" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 19 ottobre 2015

Altra trasferta, altra sconfitta...


Frosinone - SAMPDORIA 2-0
Marcatori: 53' Paganini; 55' Dionisi.

SAMPDORIA ( 4-3-1-2 ): Viviano 6; Pereira 6 Moisander 5 Regini 5 Zukanovic 5,5 ( 84' Cassani s.v. ); Carbonero 6 Ivan 5 ( 65' Correa 5,5 ) Soriano 5,5; Cassano 6; Muriel 5 ( 39' Rodriguez s.v. ) Eder 5,5   All. Zenga 5,5

Frosinone ( 4-4-2 ): Leali 6; Rosi 7 Diakitè 6,5 Blanchard 6 Crivello 6; Paganini 7 Chibsah 7 Gucher 6 ( 81' Gori s.v. ) Soddimo 7 ( 68' Sammarco 6 ); Ciofani 6 Dionisi 7 ( 87' Carlini s.v. )  
All. Stellone 7

Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5
Ammoniti: Blanchard, Dionisi, Zukanovic, Ivan, Moisander, Carbonero.
Angoli: 8-12
Note: spettatori paganti 223, incasso di € 5.129; abbonati 7.029


Continua il mal di trasferta per la SAMPDORIA che torna a mani vuote anche dalla Ciociarìa incassando così la terza sconfitta su quattro gare disputate lontane da Marassi.
Senza lo squalificato Fernando e gli infortunati last minute Barreto e Mesbah che si aggiungono a Krsticic e Christodoulopoulos Zenga è costretto a ridisegnare quasi per intero l'undici titolare: in difesa torna Regini che va a fare il centrale con Zukanovic spostato a sinistra, in mediana spazio per l'esordio dal 1' di Carbonero con Ivan in cabina di regia e in attacco prima da titolare per Cassano, a distanza di quasi 5 anni dalla sua ultima apparizione dall'inizio con la maglia blucerchiata...
Il primo quarto d'ora è un monologo degli ospiti, la qualità degli avanti doriani mette subito in grande difficoltà la difesa frusinate e piovono le occasioni da gol, su tutte da evidenziare quella capitata a Muriel che splendidamente lanciato da Cassano si ritrova tutto solo davanti a Leali ma il diagonale del colombiano s'infrange sul palo...
Dopo i primi 20' in apnea il Frosinone però si riorganizza, prende le giuste contromisure e il match si fa decisamente più equilibrato, gli uomini di Stellone la buttano come prevedibile sulla corsa e sull'agonismo mentre la Samp appare meno combattiva, meno tonica atleticamente e più leziosa, forse convinta che tanto il gol prima o poi arriverà...
L'inizio di ripresa conferma la maggior vivacità dei padroni di casa e il gol del vantaggio è così tutt'altro che sorprendente: corner di Soddimo ( prodotto del vivaio blucerchiato ) e girata di testa vincente di Paganini che anticipa Soriano e batte Viviano.
Neppure il tempo di organizzare una reazione che arriva il raddoppio: lancio in verticale di Chibsah, la retroguardia doriana è in versione emmenthal e così per Dionisi, tutto solo davanti a Viviano è un gioco da ragazzi calibrare il pallonetto letale...
Zenga butta nella mischia Correa per Ivan dando così vita a un modulo che definire a trazione anteriore è riduttivo, in pratica tutti i giocatori con caratteristiche offensive sono in campo, un disperato tentativo di riaprire il match che però non sortisce alcun effetto anzi sono i ciociari che in contropiede vanno vicini alla terza marcatura, sventata solo grazie ad un prodigioso recupero di Pereira su Ciofani ormai pronto alla battuta a rete...
Un k.o. per certi versi sorprendente per come avevamo approcciato al match, l'impressione era che da un momento dall'altro avremmo colpito vista la facilità con la quale costruivamo azioni pericolose, ma le partite non durano solo 15/20 minuti e noi gradatamente ci siamo spenti, permettendo al Frosinone di riemergere e d'imporre la sua maggior determinazione e freschezza fisica...
Non mancherebbero gli alibi, tante le assenze specie a centrocampo, i nazionali come Eder e Soriano sono apparsi stanchi, scarichi ma anche incompleti è lecito aspettarsi che la SAMPDORIA A FROSINONE possa e debba tornare con un risultato positivo, perdere in maniera così netta è un colpo davvero difficile da digerire...

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