" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

sabato 5 ottobre 2024

Black out...


Nel deserto di Marassi la SAMPDORIA si adegua al clima "ambientale" e fornisce una prestazione...vuota...e così alla fine a festeggiare, con pieno merito, è la Juve Stabia, matricola terribile che non a caso veleggia nei quartieri alti della classifica...

E pensare che la prima frazione non lasciava assolutamente presagire il disastro finale: pur senza strafare, i blucerchiati tenevano in mano il pallino del gioco, passando in vantaggio con una zampata del solito Coda ( che qualche minuto prima aveva centrato il palo su punizione ), rischiando in un sola occasione e dimostrando i recenti progressi evidenziati soprattutto sul piano della corsa e della determinazione...

Invece, ecco l'incredibile uno-due firmato da Adorante all'alba della ripresa, due gol praticamente identici con cross dalle fasce che coglievano a dir poco impreparata la retroguardia doriana, specie sul secondo dove la marcatura di Depaoli, per usare un eufemismo, è imbarazzante...

In pratica ci sarebbe stato ancora tutto il secondo tempo per tentare di raddrizzare la situazione ma è qui che la SAMPDORIA è clamorosamente mancata!

Senza uno straccio di gioco, senza idee, i blucerchiati non sono praticamente mai riusciti, se non in un paio di fortuite e confuse circostanze, a creare grattacapi alla difesa campana, anzi sono state le Vespe ad andare più vicini al gol cogliendo anche un palo...

E dalla panchina non sono certo arrivati aiuti...anzi!

Sia da parte dei subentrati, che non sono riusciti minimamente a incidere ad eccezione di Venuti ( perchè non sia partito titolare è un mistero...) che anche di Sottil il quale, per non sapere nè leggere nè scrivere pensava "bene" di buttare nella mischia tutti gli attaccanti a disposizione, togliendo l'unico che dava la sensazione di pericolosità ( Coda ) e lasciando invece in campo l'impalpabile Tutino, col risultato di creare una confusione tattica totale, nella quale a un certo punto a impostare l'azione toccava a...Vulikic!

BRUTTA SCONFITTA...DAVVERO BRUTTA!

Un k.o. inaspettato...proprio quando si pensava che la strada giusta fosse stata finalmente imboccata ecco che siamo ricaduti nei soliti errori di concentrazione, di personalità, di determinazione...

Un autentico black out mentale davvero inaccettabile, sono bastate tre partite per far sentire questa squadra il Real Madrid, e pensare che questa estate si era puntato sull'esperienza per far si che certe amnesie, costate carissime nel passato non si ripetessero più e invece...

Ora che non c'è più il parafulmine Pirlo...di chi è la colpa???


34 commenti:

Roberto 48 ha detto...

Ho perfino vergogna a scrivere. In passato avevo detto che questa squadra è una barzelletta ma ora dico che è una presa per il culo. Ad ogni piè sospinto quando credi che finalmente sia finita la tragedia (si fa per dire...) ti rendi conto che invece è una farsa
E giustamente, come dice El, non c'è più nemmeno Pirlo con cui prendersela. Allora penso che per non finire a farsi un sacco di bile in quantità industriale l'unica cosa sia prenderla in ridere. Non c'è scelta. Ecco, vedo Sottil all'inizio che si fa tre volte il segno della croce. Vorrei dirgli che se Dio esiste non si occupa delle vicende umane, altrimenti non ci sarebbe stata la Shoah. E comunque men che meno per cose risibili come una partita di calcio. E comunque, per rimanere in tema, con il segno della croce non è stato granché incisivo a differenza di quel giocatore dello Stabia che è....Adorante. Un consiglio al trainer: meno sottil(e) e più spesso!

Riccardo ha detto...

E anche stavolta ci risiamo, come già successo più volte in passato, per rubare la frase perfetta di El, bastano tre vittorie consecutive per farli sentire il Real Madrid, ma tute le volte ripiombiamo nella mediocrità. De Paoli non ha azzeccato un passaggio in tutta la partita, poi continuiamo ad insistere su Benedetti , che ieri ha dimostrato di non sapere tirare in porta, e Bellomo, a dire il vero nel primo tempo meglio delle altre volte. A guardare i numeri (4 sconfitte su 8 partite) al momento c’è solo da puntare alla salvezza, anche perché alla favola del bisogna migliorare certi aspetti, basta cali di concentrazione ecc. ecc. oramai non credo più. Siamo questi punto e basta.

