" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 24 maggio 2010

Le pagelle: il Pazzo su tutti

Pazzini 8: si è confermato un vero bomber di razza, il classico centravanti che fa reparto da solo, che tiene palla per far salire la squadra e all'occorrenza arretra per dare una mano ai compagni.
Imbattibile nel gioco aereo, anche nelle giornate di scarsa vena se capitava il pallone buono la buttava dentro, davvero entusiasmante il suo finale di campionato che, salvo colpi di scena, gli varrà la strameritata convocazione per i mondiali in Sudafrica.


Cassano 7,5: strepitoso il suo inizio di stagione, lo stimolo della Nazionale gli fa disputare partite nelle quali è sempre il protagonista.
Ma tutto ciò non serve a convincere Lippi e allora Antonio si deprime e si innervosisce ( il suo sfogo dopo la partita col Bari fu una brutta pagina ) e, complice l'involuzione generale della squadra, solo a sprazzi si vede la sua classe. A gennaio arriva la clamorosa esclusione per scelta tecnica di Del Neri e la quasi cessione alla Fiorentina che FantAntonio però rifiuta, decidendo di rimettersi in gioco in un ambiente che stravede per lui.
Rientra a marzo e, appena riacquistata la forma torna a deliziare con gol e giocate d'autore che daranno il via alla fantastica cavalcata che varrà il quarto posto.


Gastaldello 7,5: ad eccezione del periodo nero che ha coinvolto tutta la squadra ha avuto una continuità di rendimento eccezionale e con Lucchini nel girone di ritorno ha formato una coppia di centrali difficilmente superabile, il tutto condito da tre gol che hanno fruttato due vittorie e il quasi successo di Bologna.


Storari 7,5: arrivato a gennaio per sostituire l'infortunato Castellazzi, ha forse commesso il suo unico errore proprio nell'esordio contro il Catania non arrivando su una punizione che non sembrava imparabile...
Ma da quel momento non ha più sbagliato nulla, salvando il risultato in tantissime partite: imbattibile tra i pali, di una formidabile sicurezza nelle uscite, ha sicuramente aiutato la difesa a trovare compattezza e fiducia.
E' in prestito dal Milan ma si farà di tutto per trattenerlo, portieri migliori di lui in giro non ne vedo...


Castellazzi 7: ha cominciato la stagione come aveva finito la precedente, ossia parando di tutto e di più, poi arriva l'infortunio di Napoli nell'ultima gara d'andata che lo mette k.o.
L'esplosione di Storari e la sensazione che la sua vicenda contrattuale abbia creato dei contrasti con la società lo relegano ai margini e lo fanno finire nel dimenticatoio, ma su questo memorabile campionato c' è anche la sua firma.


Lucchini 7: incredibilmente ignorato nel girone d'andata, in quello di ritorno ha conquistato il posto in squadra e a suon di eccellenti prestazioni non l'ha più perso, con Gastaldello ha formato un muro umano pressochè invalicabile, difensore sempre affidabile, duttile e troppo sottovalutato.


Palombo 7: il Capitano si è confermato sui suoi standard: piedi non eccelsi ma grande interditore ed encomiabile per cuore, grinta e attaccamento alla maglia, la sua prestazione nel derby di ritorno è quello che ogni tifoso sogna di vedere da un proprio giocatore.


Poli 7: doveva essere un rincalzo, ha finito per essere titolare praticamente per tutto il campionato. A 20 anni ha dimostrato di avere classe e personalità da vendere, ha tutto per diventare un centrocampista di caratura internazionale.


Mannini 6,5: mai visto un giocatore disputare una stagione così altalenante. Un inizio incredibile, con prestazioni eccellenti e tante reti anche di ottima fattura. Poi la crisi, infinita, anche nei momenti in cui la squadra girava a mille lui sembrava molle, confuso, quasi svogliato.
Si è pero ripreso nell'ultimo mese e mezzo, decisivi i suoi assist contro Milan e Roma.


