" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 30 marzo 2015

Eder, e ora apriranno gli occhi?


Eder Citadin Martins non si ferma più!
L'attaccante della SAMPDORIA, fresco giustiziere dell'Inter nell'ultimo turno di campionato si è ripetuto ieri, nel giorno del suo esordio con la maglia azzurra della Nazionale italiana.
Subentrato a Zaza attorno al quarto d'ora della ripresa, il " Cittadino " ha confermato di attraversare uno straordinario momento di forma siglando, con uno splendido destro a giro, il gol del sofferto pareggio della truppa di Conte ad una manciata di minuti dal termine della sfida contro la Bulgaria.
Insomma, tra reti capolavoro e furiose polemiche sull'opportunità o meno di convocarlo in Nazionale Eder è senza dubbio il volto nuovo e il personaggio calcistico del momento...
A 28 anni l'attaccante nativo di Lauro Muller ha probabilmente completato il suo processo di maturazione, rendendosi un attaccante dal repertorio inaspettatamente vasto e...letale.
La sua crescita di rendimento degli ultimi anni è stata esponenziale e per certi versi sorprendente: fino a un paio di stagioni fa se non era per i gol ti accorgevi di lui "solo" per le brucianti accelerazioni, altrimenti le prestazioni dell'ex Brescia e Cesena si potevano archiviare come mediocri, opinione diffusa era che il ragazzo potesse incidere solo se al massimo della condizione atletica...
Ora la musica è cambiata: forse la già descritta maturità psicofisica, una maggior convinzione nei propri mezzi sta portando alla ribalta un attaccante completo che segna in tutte le maniere: partendo dalla propria metà campo e seminando avversari come birilli ( vedi terzo gol siglato alla Fiorentina a Marassi ), di testa nonostante la non elevata statura, d'opportunismo ( come nel derby ),  con conclusioni di rara potenza come domenica scorsa contro l'Inter o di classe come ieri in Nazionale...
Insomma un momento magico per Eder che presumibilmente tra pochi mesi "rischia" di diventare uno dei pezzi pregiati del calciomercato: ecco, l'unica controindicazione per i colori blucerchiati potrebbe essere proprio questa, il "Cittadino" fino ad oggi completamente e incredibilmente snobbato che costringe i grandi club ad aprire gli occhi...

1 commento:

Carlo Calabrò ha detto...

Indubbiamente un ottimo attaccante; sul discorso oriundi, tu che hai la bontà di seguirmi, sai che sono assolutamente contrario alle naturalizzazioni, soprattutto se, come in questo periodo, vengono viste come scorciatoie per risolvere i problemi di organico della Nazionale, sui quali invece ci sarebbe tempo di lavorare con tranquillità e in prospettiva, vista la relativa difficoltà dell'operazione Euro 2016 (sono convinto che l'efficienza dei vari Immobile, Zaza, Pellè e Gabbiadini potrebbe aumentare con un maggior minutaggio internazionale). Tornando a Eder, mi sbaglierò (il mercato non è mai stato il mio forte, quasi lo odio) ma vedo difficile un'asta attorno a un giocatore che comunque va per la trentina. Probabile che qualche offerta arrivi, ma ritengo non sia difficile resistere alle sirene.