" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

domenica 15 giugno 2014

SVOLTA EPOCALE tra stupore e sconcerto...


" Allucinante. Non trovo altre parole per descrivere quanto è successo oggi alle 13 e 30. Giuro che mentre guardavo allibito in tv la conferenza stampa  che resterà negli annali della Sampdoria non credevo ai miei occhi, né alle mie orecchie.
Prima un commosso - ma più che altro imbarazzato (e direi giustamente visto il personaggio che sapeva di dover introdurre) - Edoardo Garrone che, fulmine a ciel sereno, ci comunica di aver venduto la Società, poi l’apoteosi: il Massimo Ferrero show. Roba da matti. Me tuccu se ghe sun. Ai confini della realtà. Cosa altro posso dire per descrivere quanto ci è capitato?
Prendi Beppe Grillo romanesco, Dalla Costa e Cecchi Gori (e tre gocce di Lo Monaco), li shakeri e viene fuori Massimo “er viperetta” Ferrero, il nostro nuovo Presidente - che tra l’altro conosco perché ha prodotto il film di Tognazzi e Simona Izzo tratto dal mio primo romanzo: Io No. Ricordo che ai tempi al telefono mi disse: “A Ricarzi nun te stà a preoccupà, tempo du anni e te faccio diventà er più famoso scrittore italiano”. Il film l’abbiamo visto in tre: io mia moglie e mio figlio.
La prima cosa che ho pensato: Garrone si è bevuto il cervello. Come fa a lasciare la Sampdoria in mano a un elemento del genere? Spero che sappia quello che fa, che abbia avuto ampie garanzie sulla serietà dell’operazione, ma se anche lo sa ci siamo fottuti per sempre lo “Stile Sampdoria”. I genoani ci prenderanno per il culo tutta la vita, e ne avranno ben donde.
Subito via la giacca, maniche di camicia, eloquio naif, battute imbarazzanti, assoluta incompetenza calcistica. Qualche mese fa nella mia rubrica inventai un siparietto dove raccontavo che Edoardo telefonava in diretta a Forever Samp dicendo: “Ciao zono Mimmo tifoso della Zampeddoria”. Me la sono cercata, Massimino lo ha detto veramente, ha detto Zampeddoria! Spero sia un incubo, e che domani mi svegli e realizzi che ho sognato.
Qui ci troviamo di fronte a un pirotecnico neofita del calcio, con una solidità economica tutta da verificare - e comunque infinitamente inferiore a quella della famiglia Garrone - che, temo, ne combinerà di tutti i colori. Magari comprerà pure Cassano o farà qualche altro colpo roboante, ma alla fine - spero, spero, spero tanto di sbagliarmi - ci porterà alla rovina. La faccia adesso non se la gioca Ferrero, che è uscito dal nulla, ma Edoardo Garrone.
Non posso credere che abbia messo sul piatto la credibilità che ha gloriosamente accumulato in tutti questi anni (insieme a suo padre) solo per sbarazzarsi, senza ulteriori bagni di sangue, della Sampdoria. Ed è questo l’unico aspetto della vicenda che ancora mi lascia un briciolo di speranza per il futuro. Ma ho paura, una fottuta paura. Che altro dire? Niente, sono distrutto, allibito sconcertato, non vorrei che il prossimo anno, allo stadio, sugli schermi giganti, invece dei filmati della nostra storia, dovremmo sorbirci i trailer dei film di Tinto Brass. Per quanto..."
Ho deciso di aprire questo mio "storico" post con il commento di Lorenzo Licalzi, scrittore e tifoso sampdoriano che cura una rubrica sul Secolo XIX ( principale quotidiano genovese ) nel quale credo si possano ritrovare tanti ( la maggioranza?) di chi come il sottoscritto ha il Doria nel cuore.
Licalzi in alcuni passaggi calca la mano, ma la sostanza non cambia...
Incredulità, stupore e...sconcerto!
No, non siamo su SCHERZI A PARTE, la SAMPDORIA HA DAVVERO CAMBIATO PROPRIETA', passando dalla famiglia Garrone a Massimo Ferrero, fino a 48 ore fa