Anonimo ha detto...

Evidentemente devo aver sbagliato professione a luglio/ agosto scrissi questa squadra fa ridere e mi sentii dare del pessimista dopo la vittoria di Modena repetita juvant del disfatista con annotazioni su quanto fosse irrisorio il distacco dalle prime in classifica ora senza nessuna vena polemica pongo una domanda a tutti se dopo aver disputato dieci partite da titolare ci sono giocatori che hanno fatto pena e compassione cosa ti fa pensare che improvvisamente diventino bravi a passare un pallone al compagno a una distanza di 5/10 metri? All'ottava giornata non era plausibile recitare il De profundis alla nona invece.... ripeto qui non ci sono vincitori o vinti si dibatte mi auguro però dopo la partita di ieri sera ci siano più sampdoriani che abbiano raggiunto la consapevolezza che siamo una squadra che non può assolutamente competere con le prime otto della classifica nonostante un livello imbarazzante perché parliamoci chiaro la Juve Stabia è proprio poca cosa. L'unico appiglio o giustificazione può essere quella di un rigore sacrosanto pura malafede arbitrale non concesso che avrebbe potuto cambiare parzialmente certi giudizi negativi. Luigi

Anonimo ha detto...

Lo stile Samp! Indifferentemente chi siede in panchina…il risultato dopo una striscia di partite positive sono sempre battoste Che non ti aspettavi. É la Samp da ormai molti anni. Veramente peccato. Con 2 cross si vince in serie b. Anche quest‘ anno gioco orribile da tutte le parti. Gioco prevedibile, trame semplicissime. Squadre tecnicamente da categorie amatoriali. Il nostro centrocampo non da proprio che fase prendere. La protezione della difesa non riesce. Gioco d‘ attacco lasciato solo ai due davanti. Tutino dovrebbe fare il 10 mA non ci sta. Palloni non gli arrivano. Siamo sempre gli stessi. Mentalità Samp

Osch ha detto...

Osch

Anonimo ha detto...

Non ho più voglia di parlare di una non/squadra e allora faccio un'incursione alndi là dell'ostacolo ma solo per stigmatizzare l'andamento di chi rileva società illudendo i tifosi salvo poi mostrare il vero volto. Ora questi hanno fatto 28000 abbonati e per ringraziarli la proprietà ha venduto i due migliori e uno dei due per giusta nemesi ha segnato oggi tre gol .
Chi può ancora credere in questo calcio?
Stamattina il mio giornalaio mi ha detto: solo noi potevamo perdere da voi
Che altro aggiungere?
Roberto 48

robmerl ha detto...

RITIRO PROLUNGATO per ripassare i fondamentali e rivedere gli schemi (se ci sono). E basta dichiarazioni tipo "dobbiamo lavorare di più" - fanno incazzare ancora di più!!

Semarco ha detto...

Dopo il derby facevo questa riflessione: o noi siamo già da A o loro sono già da B, preso dall''entusiasmo propendevo per la prima ipotesi, adesso penso sia giusta la seconda, noi siamo una squadra inspiegabile, c'è qualcosa che non va nella testa, nell'ambiente, possibile che un buon portiere come è sempre stato Silvestri una volta con noi diventi in poco tempo uno scarso? De Paoli non è certo un campione ma ora gioca delle partite incomprensibili, persino Turino sembra in difficoltà, non riesco a capire

robmerl ha detto...

pesa anche l'enorme confusione tattica: tutino è un (ottimo) attaccante esterno. Non ha senso metterlo al centro a pestarsi i piedi con coda, e i (pochissimi) cross vanno fatti dal fondo non dalla mediana. I cambi di Sottil sono da manicomio: se sei sotto devi rinforzare la mediana, non schierare 3 o 4 punte

El Cabezon ha detto...

