

Parlo a titolo personale poi è giusto che ognuno abbia la propria visione delle cose io vado a vedere la mia squadra del cuore che sia serie A B o serie C perché se devo guardare al passato devo anche essere onesto e ricordare quando a cavallo degli anni 70/80 la squadra lottava
per non retrocedere Genova è una città con 50000 mila abitanti di cui una parte anziani divisa tra l'altro da due squadre se qualcuno di noi pensa di ritornare a vincere qualcosa non ha ancora capito che i tempi sono cambiati comunque ripeto io seguo la Samp e gioisco o non gioisco a seconda dei risultati e soprattutto a prescindere dalla categoria poi è ovvio che se potessi scegliere vorrei sempre essere tra le prime cinque del campionato di serie A "Luigi"

Riccardo ha detto...

Condivido in parte la vostra preoccupazione che, visto la mancanza di risultati possano alla lunga far perdere tifosi, opinione mia è vero in parte, ma molto dipende anche dal lavoro dei gruppi organizzati e soprattutto nella loro capacità di coinvolgere persone e nel creare aggregazione. Anche perché se fosse vero che valgono solo i risultati in Italia si tiferebbero solamente 7 squadre. Ci sono città in cui i gruppi fanno un ottimo lavoro pur senza aver mai vinto nulla ( Catania, Bergamo, Lecce ma ce ne sono altre) e hanno un gran seguito. Lato nostro mi sento di dire che vantiamo gruppi tra i migliori in Italia

osch ha detto...

Mi intrometto anch`io. Pur essendo sopra la cinquantina "non ho memoria", vivo nel presente e mi interessa sopratutto l`attualità della nostra amata a prescindere dalla categoria o dai risultati. Ho vissuto un paio di fasi allo stadio dalla a degli anni 90 alla b dell`era Garrone Jun. L ho probailmente ghiá scritto le uniche volte che gli occhi mi diventano lucidi è quando mi ricordo Trevor (Francis). Boh....

osch ha detto...

aproposito realtà....il primo "colpo" sarebbe un certo Alvarez del Sassuolo, che si è rotto maggio scorso e da allora non è più sceso in campo.

Capisco Roberto, con un presente talmente triste (da anni ormai).....

Silverfox ha detto...

Si Alvarez è stato preso in quanto è gratis e pure l'ingaggio è pagato dal Sassuolo. Il problema è che tutti sanno che dobbiamo vendere prima di comprare e quindi, ci prendono per la gola. Non so se c'è una soluzione. Certo è che se rimanessimo ed è probabilissimo in seri B anche il prossimo mercato estivo sarà eguale e dico di più i vari Gonzales, Pedrola (chi l'ha più visto) e Stankovic voleranno via e a noi resteranno quelli con il contratto elevato e che nessuno vuole. Un esempio du tutti Lagumina. Aiutooooooooo

Anonimo ha detto...

Cercherò un ulteriore spiegazione. Fermo restando che l'amore per la propria squadra non si discute, il mio punto di vista parte, purtroppo, dalla carta di identità. Così come per la Samp amo svisceratamente la mia città fatto che mi ha portato a scrivere il libro "Genova, mon amour" nel quale parlo di tutti i primati che vanta (anche alcuni negativi). Ho sempre desiderato il massimo sia per Genova che per la Samp che in fondo la rappresenta portandola , come.in passato, all'onore del mondo. Mi sono sempre entusiasmato per progetti che ne vivicassero ed esaltassero la sua collocazione nazionale e anche oltre
Come il Ponte San Giorgio
Ma ora, ad esempio, che si allontana nel tempo la linea ferroviaria veloce per Milano (50 minuti) che ho sempre bramato che me ne faccio se andrà in funzione tra qualche anno?
Era solo un esempio che può calzare anche per la Samp
So che nel mio tempo non vincerà più e allora mi consolo con il passato
Il resto lo lascio ai giovani e perché no anche ai cinquanta/sessantenni
Roberto 58 , magari, Roberto 48

Anonimo ha detto...

Quando punto il dito su Genova come modus operandi e forma mentis è solo derivato dal fatto che in Lombardia un socio di minoranza lo avrebbe trovato subito il Signor Manfredi nella "nostra" città vecchia retrograda ancorata ad un porto e nulla più non esiste una sola dico una famiglia facoltosa di fede blucerchiata che possa aiutare a ricostruire il dissesto finanziario perpetrato da chi sappiamo con l'avvallo tacito della FIGC? Purtroppo ci dobbiamo rassegnare il calcio è in mano ai fondi che non sono attaccati alla maglia ma al denaro i nostalgici dei tempi iti si rassegnino questa è la realtà per avere aiuti bisogna fare voli transoceanici e da che calcio è calcio in tutte le nazioni le squadre vincenti sono sempre le solite e comunque tengo a ribadirlo a me sembra di capire che tifosi attaccati alla maglia non ce ne siano molti qui si tende maggiormente a rinvangare i trofei vinti in passato dimenticando purtroppo che il mondo è cambiato in peggio e in maniera esponenziale ma questo in generale nella vita quotidiana e ciliegina sulla torta auguriamoci che nell'indagine della procura non emergano gravi irregolarità perchè in questo caso un'altro anno di serie B dovrà essere visto come uno scudetto conquistato sul campo. "Luigi"