" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

sabato 13 gennaio 2018

Una disfatta che azzera tutto! Ripartire con orgoglio e dignità!


Può una sconfitta stravolgere un giudizio complessivo che si aveva prima di essa?
In questo caso la risposta è si, assolutamente si!
Se fino alle 14.59 di sabato 6 gennaio sulla SAMPDORIA si potevano fare e scrivere in gran parte solo complimenti ed elogi ecco che dopo la disfatta di Benevento tutto, o quasi, si è capovolto!
Comportamento il mio esagerato, ingeneroso, disfattista?
Potrebbe anche essere ma personalmente non riesco a far passare l'imbarazzante k.o. rimediato nel Sannio in cavalleria!
Quella rimediata contro gli Stregoni, al quale auguro di compiere un miracolo sportivo stile Crotone dell'anno passato non è stata una semplice sconfitta: una sconfitta è quella di Udine, Bologna, contro l'Inter a San Siro, in casa col Sassuolo...a Benevento si è andati ben oltre il semplice k.o., la giornata storta, il black out...mentale, attenuante quest'ultima che va molto di moda negli ultimi tempi per giustificare un passo falso...
Sabato scorso, come ho già scritto, è stata scritta una delle pagine più vergognose e imbarazzanti della nostra storia recente perchè, con il massimo rispetto per il Benevento, essere presi letteralmente a pallonate da una squadra che aveva vinto la sua prima partita solo sette giorni prima ed era in formazione largamente rimaneggiata non è assolutamente accettabile nè ammissibile!
Una figuraccia che non è esagerato definire storica, qualcuno dalla memoria corta l'ha paragonata alle sconfitte rimediate due stagioni fa contro Frosinone e Carpi, anch'esse matricole assolute della serie A ma quelle due partite, con quella disputata al Vigorito non hanno nulla in comune!
Una disfatta che giocoforza rimette in discussione tutto quanto fin qui costruito da Giampaolo e dalla squadra che dopo un 2017 comunque ricco di soddisfazioni nell'ultimo mese e mezzo hanno inanellato una serie di prestazioni via via sempre più sconcertanti...
Insomma, qual è la vera SAMPDORIA?
Quella che vince per sei volte di fila a Marassi, che batte la Juve, che se in giornata dà la sensazione di poter mettere sotto chiunque o quella lenta, prevedibile, terribilmente fragile sotto l'aspetto mentale che si è vista ogni tanto fino a novembre e poi praticamente sempre a dicembre?
Probabile che la verità stia nel mezzo: la SAMPDORIA è una formazione competitiva se e solo se è al massimo della condizione psicofisica in tutti i suoi elementi, viceversa al minimo scadimento di forma o acciacco di qualche punto di forza diventa una squadra che può prendere legnate da chiunque!
Come dichiarato dalla società in questo mercato di gennaio non ci saranno particolari movimenti quindi si andrà avanti con l'organico che ci ha comunque portati al sesto posto, ora starà a Giampaolo trovare le soluzioni per uscire da questo momentaccio!
Pur non essendo l'allenatore dei miei sogni continuo ad avere stima nel mister, negare la bontà del suo lavoro fin qui svolto sarebbe folle tuttavia mi aspetto un cambio di mentalità sotto il profilo tattico, nelle scelte iniziali ( rimettere in panchina Bereszynski a scapito di Sala è una mossa incomprensibile! ), nelle sostituzioni e sotto il profilo squisitamente caratteriale, dell'attenzione e della concentrazione...
Giampaolo è riuscito miracolosamente a raddrizzare una carriera che sembrava ormai avviata al più completo anonimato, quest'anno si gioca tantissimo anche eventualmente in chiave big, spero che se ne renda conto, per lui ma soprattutto per noi...
E venendo appunto a noi la disfatta di Benevento mi ha talmente "sconvolto" che non so più cosa aspettarmi per il prosieguo della stagione: visto il trend, nostro e delle inseguitrici verrebbe da pensare che il sogno Europa League possa ahimè essere rimesso in fretta nel cassetto...
Ma a questo punto m'importa relativamente: alla ripresa del campionato per me sarà come si partisse da zero, credito azzerato nei confronti di squadra e mister, per prima cosa voglio rivedere ORGOGLIO E DIGNITA', due qualità che chi indossa la maglia blucerchiata non deve mai far mancare, mai!

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