Ho voluto approfondire il curriculum di Sottil...
Sicuramente ha fatto tanto gavetta, ha allenato pure in D, ha ottenuto due promozioni ( dalla D alla C col Siracusa, dalla C alla B col Livorno ) ma poi in cadetteria la sua esperienza è limitata, un subentro a Pescara a Legrottaglie ( si, proprio lui...) con salvezza ai rigori poi un buon anno e mezzo ad Ascoli con raggiungimento dei play off e stop...
A Udine, dopo un ottimo avvio ( se non ricordo male vinse tipo 6-7 partite di fila ) s'incartò letteralmente e anche qui, se non erro, restò un girone o giù di lì senza più vincerne mezza, venne esonerato la stagione successiva, ossia l'anno scorso..
Personalmente do sempre molta importanza al curriculum di un allenatore, ti dà a grandi linee un'idea sulle sue capacità, e quindi mi sorge spontanea una domanda: ma un allenatore migliore di Sottil non c'era proprio in giro?
Doverosa puntualizzazione: spero che Sottil mi smentisca totalmente e si dimostri un grande, grandissimo mister, sarò super felice di essere smentito coi fatti!

Osch ha detto...

Dopo il derby ed il Mantova non potevo proprio immaginare una discussione sul Mister un paio di giorni dopo. Situazione surreale.

Riccardo ha detto...

Anch’io trovo surreali i commenti su Sottil, anche perché il ragionamento banalissimo che faccio è che se , avendo cambiato allenatore i problemi non sono cambiati (o al limite di poco) vuol dire che il problema della Sampdoria non era e non è l’allenatore ( o per lo meno il problema principale). Io non conosco Sottil, leggendo il curriculum anche a me non si stropicciano gli occhi, ma il mio ragionamento va ad una semplice domanda? Se a fine anno la Sampdoria andasse in Serie A quanti degli attuali giocatori sarebbero adeguati al mantenimento della massima serie? (Obiettivo minimo e se volete metteci pure l’allenatore). Da qui mi si aprono un’altra serie di domande ma preferisco non tediarvi ulteriormente

robmerl ha detto...

Sottil non è in discussione, ma dovrebbe fare scelte più coraggiose - per esempio mettere kasami e optare definitivamente per la difesa a 4

Anonimo ha detto...

Riccardo secondo te una squadra che ha una classifica di otto punti dopo nove giornate può venire in serie A? La domanda che dobbiamo porci è un'altra ovvero è normale vendere un signor portiere come Audero per l'ingaggio alto e pagarne tre ai giocatori prelevati dal Como di cui due brocchi? Ha senso ripartire con Pirlo di cui conoscevi tutti i limiti e andare a prendere un'altro allenatore senza uno storico importante per la cadetteria? Ha senso avere un'attacco forte e una difesa non coperta adeguatamente da pseudo giocatori di centrocampo come quelli attuali che hanno giocato titolari venerdì? Ha senso mettere il finto biondo davanti che non farebbe il titolare neanche in serie C? Ecco perché la Sampdoria è una squadra costruita senza grande saggezza ed esperienza che ti avrebbe dato un DS esperto della categoria e che di conseguenza si sarebbe rivolto ad un' allenatore come i Toneatto Riccomini Bersellini di un tempo che offrivano vere garanzie tecniche che quelli attuali non hanno. La classifica parla chiaro il resto sono chiacchiere ripetitive di giornalisti non all'altezza come il livello tecnico della squadra. Luigi

Roberto 48 ha detto...

Luigi, concordo con la tua analisi. Solo, fammi fare una battuta, non polemica, ovviamente, tra gli allenatori citati toglierei Riccomini, che fu esonerato da Mantovani alla quinta giornata nel campionato della promozione 1981/1982. Tra l'altro, in quello precedente, pur ottenendo un lusinghiero quinti posto finale Riccomini si dimostrò esempio antecedente della non continuità che caratterizza spesso la Samp come quella attuale che, dopo tre vittorie, si pensava fosse finalmente sulla strada buona, se non di un filotto come io, riconosco troppo ingenuamente (ma io, appunto, non faccio testo nel bene come nel male), avevi previsto. Già quell'anno si poteva essere promossi ma la Samp ebbe i soliti inspiegabili black out. Dopo un ottimo score di partenza con tre vittorie e quattro pareggi ne perse tre consecutive, a Pisa (1 - 0) a Marassi col Foggia (0 - 1) e a Lecce (4 - 1). Seguirono bel tredici risultati positivi con quattro vittorie e nove pareggi ma alla 24^ cadde a Pescara (2 - 1) salvo poi vincere a Marassi col Catania (1 - 0) e nientemeno che col Milan imbattuto a San Siro (0 - 1 rete di Chiorri). Poi vennero sei pareggi consecutivi e lo sbracamento con Rimini in casa ( 33^ 2 - 3) cui seguì la vittoria a Roma con la Lazio (0 - 1) Poi ancora due pareggi una vittoria e una sconfitta a Bari. Morale della favola: quinto posto con ben 21 pareggi e solo sei sconfitte (come il Milan primo in classifica finale e terzi non ve lo dico....)

