" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 30 novembre 2015

Buio a San Siro...


Milan - SAMPDORIA 4-1
Marcatori: 16' Bonaventura; 38' rig. e 49' Niang; 79' Luiz Adriano; 87' rig. Eder

SAMPDORIA ( 4-3-1-2 ): Viviano 5; De Silvestri 4,5 ( 64' Pereira 5,5 ) Silvestre 5 Regini 4 Mesbah 5; Ivan 6 ( 74' Palombo s.v. ) Fernando 4,5 Barreto 4,5; Soriano 5,5; Muriel 4 ( 63' Bonazzoli 5,5 ) Eder 5,5   All. Montella 5

Milan ( 4-4-2 ): Donnarumma 6; Abate 6 Alex 6 Roamgnoli 6,5 Antonelli 6; Cerci 7 ( 80' Honda s.v. ) Kucka 6,5 ( 53' Poli 6 ) Montolivo 6,5 Bonaventura 7; Bacca 5,5 Niang 7,5 ( 74' Luiz Adriano 6 )
All. Mihajlovic 6,5

Arbitro: Doveri di Roma 6
Ammoniti: Kucka, De Silvestri, Soriano.
Angoli: 4-2
Note: spettatori paganti 12.971, incasso di € 345.867; abbonati 19.397

Disastro SAMPDORIA!
A San Siro contro il Milan i blucerchiati incassano la terza sconfitta consecutiva, la quinta lontano da Marassi in sette trasferte mostrando, se possibile, ulteriori regressioni rispetto agli ultimi match disputati...
Senza lo squalificato Zukanovic e l'infortunato Moisander Montella ridisegna il reparto arretrato schierando Regini centrale con Mesbah sull'out di sinistra, a centrocampo spazio a Ivan con Soriano avanzato nel ruolo di trequartista, tra i rossoneri l'ex Mihajlovic sceglie Niang quale partner di Bacca.
La prima emozione arriva dopo neppure 30 secondi: Donnarumma, pressato da Eder, rinvia non benissimo, la sfera arriva a Soriano che controlla e calcia in porta ma la traiettoria non è sufficientemente alta nè angolata e così il portierino può respingere; ma è un fuoco di paglia, la partita la fanno i padroni di casa che all'8' si vedono annullare la rete del vantaggio siglata da Cerci per evidente offside dell'ex granata..
Ma il tutto è rimandato di pochi minuti, proprio quando il Doria sembrava che stesse prendendo le misure all'avversario: da Cerci a Niang che si libera con irrisoria facilità di Regini, tiro cross del francese sul quale si avventa Bonaventura per il facile tocco nella porta sguarnita...
Inconsistente la reazione della SAMPDORIA  che ad eccezione di un guizzo di Soriano che cerca l'assist invece di provare la conclusione a rete non crea pericoli a Donnarumma ed è anzi il Diavolo a sfiorare in più di una circostanza il raddoppio che arriva comunque al 38' grazie al penalty trasformato da Niang e decretato per una lieve ma evidente trattenuta di De Silvestri su Bonaventura...
A inizio ripresa arriva subito il patatrac che spegne ogni speranza doriana: Viviano, che poco prima si era ben disteso su un tacco volante dello scatenato Niang serve sciaguratamente lo stesso attaccante transalpino che a tu per tu con l'estremo difensore blucerchiato fa centro senza difficoltà...
E' la definitiva pietra tombale su un match mai in discussione, i rossoneri giocano sul velluto mentre il Doria si aggrappa solo a qualche isolato guizzo d'orgoglio e le reti del neo entrato Luiz Adriano ( libero in piena area di stoppare e girare a rete! ) e di Eder su rigore da lui stesso procurato servono solo ad arricchire il tabellino...
Davvero sconcertante la prestazione fornita dai blucerchiati, una delle peggiori degli ultimi tempi, a colpire negativamente è che il cambio di allenatore sembra aver peggiorato le cose, in questo momento nella SAMPDORIA manca tutto, non c'è un solo aspetto che funzioni!
Incolpare Zenga di tutto ciò è forse esagerato, ma la disastrosa, attuale condizione atletica non si può certo imputare al nuovo staff, oltre a ciò c'è la netta impressione che l'essere passati da due metodologie di lavoro completamente diverse abbia ulteriormente scombussolato la squadra, facendole perdere quelle ( poche ) certezze che aveva...
Di Montella ho sempre apprezzato anche e soprattutto l'intelligenza per cui delle due l'una: o a gennaio arrivano giocatori adatti al suo credo calcistico e quindi nel frattempo si "preparano" gli altri ad assimilare i nuovi schemi oppure, in caso di mancati rinforzi, almeno per questa stagione si abbandoni ogni velleità di "dare" un gioco perchè la forte sensazione è che l'attuale organico con l'idea di calcio che ha in testa l'Aeroplanino centri poco o nulla...

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