" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 31 maggio 2018

Una stagione gettata alle ortiche...


Prima di mandare in archivio la stagione 2017/18 è doveroso tirarne un bilancio...
Al termine di un'annata che definire schizofrenica sarebbe riduttivo ci siamo piazzati al decimo posto, una posizione per certi versi beffarda visto che per tutto il campionato siamo stati ben sopra a tale, insipida collocazione...
Potremmo definirlo un decimo posto bis: ma se quello conquistato nella passata stagione venne accolto con soddisfazione in quanto si era ripartiti praticamente da zero, sulle ceneri delle gestioni Zenga prima e Montella poi che condussero la squadra a un passo da una clamorosa retrocessione, questo non può non lasciare l'amaro in bocca e la sensazione che si sia sprecata un'occasione, chissà quando ripetibile, per tornare a calcare i palcoscenici europei...
Qualcuno in queste ultime settimane sta specificando che la squadra non era stata costruita per l'Europa League e la società mai aveva dichiarato come obiettivo tale competizione e che quindi il decimo posto va accettato senza drammi nè isterismi...bè, vero...ma fino a un certo punto!
Perchè sono del parere che quando sei in ballo anche senza volerlo...devi ballare!
Forse l'Atalanta l'anno scorso era stata progettata per andare in Europa?
Certo che no, ma la banda di Gasperini non si pose il problema e centrò un fenomenale quarto posto!
E, allargando il discorso, il Leicester due stagioni fa era partito con l'obiettivo di vincere la Premier League? No di certo!
Ma anche qui senza farsi troppe paranoie mentali si lottò, con cuore e determinazione, fino al raggiungimento dello storico traguardo...
Invece qui alla SAMPDORIA si vivacchia, l'unica cosa che sembra importare all'ambiente è vincere i derby e finire davanti ai rivali cittadini, cosa che personalmente trovo di una pochezza assoluta!
Quando addirittura il tuo Presidente pubblicamente dichiara che "basta vincere i derby e arrivare tra le prime dieci e siamo tutti contenti!"cosa vuoi pretendere dai suoi dipendenti, ossia dalla squadra?
Da parte mia c'è quindi rabbia e amarezza perchè l'impressione è che non ci siano state, da parte di tutte le componenti ( società, allenatore e giocatori ) quella voglia, quella determinazione, quella convinzione che sono armi necessarie e indispensabili per centrare degli obiettivi!
Quando potrà ricapitare un'altra stagione nella quale tu vai a mille, una big stecca alla grande ( vedi Milan ) e tante altre squadre del tuo livello incappano in un campionato tribolato e sofferto?
I treni vanno presi quando passano perchè non è detto che possano ricapitarti, anzi...

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