Roberto 48 ha detto...

Ho sbagliato arrivarono secondi a pari merito col Cesena

Anonimo ha detto...

Roberto nulla da eccepire la tua memoria storica è oggettivamente superiore a quella del sottoscritto in effetti Riccomini partì bene ma si perse l'anno seguente come hai dimostrato tu elencando i risultati da lui ottenuti, sulla società ho l'impressione che il proprietario (così ama stranamente definirsi anche qui siamo unici) sia mal consigliato su alcune scelte da coloro che dovrebbero occuparsi d'altro e qui mi fermo, la parte tecnica quella relativa al campo ne è la conseguenza. Vuoi crescere davvero non solo a parole? (ne sono state fatte troppe negli ultimi anni) devi investire bene restringendo il campo, ovvero acquistare poco ma bene altrimenti adottando la politica del dove coio coio sperperi denaro con una rosa pletorica pari ad un esercito che non serve ma crea solo maggiori problemi a chi deve gestire la squadra. Cosa servono quindici acquisti che ti costano tanto sia in termini di cartellino che di ingaggio? Mi ripeto molto meglio sei/sette ma che abbiano dei valori tecnici che la maggior parte di quelli attuali non hanno. Chiudo con il capitolo portieri ti affidi a un giovane promettente scuola Atalanta ma pur sempre una scommessa e al secondo portiere di una squadra che ha disputato il campionato di serie B per poi virare improvvisamente su l'ex Udinese? Significa non avere proprio nessuna programmazione o ancor peggio non avere le idee chiare. Ciao Roberto un'abbraccio. Luigi.

Roberto 48 ha detto...

Caro Luigi tu invece "coi" sempre bene con le tue analisi minuziose e precise che mettono a nudo la "povertà" di chi dovrebbe "dirigere" con avvedutezza. Dovrebbero leggerle coloro che hanno responsabilità dirigenziali. Purtroppo nel calcio come in politica e nello spettacolo, nella vita insomma, si fa carriera troppo presto non avendo le credenziali per poter emergere seriamente nel contesto in cui si opera. Manca la gavetta. Ci sono cantanti che vengono dal nulla e dopo un'apparizione sono già chiamati "big". Big de che? Nullità assolute che vengono attribuite come vincenti del disco di platino. Forse per il disco di platino basta la vendita di mille copie. Una volta il successo arrivava con il Disco d'Oro per un milione di copie vendute. Il risultato si può verificare con una NON/MUSICA peraltro tutta uguale che piace ad utenti digiuni della vera qualità. Ma non voglio dilungarmi. Stesso discorso per politici dilettanti che emergono solo perché sono fedeli al capo ma sono del tutto ignari della vera cultura politica. E nello sport mi sembra che le cose non siano così diverse. Basti vedere chi guida le società di calcio, a parte i soliti fondi. Uno ha un pò di soldi e decide di investire. Ma poi? Se non hai intorno chi ne capisce di quel mondo ne fai poca di strada. Se non hai alle tue dipendenze un Nassi o un Borea come puoi muoverti nei gangli di un mondo così spietato? La finisco qui. Ciao

El Cabezon ha detto...

Per ciò che riguarda il portiere io credo che Silvestri sia arrivato solo per via dell'infortunio occorso a Ghidotti, il brutto avvio di campionato e la paperissima di Vismara a Salerno hanno quasi obbligato Accardi a cercare un'alternativa, sotto questo punto di vista non mi sento di muovere critiche ad Accardi...

robmerl ha detto...

verissimo, ma adesso ci ritroviamo con 4 portieri di cui uno verrà ceduto a gennaio. Un minimo di programmazione avrebbe garantito una copertura adeguata senza andare in soprannumero (vedi analisi di Roberto48)

solodoria ha detto...

a gennaio vismara tornera' all' atalanta, come il buon panada l' anno scorso e stop

Anonimo ha detto...

