" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

martedì 11 marzo 2014

Rimonta col poker!


SAMPDORIA - Livorno 4-2
Marcatori: 19 e 27' Mbaye; 49' Krsticic; 52' aut. Ceccherini; 67' Okaka; 75' Gabbiadini.

SAMPDORIA: Da Costa 6; De Silvestri 5,5 ( 46' Fornasier6 ) Mustafi 6 Gastaldello 6 Regini 6; Obiang 5 ( 46' Krsticic 7 ) Palombo 6; Gabbiadini 6 Eder 6 Soriano 6; Okaka 8 ( 78' Maxi Lopez s.v. )
All. Mihajlovic 6,5

Livorno ( 3-5-2 ): Bardi 6; Ceccherini 5,5 ( 57' Coda 5 ) Emerson 6 Castellini 5,5 ( 81' Piccini s.v. ); Mbaye 6,5 Benassi 6 Biagianti 6 ( 70' Emeghara 5,5 ) Greco 6,5 Mesbah 6,5; Paulinho 6 Belfodil 6
All. Di Carlo 6

Arbitro: Giacomelli di Trieste 5,5
Ammoniti: De Silvestri, Soriano, Biagianti, Greco, Bardi.
Angoli: 12-3
Note: spettatori paganti 1.793, incasso di € 27.840; abbonati 19.012


SAMPDORIA da pazzi!
Va all'intervallo sotto di due gol contro il Livorno ma riemerge dagli spogliatoi completamente trasformata e in meno di mezz'ora rifila quattro reti ai malcapitati amaranto.
La gara è scoppiettante fin dall'avvio: un colpo di testa di Eder viene rinviato quasi sulla linea di porta, gli ospiti rispondono con una bella girata di Paulinho che brucia sullo scatto Mustafi e centra una clamorosa traversa.
Giocano meglio gli uomini dell'ex Di Carlo che al 19' passano meritatatamente in vantaggio: combinazione Belfodil-Mesbah sull'out di sinistra e conclusione che Da Costa respinge sulla traversa, sulla sfera si avventa Mbaye per il comodo tap in vincente.
La Samp prova a reagire e Gabbiadini su calcio di punizione deviato dalla barriera costringe Bardi a una difficile deviazione con l'aiuto della traversa...
Ma è sempre il Livorno a farsi minaccioso quando attacca e al 27' arriva il raddoppio firmato ancora da Mbaye che finalizza al meglio una grande discesa sulla sinistra di Greco.
Nella ripresa Mihajlovic si gioca subito due cambi: fuori l'irriconoscibile Obiang e il frastornato De Silvestri (  colpito al capo in avvio di gara l'ex viola non è riuscito a fornire il solito apporto ) dentro Krsticic e Fornasier...ed è proprio il serbo a riaprire il match raccogliendo una respinta di Bardi su conclusione di Soriano...
Il Doria ci crede, Marassi spinge e 3' dopo arriva già il pareggio grazie ad una sciagurata autorete di Ceccherini che devia nella propria porta un innocuo colpo di testa di Okaka.
L'inerzia della gara ora è totalmente nelle mani dei blucerchiati mentre il Livorno, ad eccezione di un presunto fallo da rigore di Palombo su Greco e di una conclusione di Mesbah deviata da Da Costa non riesce più ad affacciarsi nell'area avversaria...
Il sorpasso è cosa fatta al 67' grazie a un bolide di Okaka che, deviato dal neo entrato Coda spiazza l'incolpevole Bardi...
Okaka è scatenato e incontenibile e dopo una fantastica ed entusiasmante azione personale serve per ben due volte a Gabbiadini un pallone d'oro: al primo tentativo Bardi sventa ma al secondo il poker è servito!
Che dire?
Una partita ma soprattutto una rimonta pazzesca e incredibile, inimmaginabile dopo il primo tempo nel quale a mio parere non avevamo neppure giocato così male, il problema è che eravamo forse un pò molli e distratti ma soprattutto disposti male tatticamente, il Livorno quando attaccava ci prendeva sempre d'infilata apparendo costantemente in superiorità numerica...
Non a caso Mihajlovic già sul finire della prima frazione era passato al 4-3-3 e la mossa ha dato i suoi frutti specie nella ripresa grazie anche agli azzeccati cambi soprattutto quello di Krsticic.
Aggiungiamoci anche un pizzico di fortuna sulle due autoreti dei labronici e soprattutto un calo atletico di Paulinho e compagni dopo gli eccellenti primi 45' e il quadro è completo.
Nota di merito particolare per Okaka: anche stavolta la prestazione dell'attaccante di colore è stata fenomenale tanto che sugli spalti ci si domandava se davvero fosse lui in campo perchè è difficile pensare che questo ragazzo, ex promessa del calcio italiano fino a pochi mesi fa facesse panchina nello Spezia e la semplice comparsa nel Parma...misteri del calcio...
E ora, con la salvezza in cassaforte ci si potrà finalmente un pò rilassare ( senza sbracare come l'anno scorso però...), speriamo divertire e pianificare  il futuro che è già in un certo senso iniziato: si è infatti consumato ieri il divorzio consensuale tra la società blucerchiata e il d.g. Sagramola, preludio al più che probabile arrivo a luglio di Ariedo Braida.

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