" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

martedì 22 agosto 2017

Bene solo i tre punti...


SAMPDORIA - Benevento 2-1
Marcatori: 15' Ciciretti; 38' e 64' Quagliarella

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni 6; Sala 5 Silvestre 6 Regini 6,5 Pavlovic 5; Barreto 6 Torreira 6,5 Praet 6,5 (83' Djuricic s.v.); Ramirez 6,5 (67' Linetty 6); Caprari 6 (63' Bonazzoli 6) Quagliarella 7
All. Giampaolo 6

Benevento (4-4-2): Belec 6,5; Venuti 6 Lucioni 6,5 Costa 7 Letizia 6 (72' Di Chiara 6); Ciciretti 7 Del Pinto 6 (84' Viola s.v.) Cataldi 5,5 D'Alessandro 6,5; Coda 6 Puscas 6 (83' Cissè s.v.).   All. Baroni 6,5

Arbitro: Pasqua di Tivoli 7
Ammoniti: Barreto, Del Pinto, Cataldi.
Angoli: 6-7
Note: spettatori paganti 3.241, incasso di € 57.156; abbonati 15.982

Per il terzo anno consecutivo la SAMPDORIA bagna l'esordio in campionato con una vittoria, ma quanta sofferenza per piegare un ottimo Benevento, matricola assoluta salita a Genova accompagnata da un migliaio di tifosi festanti e senza alcun timore reverenziale...
E che gli stregoni giochino a viso aperto lo testimonia Amato Ciciretti dopo appena un quarto d'ora: il talento scuola Roma, già autore di diverse prodezze in cadetteria dimostra che quando hai classe la categoria non fa differenza e con un magnifico sinistro a giro (Pavlovic a dir poco molle nella circostanza) fa secco l'incolpevole Puggioni...
Pochi minuti dopo i sanniti potrebbero addirittura raddoppiare grazie a un tocco volante di Coda su cross del solito Ciciretti ma Puggioni si distende e ci arriva...
Soffre la Samp: la manovra è lenta e prevedibile, come di consuetudine si soffre sugli esterni difensivi e si cerca quasi solo ed esclusivamente il fraseggio per vie centrali, per fortuna c'è un Praet in palla nel ruolo di mezzala che Giampaolo sta cercando di cucirgli addosso e Gaston Ramirez, seppur ancora lontano dalla forma migliore quando si accende dimostra di essere un giocatore vero, dal tasso tecnico superiore...
E pur senza mai mettere sotto gli avversari i blucerchiati acciuffano il pareggio al 38': sugli sviluppi di un calcio d'angolo c'è una prima conclusione di Praet respinta da Belec, sulla ribattuta è lesto Quagliarella a ribadire in gol, convalidato dall'eccellente arbitro Pasqua grazie anche all'ausilio del VAR.
Sulle ali dell'entusiasmo gli uomini di Giampaolo vanno vicini al vantaggio con una doppia conclusione di Ramirez imbeccato da Caprari ma Belec fa buona guardia...
La ripresa non vede sostanziali cambiamenti nello sviluppo del match: il Doria arranca, il Benevento si difende con ordine e prova a ripartire...
Regna l'equilibrio insomma, e quando va così solo un episodio può modificare tutto e ciò accade al 64': Cataldi perde probabilmente l'unico pallone della sua ottima gara nella propria trequarti, Ramirez intercetta e serve magnificamente in corridoio Quagliarella che di prima intenzione di sinistro batte Belec...
Il Benevento non ci sta e nell'ultimo quarto d'ora profonde ogni energia per riagguantare il pareggio: l'occasione migliore capita a Puscas ma sul suo tiro a colpo sicuro è bravissimo Regini a recuperare e a deviare la conclusione...
La Samp soffre, sfiora il terzo gol con Silvestre che da pochi passi non riesce a ribadire in gol, stringe i denti e dopo cinque minuti di recupero può esultare per un successo stentato e non pienamente meritato, un pareggio sarebbe stato senz'altro più equo e il giusto premio per un Benevento coraggioso e che mi ha fatto un'ottima impressione, giocando così i ragazzi di Baroni potranno senz'altro dire la loro nella corsa salvezza...
Quanto a noi di questa partita non mi è piaciuto praticamente nulla, sono emerse le solite lacune che al momento la società, per vari motivi, non è riuscita a colmare, Giampaolo non è assolutamente soddisfatto di questa situazione e lo testimonia il fatto che non si è presentato in sala stampa al termine del match, si parla di una discussione avuta negli spogliatoi con i vertici dirigenziali, Ferrero compreso...
Insomma c'è ancora tanto da lavorare, sia a Bogliasco che soprattutto a Corte Lambruschini...

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