semisconosciuto imprenditore cinematografico.
Un autentico fulmine a ciel sereno oppure, per dirla alla Tirotta, figura storica del tifo blucerchiato, un meteorite c'è letteralmente piombato addosso!
E' davvero incredibile che in un'epoca come questa una trattativa per l'acquisizione di una società calcistica sia riuscita a rimanere nel più assoluto riserbo fino a tre prima dell'annuncio, una cosa che credo non abbia precedenti nel mondo pallonaro!
Ma se ciò tutto sommato è positivo ( significa che Ferrero non ha cercato pubblicità, almeno in questa prima fase...) resta lo stupore per la decisione presa da Edoardo Garrone.
Intendiamoci, in più di una circostanza sia lui che lo scomparso papà Riccardo avevano dichiarato che sarebbero stati ad ascoltare eventuali acquirenti, ma che ci fosse sempre stata la precisa volontà di vendere la SAMPDORIA ( come appunto emerso nella conferenza stampa di presentazione del nuovo patron ) questo no, nessuno se l'aspettava nè immaginava!
E l'impatto del nuovo Presidente è stato altrettanto...scioccante!
Per dirla tutta, noi SAMPDORIANI siamo da sempre abituati a uno stile societario improntato alla sobrietà, alla pacatezza, al basso profilo, e vedere Ferrero scimmiottare il suo collega De Laurentiis...bè lo ammetto...mi ha imbarazzato!
Ma a mente fredda, superato lo "shock", credo sia doveroso non trarre conclusioni.
Le voci, vere o presunte su guai economici e giudiziari del passato ( e del presente?), nomignoli vari che non ispirano particolare fiducia e simpatia, eventuali dichiarazioni e comportamenti da pallone gonfiato m'interessano al momento poco o nulla, giudicherò Ferrero non per le chiacchiere e per il look ma per quello che saprà fare concretamente per la SAMPDORIA!
Per cui non voglio fasciarmi la testa prima di essermela rotta, voglio giudicare la nuova era senza condizionamenti...e poi c'è comunque l'opinione diffusa nel mondo blucerchiato che Edoardo Garrone non abbia ceduto al primo che ha bussato alla sua porta ma lo abbia fatto a chi gli ha potuto offire delle precise garanzie...
I Garrone per l'appunto: dopo 12 anni si chiude la loro epoca.
Una storia nel complesso positiva, composta da tanti momenti felici ( due promozioni in serie A, due qualificazioni alla Coppa Uefa/ Europa League , un quarto posto e una finale di Coppa Italia), qualche delusione ma soprattutto quella macchia, per me incancellabile, di una retrocessione sciagurata e mortificante che ci ha ridicolizzati agli occhi di tutti!
Un amore, quello tra i Garrone e la tifoseria doriana probabilmente mai sbocciato del tutto, una proprietà che ha spesso dato la sensazione di "accontentarsi" senza mai voler veramente PROVARE a migliorarsi e che quasi mai è riuscita a scaldare i cuori...
Inutile essere ipocriti, le loro potenzialità economiche hanno sempre generato tante, forse troppe aspettative e così nel corso di questi anni il rapporto tifosi/presidenza è scivolato via su un binario di sostanziale stima e rispetto ma, ripeto, non di AMORE...
Ed è quindi con stima e rispetto che saluto la famiglia Garrone, vedere Edoardo non più nelle vesti di Presidente mi farà effetto, l'auspicio è che abbia saputo scegliere il miglior successore possibile...

1 commento:

Entius ha detto...

Mio fratello lo conosce abbastanza bene per questioni lavorative e mi raccontava che è un tipo molto "personaggio". Già in conferenza stampa si è avuto un assaggio, da quello che ho potuto capire.
Vedremo cosa riuscirà a fare per la Sampdoria...

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