" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

venerdì 13 maggio 2016

Montella, cronaca di un disastro...non annunciato...


Se il 15 novembre scorso, giorno dell'insediamento ufficiale di Vincenzo Montella sulla panchina della SAMPDORIA fosse stato fatto un sondaggio all'interno della tifoseria blucerchiata per sondarne il gradimento credo che con ogni probabilità avremmo sfiorato il consenso bulgaro!
Vincenzo Montella allenatore della SAMPDORIA: come si poteva non essere entusiasti di ciò???
Ricordo che in quei giorni c'era un'atmosfera elettrica, di trepidante attesa nel mondo doriano, paragonabile quasi ad una trattativa di mercato per l'arrivo di un top player ( un pò come successe per Eto'o...), una mossa che ridava finalmente entusiasmo ad un ambiente un pò scarico, scottato dalla bruciante eliminazione rimediata nei preliminari di Europa League e troppo diffidente, per non dire critico, nei confronti di Walter Zenga...
Uno dei grandi della nostra storia recente ( 96 presenze e ben 58 reti! ), ed un allenatore che nella sua pur breve carriera aveva sempre fatto benissimo ovunque, fin dall'esordio quando subentrò a Claudio Ranieri ( si, proprio lui, il mister del momento artefice del miracolo Leicester ) sulla panchina della Roma passando per Catania e terminando a Firenze dove per ben tre stagioni consecutive ha portato i Viola al quarto posto, una posizione di classifica certamente non usuale per i gigliati...insomma, nessuna controindicazione, tutti felici e contenti per questo matrimonio!
E invece, sei mesi dopo, alla vigilia dell'ultima, ininfluente gara in casa della Juve campione d'Italia il bilancio è catastrofico: in 25 partite l'Aeroplanino ha conquistato 24 punti, media di 0,96 a match che proiettati sull'intero campionato porterebbero a neanche 37 punti, ossia quindi con una salvezza che sarebbe ancora tutta da conquistare...insomma, un autentico disastro!
Che è successo?
Com'è possibile che un allenatore quotato e tuttora stimatissimo come Montella ( tra i candidati per la successione di Conte sulla panchina della Nazionale c'è anche lui! ) abbia potuto far così male?
Sicuramente le attenuanti non mancano: Vincenzino è arrivato da noi in un momento nel quale la squadra già da qualche partita appariva in netto calo poi, quando la quadratura del cerchio sembrava essere stata trovata e con essa i risultati ( 7 punti in tre partite con la ciilegina del derby ) ecco il mercato di gennaio che ha stravolto non poco l'organico, specie nel reparto arretrato, con in più la non certo insignificante cessione di Eder, l'uomo simbolo, il leader e capocannoniere della squadra e quindi si è quasi dovuti ripartire da zero mentre il campionato invece avanzava, le sconfitte arrivavano in serie e di conseguenza anche la paura per la classifica sempre più deficitaria aumentava...
Ma sono alibi fragili e che a gioco lungo non reggono: Montella, piange il cuore a scriverlo, HA FALLITO!
In sei mesi non è riuscito a dare una fisionomia, un'identità tattica precisa, intestardendosi con un modulo scriteriatamente troppo offensivo e palesemente non funzionale ai giocatori della rosa, ha fatto ruotare praticamente tutti gli uomini a disposizione dando spesso la netta sensazione di essere in confusione, ha non di rado sbagliato sia l'undici iniziale che le sostituzioni a gara in corso, non c'è praticamente un solo giocatore che sotto la sua gestione sia riuscito a migliorare il proprio rendimento ( anzi...), alcuni giovani che con Zenga si erano messi in bella evidenza come Pereira e Ivan col passare delle settimane sono praticamente scomparsi dai radar...
Talmente una catastrofe che non sono pochi quelli che sono arrivati al punto di rimpiangere...Zenga, una sorta di barzelletta impensabile a novembre ma tremendamente veritiera oggi, anche se da ridere non c'è ahimè nulla...
E a pensare ciò non è escluso che sia anche la società come ha più o meno indirettamente affermato il direttore sportivo Osti al termine del nefasto derby di domenica scorsa, un evidente scarico di responsabilità che personalmente non mi è piaciuto affatto visto che sono dell'idea che meriti e demeriti in un club calcistico siano, tranne rarissime eccezioni, sempre da suddividere tra le varie componenti...
Segno forse che il matrimonio tra Montella e la SAMPDORIA era già in crisi da settimane e la debacle nel derby è stata la classica goccia che fa traboccare un vaso già colmo...
C'ERAVAMO TANTO AMATI verrebbe da dire: l'Aeroplanino e la Samp, storia di un matrimonio iniziato con passione e nelle migliori intenzioni ma proseguito male e finito come peggio non si poteva, ricomporre la situazione ad oggi pare impossibile ed è forse meglio che la storia, pur con tanti rimpianti per quel che poteva essere e non è stato finisca qui...

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