La "nuova" SAMPDORIA torna al successo dopo oltre due mesi di astinenza battendo il Cittadella in quella che era da considerarsi una sorta di ultima spiaggia: una vittoria fondamentale che rilancia i blucerchiati nella lotta per la salvezza anche se la strada resta impervia...
Per il suo battesimo in veste di allenatore Evani rivoluziona modulo e uomini: spazio al 4-3-3 e ai "riesumati" Venuti, Vieira e Benedetti con Depaoli schierato nell'inedito ruolo di esterno destro d'attacco...
In un Marassi da brividi ( circa 27mila gli spettatori, e menomale che per qualche altra tifoseria cittadina ci siamo solo quando vinciamo...) la SAMPDORIA parte a mille all'ora e dopo 5' Curto di testa costringe il portiere Kastrati a una non facile respinta...
Ma è un fuoco di paglia perchè col passare dei minuti emergono ansie e difficoltà, nulla da dire su impegno, voglia e determinazione, ma le occasioni davanti latitano paurosamente, Coda è costantemente anticipato e Sibilli, pur dannandosi l'anima, sbaglia quasi tutto...
Il Cittadella pensa solo a difendersi, spesso anche con le maniere forti ( 3 ammoniti nei primi 40' ), non costruisce nulla davanti ma sul primo e unico calcio d'angolo a favore, nel recupero, passa incredibilmente in vantaggio con un tocco sotto misura di Okwonkwo: su Marassi cala il gelo, sembra il segnale inequivocabile che questa annata maledetta è iniziata male e finirà peggio ma fortunatamente interviene il VAR ( una volta tanto a favore...) per segnalare l'offside di Okwonkwo, si esulta come se si fosse segnato...
Nella ripresa il copione del match non cambia: Samp generosamente in avanti ma con scarsissima incisività, ospiti tutti arroccati dietro...la sensazione è questa gara si possa sbloccare solo per un episodio e ciò avviene al 64' grazie a una precisa girata di testa di Sibilli su cross di Benedetti che fa letteralmente esplodere Marassi!!!
La mezz'ora finale, recupero compreso, sarà di un'autentica sofferenza, sebbene il Cittadella in pratica non tirerà mai in porta, ci sarebbe l'occasione per raddoppiare in contropiede sull'asse dei neo entrati Akinsanmiro e Niang ma la conclusione di quest'ultimo termina alta sopra la traversa...
Finisce in un autentico tripudio, noi tifosi sugli spalti e i giocatori in campo che esultano e si abbracciano come se si fosse vinta una partita di Champions League!
Ovviamente non era così, ma quella contro il Cittadella non credo di esagerare se affermo che potrebbe essere una di quelle vittorie da consegnare agli annali e di cui si parlerà per molto tempo, una ritrovata simbiosi e unità d'intenti tra pubblico e calciatori che con la mente mi ha riportato a un drammatico Samp-Messina del 2002 dove anche in quella occasione ci si giocava la vita sportiva per non scendere in terza serie...
L'operazione nostalgia sembra insomma, almeno per il momento, aver funzionato: si è vista una Samp compatta, che in difesa non ha rischiato nulla ( da quanto non accadeva?), che ha lottato su ogni pallone con grinta e cuore, si fa una gran fatica là davanti ma con l'auspicabile rientro a tempo pieno di Niang le cose si spera potranno migliorare...
Prestissimo per cantar vittoria, la strada per la salvezza resta in salita, ma con questo ritrovato, nuovo spirito, il futuro pare oggi fare un pò meno paura...
33 commenti:
Come ho scritto ieri sera sull'altra finestra:
Parafrando il cantore di Roma
Grazie Samp che ci fai
Piangere
E sperare ancora
Roberto 48
Proprio così Roberto!