Semioli 6,5: ha perso praticamente tutto il girone d'andata per un infortunio alla spalla ma, una volta recuperato, ha dato il suo preziosissimo contributo. Stantuffo instancabile, non ha lo spunto per saltare l'avversario ma tatticamente è stato importantissimo e spesso decisivo.


Zauri 6,5: messo ai margini nella seconda metà del girone d'andata, si è poi riconquistato il posto in squadra dimostrando quanto sarebbero state importanti anche prima la sua esperienza e concretezza.


Ziegler 6,5: forse la più bella sorpresa della stagione. Dopo due stagioni e mezzo con più ombre che luci Del Neri gli ha dato fiducia in un ruolo nel quale erano in molti a nutrire dubbi.
Qualche difficoltà, qualche "giostra" specie nel derby d'andata ma una crescita costante con in più gol e assist decisivi.

Cacciatore 6: ha avuto spazio proprio nel periodo più buio quindi diventa difficile giudicarlo, ma a sprazzi ha lasciato intravvedere discrete doti: era alla sua prima stagione di Serie A, può essere considerato un rincalzo di discreta affidabilità.

Guberti 6: arrivato nel mercato di gennaio, complice l'involuzione di Mannini ha giocato con una certa continuità disputando buone partite e realizzando gol pesanti, si è un pò perso nel finale, ha buoni numeri ma è eccessivamente dribblomane.

Pozzi 6: mai utilizzato nel girone d'andata, tanto che sembrava scontata la sua cessione, poi il caso Cassano che gli ha dato l'opportunità di mettersi in mostra e di rendersi utile, oltre che segnare un paio di reti pesanti.
Peccato il crac di Bologna che ha di fatto chiuso in anticipo la sua stagione, ma la sua avventura in blucerchiato dovrebbe proseguire.

Rossi 6: Del Neri gli ha dato fiducia promovuendolo titolare e l'ex parmense ha alternato buone prestazioni ad altre mediocri, nel ritorno è stato impiegato poco ma quando è stato chiamato in causa ha risposto presente.

Tissone 6: l'esplosione di Poli lo ha un pò emarginato, solo nel finale di stagione è riemerso dando il suo importante contributo.

Accardi 5,5: reduce da un lungo infortunio, nelle gerarchie di Del Neri era considerato il secondo rincalzo difensivo e l'utilizzo col contagocce non ne ha agevolato il rendimento quando è stato chiamato in causa.

Bellucci 5,5: pur mettendoci il cuore, il Bello ha dato la sensazione di essere sul viale del tramonto, se n'è andato polemizzando con Del Neri ma le sue occasioni le aveva comunque avute.

Padalino 5,5: il 4-4-2 "Delneriano" avrebbe dovuto esaltarne le qualità invece l'italo svizzero paradossalmente ha peggiorato il suo rendimento rispetto all'annata precedente, finendo in pratica per essere la quarta ala e di fatto non riuscendo a incidere.

Stankevicius 5,5: il lituano, dopo un girone d'andata in chiaroscuro, è passato in prestito al Siviglia

Del Neri 7: portare una squadra sulla carta da sesto/settimo posto al quarto equivale a un mezzo miracolo, ma non posso dimenticare che la sua gestione non è stata esente da errori: le assurde esclusioni di Zauri e Lucchini per buona parte della stagione in primis, il mancato utilizzo di Pozzi per tutto il girone d'andata e, su tutti, il caso Cassano che ha rischiato di farci perdere un autentico fuoriclasse che poi si è rivelato decisivo.
Sicuramente ha avuto coraggio e la sua mano, specie nell'ultima parte si è vista, ma la dea bendata nel momento critico gli ha sorriso e l'ha salvato...

Società 7: dopo i disastri della precedente campagna acquisti ha operato con oculatezza, in perfetta sintonia con le richieste di Del Neri ed è stata tempestiva nell'assicurarsi Storari quando si è infortunato Castellazzi, anche se il mancato acquisto di un attaccante quando è stato ceduto Bellucci è stato un errore che poteva costare carissimo.

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