" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

mercoledì 4 novembre 2015

Niente di nuovo...


Chievo - SAMPDORIA 1-1
Marcatori: 8' Eder; 34' Inglese

SAMPDORIA ( 4-3-3 ): Viviano 6; Cassani 5,5 Silvestre 6,5 Zukanovic 5,5 Mesbah 6; Carbonero 6 Fernando 6 Barreto 5,5; Ivan 5,5 ( 46' Palombo 6 ) Muriel 5,5 ( 76' Soriano s.v. ) Eder 6,5 ( 82' Cassano s.v. )   All. Zenga 5,5

Chievo ( 4-3-1-2 ): Bizzarri 6; Cacciatore 5,5 Dainelli 6 Gamberini 6 Gobbi 6; Castro 6,5 Radovanovic 5,5 Hetemaj 6; Birsa 5,5 ( 77' Pepe s.v. ); Meggiorini 6,5 ( 83' Rigoni s.v. ) Inglese 6,5 ( 63' Paloschi 6 )   All. Maran 6

Arbitro: Gavillucci di Latina 6
Espulso: 56' Maran ( proteste )
Ammoniti: Dainelli, Hetemaj, Meggiorini, Silvestre, Cassani
Angoli: 4-3
Note: spettatori paganti e abbonati non comunicati.


La SAMPDORIA rimanda ancora l'appuntamento con la prima vittoria esterna della stagione: contro il Chievo arriva un pareggio che quantomeno interrompe la serie di tre k.o. consecutivi lontano da Marassi...
Torna Muriel dal 1', a completare il tridente con Eder a sorpresa c'è Ivan con Soriano in panchina, tra i padroni di casa c'è il recupero di Hetemaj con Maran che sceglie Inglese quale partner di Meggiorini.
Dopo un affondo di Muriel il cui cross è neutralizzato da Bizzarri i blucerchiati passano: bel numero di Carbonero che con tunnel salta un avversario e imbecca Eder lasciato colpevolmente solo dalla difesa clivense, per l'italo brasiliano è un gioco da ragazzi freddare Bizzarri...
Giocano bene gli uomini di Zenga ma le partite non durano solo 20' e così i padroni di casa, dopo aver accusato il colpo gradatamente si riorganizzano e cominciano a macinare gioco e occasioni specie con Inglese, pericoloso in un paio di circostanze...
Ora l'inerzia del match è decisamente mutata con gli uomini di Maran a premere sull'acceleratore e così al 34' arriva il pareggio sebbene la dinamica sia paradossale: da un corner doriano nasce la ripartenza locale, azione temporaneamente sventata in fallo laterale, rimessa immediata con Meggiorini che va sul fondo e mette al centro per Inglese, bravo e freddo a controllare la sfera e battere l'incolpevole Viviano.
Nell'intervallo Zenga sostituisce Ivan con Palombo spostando Fernando sull'out di destra, mosse tattiche che non scuotono i blucerchiati che col passare dei minuti arretrano il baricentro e danno l'impressione di calare vistosamente sul piano fisico permettendo al Chievo di prendere il sopravvento e di creare buone opportunità con Castro e l'ex Cacciatore mentre sul fronte opposto solo una disattenzione di Gamberini permette a Muriel di presentarsi solo davanti a Bizzarri, bravo in uscita a sventare la minaccia...
Nel finale la gara perde d'intensità, da una distrazione di Gobbi nasce una bella occasione per Barreto che però strozza  la conclusione, ultimo brivido nel primo minuto di recupero col neo entrato Paloschi che costringe Viviano a un mezzo miracolo...
Non è emerso nulla di nuovo da questa trasferta al Bentegodi, la SAMPDORIA continua a sembrare una squadra priva di idee, di una precisa identità di gioco e che si affida solo alle individualità, ieri siamo durati venti minuti e poi il nulla, specie nel secondo tempo siamo andati in confusione totale denotando anche una preoccupante condizione fisica, da un punto di vista tattico è apparsa incomprensibile la scelta di Zenga di schierare Ivan esterno offensivo e anche la mossa nella ripresa di spostare Fernando levando quindi il brasiliano dal cuore della mediana non è sembrata la migliore possibile...
Andiamo avanti così, per tentativi, affidandoci alla vena di Eder e poco altro: per una SAMPDORIA che pare destinata ad una stagione senza arte nè parte sembra difficile sperare in qualcosa di meglio...

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