piangere abbiamo già pianto abbastanza; meglio sperare
Mai sofferto così nelle ultime decadi…hanno fatto un capolavoro i nostri vecchi eroi. I giocatori sono quelli che sono. Forse presi singolarmente sono ok ma nel contesto in che si ritrovano, mostrano tutti i loro limiti. Questa partita ha mostrato una volta chiaramente che l‘ assemblaggio non è riuscito, le due campagne d‘ acquisto di Accardi purtroppo un fallimento. Coda non può giocare da unica punta. Ha bisogno di fantasisti che lavorano per lui, lo riforniscono. Sibili idem non può giocare solo lui come seconda punta…e così vià. Adesso cosa c è da fare. L‘ hanno già fatto i nostri eroi, lo spirito, quello reggerà la squadra o la condannerà. Le concorrenti, anche loro sono accozzaglie, dí tecnica o di gioco non se ne vedono…allora sarà lo spirito a salvarci, se sarà così come sabato…e come scrivi El saranno gli episodi a decidere. Forza marinai
Partita fondamentale per continuare a sperare. La squadra, finalmente, forse per il cambio di modulo con la difesa a 4 ( e maledetto quel giorno che a qualcuno è venuto in mente di utilizzare per 3/4 di campionato quella menata della difesa a 3 che ci è costata un numero considerevole di sconfitte), forse per la "magia" infusa dagli ex, ha retto bene mostrando delle lacune solo davanti. In serie B bisogna prima di tutto non prenderle e su questo ieri è stata rispettata la regola; anche a centrocampo con Vieira, Benedetti e Ricci ( sui quali non avrei scommesso un "citto" come si dice in città) siamo apparsi leggermente più propositivi. Per quanto riguarda l'attacco rimango ancora interdetto (in realtà preoccupato), perché se si tira poco si segna poco. Ringrazio comunque immensamente Sibilli per questa prodezza e per la sua caparbietà. Il cammino è nella realtà ancora molto complicato e le prossime due partite diranno presto quale potrà essere l'esito finale: parola d'ordine non perdere!!
Il pubblico comunque ieri ha finalmente risposto in tutti i settori dello stadio cantando spesso volentieri come da tanto tempo non accadeva più (a parte la Sud e i ragazzi della parte inferiore della Nord che non mancano mai). Dobbiamo crederci.
Sono Modernist359, scusate
Ieri per me non è stata una giornata come le altre(come penso per tutti i Sampdoriani). Fin dalla mattina mi son svegliato e avevo una tensione addosso che da tempo non provavo. Il mio pensiero fisso va a Lei, chissà chi gioca, come si sentono, ce la faranno stavolta? E se va male? Ogni tanto sbircio sul telefono prima sui quotidiani, poi sui social alla ricerca di qualche notizia che mi tiri un pò su. Poi mi viene da ridere perchè mi sento come se mi fossi reincarnato in me stesso ma di 30 anni prima. È una sensazione stranissima non so se vi è mai capitata, è come se provassi le stesse cose e facessi le stesse cose di 30 anni prima. Mia moglie mi vede e capisce e per distrarmi mi dice usciamo. Fuori la situazione non cambia di molto e come 30 anni prima l’unica cosa che mi può calmare è andare verso lo stadio e stare con persone con addosso i miei stessi colori. Torniamo a casa mangiamo, prendo felpa sciarpa e poi cerco una sciarpa per mia moglie(ho deciso di portare anche lei). Ne prendo una che indossavo più di 30 anni fa, bianca con le bande blucerchiate e (ancora) le 3 coppe Italia al centro in un estremo il baciccia e dall’altro lo scudetto disegnato da ma quando l’avevamo vinto.Usciamo, appuntamento alle 14 da corte Lambruschini, ad aspettarci Francesco, un mio amico compagno di stadio da oltre 20 anni. Quando arriviamo c’è già tanta gente e appena li vedo come 30 anni prima la tensione piano piano diminuisce trasformandosi in carica. Ci spostiamo nel piazzale interno, come 2 anni fa ancora una volta per l’U.C. Sampdoria. Gli Ultras arringano la folla ribadendo come un mantra che finalmente la Sampdoria è tornata ai Sampdoriani. Parte il corteo, ancora una volta la partecipazione è straordinaria. Ci avviamo verso lo stadio, anche stavolta ci aspetta la prova del tunnel di Brignole, cominciano le torce e i cori , mia moglie vedendo il tunnel capisce e con un “ma voi siete tutti scemi, ci vediamo davanti allo stadio” e si avvia da sola verso lo stadio, io e Francesco scoppiamo a ridere. Piano piano entriamo nel tunnel fumo, cori non si capisce più nulla. Ci mettiamo la sciarpa sulla bocca, l’aria è irrespirabile. Usciamo dal tunnel e ci avviamo verso lo stadio,. Il fiume di gente è impressionante. Arriviamo allo stadio, Francesco va a prendere i nipoti, io e mia moglie entriamo. Dal cancello dei distinti stranamente non c’è coda, ma manca più di un’ora all’inizio. Prendiamo posto, poco dopo entra il preparatore a mettere i birilli, subito dopo i primi calciatori e Attilio, per lui un’autentica ovazione da parte dello stadio. È concentratissimo e cerca di trasmettere la grinta e la concentrazione anche ai calciatori. Durante l’allenamento li incalza e li rimprovera dicendo di parlarsi. Lo stadio si riempe sempre di più, arriva anche Carlo di Sant’Olcese anche lui come me è perplesso dalla formazione e mi racconta com’era andata a Spezia, poi vede mia moglie si presenta e le racconta quante ne avessimo viste da quei sedili negli ultimi 20 anni.
