" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 20 novembre 2014

Primo bilancio: oltre ogni aspettativa, Europa non impossibile...


Undici giornate di campionato non sono tantissime ( neanche un terzo del cammino ) ma sono comunque sufficienti per poter tirare un primo bilancio su quanto accaduto provando anche ad azzardare cosa potrà succedere da qui al 31 maggio.
Quarto posto in classifica, terza miglior difesa del torneo con 8 reti subìte ( di cui 3 su rigore...) e una sola sconfitta, giunta per altro al 90' su tiro dagli 11 metri: neppure il più ottimista dei tifosi blucerchiati avrebbe mai potuto immaginare un simile avvio di campionato, un inizio che riporta inevitabilmente alla memoria le migliori SAMPDORIA di sempre come quella targata Del Neri, Cassano e Pazzini della stagione 2009/10 che approdò ai preliminari di Champions League o addirittura quella dello scudetto che ha "visto" vacillare il record d'imbattibilità iniziale, mantenuto proprio per il rigore siglato in extremis da Icardi.
E ovviamente neppure il sottoscritto si sarebbe mai sognato di cominciare così, in questo mio post successivo alla chiusura del calciomercato di certo non sprizzavo entusiasmo pur riconoscendo la bontà dell'organico allestito che ci avrebbe evitato con ogni probabilità di barcamenarci nei bassifondi della graduatoria...Anzi, a dire il vero avevo il timore che l'effetto Mihajlovic, determinante l'anno scorso per raggiungere senza patemi la salvezza quest'anno potesse fisiologicamente scemare...
E invece nulla di tutto ciò: potendo lavorare fin dalla preparazione estiva il tecnico serbo è riuscito a incidere in maniera ancora più netta sia sotto il profilo caratteriale che su quello squisitamente tattico plasmando una squadra grintosa, solida e organizzata che nel corso delle giornate è cresciuta pure nella qualità del gioco...
Se nelle prime partite infatti si era visto un Doria cinico e spietato che capitalizzava al massimo le pochissime occasioni che creava e subìva ancora meno dopo la sosta di ottobre si è assistito ad un deciso miglioramento della manovra offensiva che ha portato a creare in quasi tutti i match una buona quantità di azioni da gol anche contro squadre sulla carta tecnicamente più forti...
Ed è proprio il fatto di essercela giocata alla pari nel ciclo di ferro iniziato con la Roma e terminato col Milan ( quattro incontri e cinque punti in carniere che avrebbero potuto essere tranquillamente otto...) ad aprire scenari futuri impronosticabili in estate: l'Europa non è impossibile!
Detto che Torino, Parma e Verona come prevedibile non ripeteranno il brillante campionato scorso, con le milanesi e la Fiorentina in affanno e che sembrano non in grado di trovare quella continuità di rendimento tale da permetterle di seguire a ruota il terzetto Juve-Roma-Napoli e di fare il vuoto in classifica, con i cugini che prima o poi la finiranno di venire presi a pallonate e di vincere e con la sola Lazio che mi appare tecnicamente un gradino sopra a tutte ecco che la mina vagante, la sorpresa dell'anno potremmo essere davvero noi!
Scontato sottolineare che per lottare fino alla fine per il prestigioso traguardo dovremo continuare su questa strada, esibendo sempre quella determinazione e spirito di sacrificio che finora non sono mai venute meno, essere bravi a gestire i possibili momenti di difficoltà e non commettere l'errore di ritenerci uno squadrone e quindi affrontare formazioni sulla carta meno dotate con superficialità, ma c'è da scommettere che con Mihajlovic in panchina difficilmente commetteremo questo errore...

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