Innanzi tutto grazie Roberto per le belle parole io mi limito ad osservare le cose, pensare, se poi mi accorgo che determinate situazioni negative non cambiano prendo provvedimenti laddove mi è consentito in casi più gravi ne parlo con i vertici più alti di quelli del sottoscritto. Ho sempre asserito che il calcio esula da un'azienda privata o pubblica che sia ma alcune regole base rimangono a prescindere. Solodoria perdonami non capisco a gennaio Vismara tornerà all'Atalanta come il "buon" Panada dell'anno scorso e poi chiudi con uno stop che vorrebbe dire questo è quanto quindi rimane solo un dato fine a se stesso o errare è umano ma perseverare è diabolico perchè a naso a me sembra che tu propenda maggiormente per la prima. Luigi

Riccardo ha detto...

Purtroppo l’analisi di Luigi è spietata ma purtroppo realistica. Quando scrissi “ Se a fine anno la Sampdoria andasse in Serie A quanti degli attuali giocatori sarebbero adeguati al mantenimento della massima serie?“ non era tanto l’andare sull’ andare in Serie A, quanto era incentrato sul fatto che se una società ha una programmazione seria, penso dovrebbe allestire una squadra che per lo meno per 6 7 elementi li puoi far giocare tranquillamente anche in A ovviamente con l’obiettivo di mantenere la categoria l’anno successivo, in questa rosa ne vedo 2 massimo 3.(e sono ottimista). Concludo con una statistica, pare che in A diretto non sia mai salita nessuna squadra che abbia totalizzato al massimo 7 sconfitte, noi siamo già a 4.

Riccardo ha detto...

A proposito dei cugini, oggi leggevo un articolo sulla situazione attuale dei 777. Pare si stiano letteralmente vendendo tutto il vendibile. Di squadre dalle 6 che avevano ne sono rimaste 2 ( Genoa e Herta) gli hanno pignorato le sedi negli Stati Uniti perché non pagavano. A sua volta sono andati in crisi di liquidità anche i loro principali creditori A-Cap) . Tra l’altro avendo sposato la “nostra “ ristrutturazione del debito al primo mancato pagamento ( rate del debito vs fisco o stipendio) portano i libri in tribunale.

solodoria ha detto...

era risposta a robmerl luigi, avere 4 portieri, considerato che uno tra qualche mese sara' rispedito alla casa madre, mi sembra un falso problema

El Cabezon ha detto...

D'accordo con Solodoria, quello dei portieri credo sia l'ultimo dei nostri problemi,
Ghidotti è arrivato nell'affare Audero e per Vismara immagino che sia a noi che all'Atalanta andasse benissimo questa soluzione a costo zero per entrambe della serie " Intanto ve lo prestiamo poi vediamo che succede..."
Ribadisco, per me se Ghidotti non si faceva male si continuava con lui, e lo stesso se Vismara non avesse clamorosamente "cappellato" a Salerno per un pò avrebbe giocato, poi sono arrivate le due sconfitte su tre partite e l'esonero di Pirlo insomma...un discreto casino difficilmente ipotizzabile quando è scattato il campionato...

robmerl ha detto...

volevo solo citarlo come esempio macroscopico di cattiva programmazione: se dai via tre - dico tre! - portieri affidabili, non puoi accorgerti a campionato in corso che ne hai preso uno mediocre che faceva la riserva da anni in serie B e correre tardivamente ai ripari con un svincolato. Sto parlando del ruolo più importante in assoluto, ma il discorso vale anche per il centrale di difesa e per il playmaker. Perché se hai due o tre attaccanti forte ma non hai chi li serve, sei ancora al punto di partenza. E' solo la mia modestissima opinione, naturalmente.

Semarco ha detto...