Arrivano tutti anche Francesco con i nipoti. Tutti commentano, c’è chi continua ad essere pessimista chi è fiducioso. La cornice di pubblico sembra tutto fuorché un Sampdoria Cittadella ( e pensare che qualcuno dice che ci siamo solo quando vinciamo). Lettera da Amsterdam è più bella del solito anche mia moglie si lascia trasportare e alza la sciarpa. Inizia la partita, i giocatori sono grammi come al solito, ma appaiono più grintosi e concentrati. A fine primo tempo arriva la doccia fredda, su calcio d’angolo il Cittadella insacca e io mi son sentito morire come non mi sono mai sentito. Ho pensato è finita. Ma poi inaspettatamente il var per una volta ribalta la situazione a nostro favore. Nel secondo tempo la Samp va in crescendo, soprattutto dopo i cambi per una volta azzeccati. Poi il gol, una bellissima incornata di Sibilli, su cross al bacio di Benedetti fa esplodere di gioia lo stadio. Lo stadio è un’autentica bolgia, i giocatori ci credono, su contropiede Akinsamiro scappa e serve libero Niang che spara sopra la traversa clamorosamente. E vi confesso lì ho avuto paura, mi lascio scappare un speriamo bene che non valga “ gol sbagliato……”, quello dietro di me mi sente e mi dice tranquillo oggi la vinciamo. E così è stato, lo stadio è un’esplosione di colori e gioia, Attilio alza le mani al cielo a ringraziare Luca e
Paolo. Non so come andrà a finire questa stagione, ma la sensazione che ho avuto è che da questa settimana qualcosa sia cambiato davvero, e penso in meglio. La strada è ancora lunga e difficile ma tutti insieme uniti penso ce la possiamo fare.
Grande Riccardo!
Non mi stanco di ripeterlo: quella di ieri è stata una partita STORICA, che ci ricorderemo per anni e anni, l'obiettivo era chiaramente minimo che più minimo non si può ma la sua importanza era clamorosa!
Anch'io sentivo la gara come poche volte in passato ( forse una tensione del genere l'ho avuta giusto per il play off di Palermo dello scorso anno...) e in generale anch'io rifletto su questa irrazionale passione che ti accompagna per tutta la vita, passano anni, decenni e molte cose nella tua esistenza cambiano ma quel fuoco che ti brucia dentro, seppur a volte più tenue, non si spegne mai!
Che bello ragazzi, questo sentimento che ci accomuna anche a grandi distanze.
Tutto ciò che avete scritto racchiude la giornata di sabato pomeriggio complimenti a tutti per il resto è difficile fare ragionamenti o pronostici sono rimasto scottato troppe volte non resta che aspettare certo è che se avessimo in questo momento il miglior Borini (ormai è tardi per farlo tornare in condizione) e il migliore Tutino vedi Borini forse sarei più fiducioso per quelle che ormai definisco cinque finali. Sicuramente ho visto finalmente gli uomini giusti al posto giusto e una difesa a quattro che tutti auspicavamo. Ci sarebbe da aprire per l'ennesima volta una nota polemica sulla società che ha respinto le dimissioni di Semplici dopo la sconfitta con il Frosinone ma ci sarà tempo per altre analisi in questo momento l'imperativo è uno solo triste al solo pensarci ma questo è lunedì sarà un'altra giornata non consigliata ai deboli di cuore. Luigi.
È stata una partita per tanti aspetti commovente, speriamo che sia solo l'inizio di una nuova era blucerchiata, importantissime anche le prossime due in trasferta per vedere come reagirà la squadra senza l'appoggio del grandioso pubblico di Sabato, per Borini ho letto stamattina che non può essere reintegrato in nessun caso
Premesso che sono contento per la promozione in serie B dell'Entella, squadra simpatica di un'altrettanta cittadina che mi piace e dove spero giochi un'altr'anno la Samp, ecco premesso questo, balza agli occhi lo stupore nel constatare che per la promozione dell'Entella erano presenti 2700 e per lo spareggio (il primo) per non andare in C a Marassi c'erano gli spettatori rivieraschi moltiplicati per dieci. Solo per questo la Samp deve (non so quando) tornare GRANDE.
