" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

mercoledì 31 dicembre 2014

Finalmente un anno sereno...


Dopo le ultime tribolate e sofferte stagioni il 2014 che sta volgendo al termine ha finalmente riportato il sereno nell'ambiente blucerchiato, queste le tappe salienti...
Sul campo la squadra continua a far bene: si perde ma a testa alta contro Napoli e Juve ma soprattutto si battono Udinese, Genoa e Cagliari ( il gol vittoria nel derby è siglato da Maxi Lopez appena ripreso nel mercato di gennaio ) costruendo così quella salvezza che si materializza il 26 marzo con la vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo e il raggiungimento della fatidica quota dei 40 punti...
Ci sarebbe il tempo per tentare un clamoroso approdo in Europa League ma gli uomini di Mihajlovic ( vero artefice di questa SAMPDORIA ) hanno dato tutto e così il finale di stagione diventa solo una stanca appendice...
Il 27 aprile se ne va, dopo una lunga malattia Vujadin Boskov, l'indimenticabile allenatore dei trionfi blucerchiati mentre il 12 giugno come un fulmine a ciel sereno avviene la clamorosa cessione della società che passa dai Garrone a Massimo Ferrero, semisconosciuto imprenditore cinematrografico.
Rozzo nel linguaggio e nei modi di fare Ferrero diventa ben presto un "personaggio", imitato dai comici e ricercatissimo da giornali e TV sempre a caccia delle sue strampalate e spesso farneticanti dichiarazioni che creano un certo disagio nel tifoso blucerchiato medio, da sempre abituato ad avere a che fare con presidenti che facevano della sobrietà il proprio tratto distintivo.
L' avvento di Ferrero sul mercato non provoca particolari novità: con la conferma di Mihajlovic si mantiene l'ossatura della passata stagione con il solo sacrificio del neo campione del mondo Mustafi, la conferma della comproprietà di Gabbiadini e l'arrivo, tra gli altri di Viviano, Silvestre, Romagnoli, Mesbah e Bergessio.
A fine luglio un altro pezzo della Sampd'oro se ne va, ad andarsene stavolta è l'ex d.s. Paolo Borea...
Comincia il campionato e l'avvio è ottimo: dopo il sofferto 1-1 nella gara d'esordio contro il Palermo arriva il bel successo col Torino ( gran gol di Stefano Okaka, autentica rivelazione dell'anno! ), il pareggio col Sassuolo e le vittorie in serie contro Chievo, Genoa e Atalanta che proiettano i blucerchiati nelle zone altissime della classifica...
Si pensa ad un fuoco di paglia, ad una partenza agevolata da un calendario soft ma non è così, la SAMPDORIA è sorprendentemente e incredibilmente tosta e se la gioca alla pari anche contro le squadre più attrezzate: beffarda l'unica sconfitta rimediata finora, a San Siro contro l'Inter a causa di un rigore al 90', così come ha lasciato l'amaro in bocca il successo sfumato a tempo scaduto contro il Napoli, le perle sono invece la vittoria contro la Fiorentina senza la difesa titolare e il pareggio strappato in casa della Juventus che davanti al proprio pubblico ne aveva vinte 25 di fila...
Non ci resta che sperare che anche il 2015 ci regali queste soddisfazioni...
FORZA SAMPDORIA!!!

3 commenti:

- ha detto...

Ciao Andrea, ottima analisi di questa prima parte di stagione. Buon 2015!

Unknown ha detto...

Venderemo cara la pelle

El Cabezon ha detto...

Grazie Giovanni, sereno e felice anno nuovo anche a te!