Ho letto un articolo che in sintesi dice così: negli ultimi anni per arrivare secondi in B sono occorsi dai 70 ai 73 punti, nelle molte partite che mancano per ottenere quei punti dobbiamo farne di media poco più di 2 a partita, vuol dire in sostanza che non si può più fare il minimo errore, quindi direi che per la promozione diretta siamo già fuori, resta solo l'obiettivo play off con tutte le incognite che ne conseguono, ammesso che ci arriviamo, brutta situazione, io ci speravo tantissimo, forse sono un povero illuso e basta

osch ha detto...

resto un "po" ottimista sulla nostra situazione. Certo che l`avvio l abbiamo di nuovo ceffato alla grande. la fine della scorsa stagione dopo la scandalosa prtita a Palremo doveva dire alla società "basta con Pirlo, dobbiamo iniziare un altro percorso". La preparazione boh, un altra volta sbagliata. Poi col mercato fatto in una maniera dove il mister precedente era coinvolto....adesso Sottil ha un paio d`attenuanti. spero, Accardi abbia scelto bene il nuovo allenatore in prospettiva ai problemi rilevati. Il Pisa e forse il Sassuolo con Berardi saranno i candidati per i primi posti. La davanti regna ancora un certa discontinuità, questo mi da un po di speranza

El Cabezon ha detto...

Osch*
Pirlo si doveva esonerare o dopo la quarta sconfitta casalinga consecutiva della scorsa stagione, di cui 3 maturate da situazione di vantaggio o, come dici tu, dopo il k.o. di Palermo...invece si è voluto proseguire, senza la benchè minima convinzione, con lui, impostando ( presumo ) il mercato sulle sue idee per poi farlo fuori dopo tre giornate, insomma una fesseria dietro l'altra, a parer mio...
Sottil in pratica non ha portato alcuna correzione, nè come modulo e nè come scelta degli uomini, solo nel derby abbiamo visto qualche novità...
Per quanto riguarda il discorso della promozione diretta è vero, la quota in linea teorica è sui 70 punti, punto più punto meno...può darsi che quest'anno la quota sia più bassa visto l'equilibrio che sembra regnare, ma è chiaro che dovremmo innestare da qui in avanti una marcia pressochè infallibile e trionfale per sperare di agguantare i primi due posti e, al di là dei numeri, questa squadra non mi sembra proprio in grado di svoltare in maniera così netta...

Anonimo ha detto...

caro El. Per la promozione diretta sarà dura. Nei playoff dalle partite dentro o fuori non so se la mentalità è quella giusta. Boh. Però come scritto, visto il percorso delle squadre davanti ci sarà una possibilità in più di infilarci. La crux penso sia l`organizzazione del centrocampo. Senza l` intergrazione di Kasami la vedo male.

osch ha detto...

osch

Anonimo ha detto...

Caro Riccardo concordo sul ragionamento che hai fatto su Sottil l'allenatore conta sino a un certo punto in campo non va lui ma bensì i giocatori e se degli undici che scendono in campo oltre ad avere dei limiti tecnici enormi per la categoria non hanno neanche il "famoso" Animus pugnandi fai poca strada. Personalmente faccio attenzione ai particolari e ai dati oggettivi per quanto riguarda la prima parte l'anno precedente le squadre avversarie quando si palesava un'azione di gioco con presunto rigore a favore i giocatori circondavano l'arbitro per provare a convincerlo a giudicare a proprio pro il contenzioso quando episodi analoghi riguardavano le maglie blucerchiate ognuno andava per suo conto questo la dice lunga sul carattere e sulla grinta due elementi che in campo sportivo non devono mai mancare. Punto secondo il dato oggettivo la Sampdoria l'anno precedente ha perso otto partite in casa un dato sconfortante e sconvolgente per una squadra con ambizioni di risalita nella massima serie quest'anno su quattro partite disputate a Marassi ne ha perse due una media da retrocessione o da play out questi sono i dati su come siano state condotte le due campagne acquisti con un'attenuante che la prima con uomini superiori a quelli attuali era stata fatta in condizioni border line dovute al cambio societario l'ultima è stata fatta su scommesse in linea generale e senza nessuna accortezza nei numeri. Come dice L. Del Grande non mi sfiorano le belle parole , ne ho sentite troppe mi conquistano i fatti , le sorprese e chi dimostra di esserci. "Luigi"

robmerl ha detto...

Leggo sul XIX che i tifosi chiedono a gran voce il ritorno alla difesa a 4 - del tutto logico e a questo punto indispensabile - ma sottil non sembra darsene per inteso. Errare humanum...