Roberto 48
Roberto in tutta franchezza a me dell'Entella interessa poco o nulla spero che la squadra per cui tifiamo si salvi e che qualcuno non so come riesca a rilevare le azioni di un personaggio che a me personalmente non piace abbiamo dibattuto tanto su un'imprenditore genovese per trovare una giustificazione allo scempio perpetrato nell'aver regalato una società di calcio ad un signore di cui nessuno conosceva la provenienza ma nello stesso tempo rimaniamo silenti dopo aver visto soci di Singapore defilarsi molto velocemente quindi ribadisco lo scritto precedente ci sarà spazio per le riflessioni a fine campionato sul presente non riesco a essere troppo ottimista spero che la squadra mi smentisca in fretta ma ripeto la cosa più importante è che a fine anno qualcuno si faccia avanti per provare ad acquistare la società per evitare di far luce su troppe incongruenze da Panama Papers a Joseph Tey a Nathan Walker su cui spero venga fatta chiarezza. Luigi.
salvare questa orrida categoria e un passaggio di proprieta', sono pure le mie speranze
Ricordo che mio papà in casi di richieste elevate diceva sempre e ironicamente "Il resto mancia"
Roberto 48
Detto questo anch'io, al di là dell'ovvia salvezza (ma non si andrà, spero, a De Ferrari a gridare "Serie B, Serie B!" sarebbe un retrocessione mentale inammissibile) spero in una proprietà diversa (nella mia eterna fantasia immagino come sarebbe il ritorno di certe famiglie genovesi...) ma anche un milanese non mi dispiacerebbe. Scherzi a parte proprio l'altro giorno leggevo un articolo sul favore che hanno le proprietà autoctone o comunque di "persone" che hanno anche la passione anziché i soliti fondi che hanno quale unica mira il profitto. Qualcuno c'è ancora (De Laurentis, Lotito, Percassi)
Roberto 48
Roberto*
mi unisco al tuo breve excursus sull'Entella, una realtà che non si può non ammirare: sono alla terza promozione nel giro di 11 anni se non sbaglio e se pensiamo che ciò avviene in pratica senza alcun supporto da parte del pubblico ( anzi, qualche tempo fa un conoscente di Chiavari mi disse che Gozzi è inviso a una parte della cittadina...) ci rendiamo conto di che risultati si possano ottenere quando alla base ci sono passione e competenza!
E da qui mi collego alla nostra Samp e al suo nebuloso futuro: non sarebbe bello avere una proprietà come quella chiavarese con un personaggio come Antonio Gozzi al comando?
Entella e SAMPDORIA sono due realtà chiaramente imparagonabili, ma io credo che poi il calcio, anche se con dinamiche diverse, sia un po' uguale dappertutto, se Gozzi ottiene questi risultati da "solo" chissà cosa potrebbe combinare col supporto di una tifoseria come la nostra...
Ma credo che questo auspicio rimarrà tale, già anni fa Gozzi, tifoso blucerchiato, dichiarò di non avere intenzioni di impegnarsi in contesti decisamente più impegnativi...
Concordo su tutto, El. Peccato però perché avremmo bisogno di uno come Gozzi, o similare.
Colgo l'occasione per segnalare la bellissima intervista a Moreno Mannini oggi su Repubblica. Da incorniciare
Roberto 48
La mia speranza è che avvenga il passaggio di proprietà più o meno come si era prospettata con Vialli, ovvero foresti o nostrani con il grano pesante ma che affidano la gestione della Sampdoria agli ex della Samp d’oro. Ad esempio Lanna presidente, il Mancio direttore generale, il figlio direttore sportivo, giovanili a Invernizzi, e nell’area tecnica Evani Lombardo magari aggiungendoci Quagliarella.
Appunto: servono passione e competenza, prima ancora dei soldi. La tragedia è proprio questa. Poi, magari, salta fuori il mitico cavaliere bianco!!!!!!!!!
e il resto mancia🙂
Riccardo nell'ordine gerarchico un nome che hai fatto non lo vedrai mai ovviamente avrai capito a chi mi riferisco ammesso che si possa attuare in futuro questo staff che tutti vorremmo. Luigi
Lo so benissimo che il mio è e rimarrà un sogno, la parte più difficile è che la Samp venga venduta a persone serie con un progetto serio. Il difficile è dovuto al fatto che quello che attualmente l’attuale dirigenza chiede per la cessione non te lo darà mai nessuno.
Riccardo il tuo potrebbe non rimanere un sogno ho solo fatto notare che il D.g. non sarà colui che hai nominato per quanto riguarda una futura cessione anche qui il condizionale è d'obbligo potrebbe dipendere da fattori esterni.
Mi sembra che tutti pensiamo di essere già salvi, non è così, ci aspettano 2 trasferte, poi la Cremonese, mi concentrerei più su questo, è ovvio che è interessante e stimolante pensare al futuro, non voglio tarpare le ali a nessuno, ma le distrazioni in questo momento non aiutano
Voglio, per un momento, uscire dall'argomento anche se poi qualcuno mi dirà che bisogna pensare unicamente alla Sampdoria. Il mondo, comunque, va avanti anche senza di noi e non è che la Samp si salvi unicamente perché il mio pensiero è diretto a Lei. Il mondo va avanti, dicevo, e potrebbe anche fermarsi qui , dipende da cosa decidono le "grandi"(sic!) menti che ci comandano. Ma torniamo a noi, cioè non del tutto a noi, ma ad una digressione che mi porta all'età della gioventù quando, come ho già scritto, pur super tifoso della Samp, seguivo le due squadre italiane che vincevano la Coppa dei Campioni. La televisione era ancora in bianco e nero e mi esaltavano le imprese di Rivera, Sani, Liedholm, Altafini, Mazzola, Corso, Suarez, Jair ecc....Un pochino oggi vorrei riprendere quell'usanza e tifare (va beh, diciamo sostenere idealmente) l'Inter anche perché se la vedrà con il Barcellona e, certo, non sarà una vendetta, ormai è passato troppo tempo e comunque l'Inter non vendicherebbe la Samp ma se i bluagrana perdono va sempre bene.
Augh, ho detto.
Roberto 48
Roberto Cozzolino
Ciao Semarco credo che nessuno di noi si senta già salvo se poi lo chiedi al sottoscritto basta andare a rileggere ciò che vado dicendo da mesi i nostri ragionamenti sono solo basati su qualora per un miracolo calcistico la squadra si dovesse salvare potrebbero in proiezione futura cambiare gli scenari come nella seconda ipotesi rimanere invariati ma su questa rimango particolarmente scettico. Qualora si retrocedesse e qui tocchiamo ferro allora si che dovranno ragionare i signori dell'alta borghesia come risolvere il problema del monte ingaggi ai giocatori, delle parcelle ai procuratori, con il tribunale di Genova che ti ha concesso di spalmare i debiti pregressi e di ridurli in termini di percentuale a condizione di riportare la squadra in serie A dove gli introiti maggiori derivanti dalle tv ti consentirebbero di rispettare ciò che hai stipulato. Mi ripeto per l'ultima volta ci sarà da affannarsi sino all'ultima giornata di campionato da questo ultimo gradino ne sapremo un po' di più. Buona Pasqua a tutti. Luigi.
Non so come sia finito lì il mio cognome, qualche tasto sbagliato. E' lo stesso, tanto più o meno lo conoscete. Vorrà dire che se qualcuno lo desidera può andare in libreria a cercare i miei libri ("Genova, mon amour!" - "Dio esiste? Forse sì" - "C'è vita su Marte?")
Roberto 48
Ciao Roberto 48, su Kindle ci sono? Luigi,lo so che sei realista, la retrocessione sarebbe un disastro totale, conveniva allora fallire e ricominciare da 0, contraccambio gli auguri di buona Pasqua per tutti voi, soprattutto buona Pasquetta!
c'e' vita su marte mi manca...gli altri mi sono stati gentilmente omaggiati dall' autore! per quanto riguarda la champions in corso me ne frega meno di zero ma se proprio mi obbligassero a tifarne una sceglierei chi ha eliminato, con pieno merito, i franchisti
Se scrivi i titoli su Google trovi chi li vende a partire dall'Editore De Ferrari
Ogni partita è una finale. Poiché nonostante tutto ho sempre pensato che molti dei nostri giocatori non siano così scarsi e sicuramente non da formazione che si gioca la possibilità di restare in serie B allora credo che non sia cosa impossibile un pareggio nella città di mio padre (Castellammare di Stabia) e nel caso sarebbe il passpartout per la salvezza anche per la definitiva consapevolezza da parte dei giocatori di non essere proprio delle schiappe. Sinceramente io credo che la Samp si salverà e con questo auguro a tutti BUONA PASQUA!
Roberto 48
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