" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 3 ottobre 2013

Il campionato comincia domenica...


Momento difficile, difficilissimo in casa Samp...
Mai il club blucerchiato era partito così male dopo sei giornate: ultimo posto in classifica in compagnia del Sassuolo, nessuna vittoria all'attivo e peggior attacco del campionato assieme agli stessi emiliani e al Catania...
E purtroppo da ormai tre anni a questa parte la parola CRISI si accompagna alla SAMPDORIA con sconfortante regolarità...
Inutile girarci attorno: la partenza di Beppe Marotta, per otto stagioni vero deux ex machina della società doriana è stata l'inizio della fine, da allora non se n'è quasi azzeccata più una...
L'ambiente com'è prevedibile è in ebollizione come testimonia il messaggio comparso per un paio di giorni sull'homepage del sito dei Fedelissimi 1961, il club di supporters blucerchiati più antico che mette sotto accusa la dirigenza e in particolare il presidente Garrone...
Ma personalmente penso che ora contestare non abbia molto senso e più in generale ho l'impressione che la gente blucerchiata stia drammatizzando eccessivamente la situazione, probabilmente amplificata dalla umiliante disfatta avvenuta nel derby...
Aldilà dei nostri indiscutibili limiti infatti credo che vada tenuto in giusta considerazione il pessimo calendario che abbiamo avuto, con le avversarie del nostro livello ce la siamo giocata ad armi pari ( ovvia eccezione per la stracittadina che è sempre una partita a se...) ed anzi sia a Bologna che a Trieste contro il Cagliari siamo stati penalizzati dalle decisioni arbitrali che ci hanno privato di rigori e gol regolari...
E da Juve, Roma e Milan siamo stati sì battuti ma non asfaltati, con un pizzico di buona sorte uno/due punticini si potevano strappare, penso soprattutto a sabato scorso contro i rossoneri quando il colpo di testa di Costa sarà passato a un dito dal palo mentre il tiro di Birsa invece lo stesso montante l'ha sfiorato ma...all'interno...questione di pochissimi centimetri che possono cambiare le sorti di un match...
Così come trovo eccessiva l'importanza che si vuole dare alla partita di domenica prossima contro il Torino: banale evidenziare come sarebbe di vitale importanza vincere, ma visto che siamo alla settima giornata e non alla ventisettesima per me sarebbe importante anche non perdere ma finalmente vedere una Samp che combatte, che è convinta di farcela e che crea gioco e occasioni, cose che in questi primi sei incontri abbiamo visto davvero col contagocce...
Leggere e sentire in giro che quella coi granata sarà la gara della vita, quella da dentro o fuori lo trovo davvero esageratissimo, si rischia l'effetto opposto ossia quello di creare pressione e ansia a una squadra giovane che potrebbe quindi avere difficoltà a gestire una situazione del genere...
E il pensiero torna indietro di due anni e mezzo fa, la stagione della retrocessione: si dovevano assolutamente battere Cesena, Parma e Lecce e le perdemmo tutte, sarebbero bastati tre pareggi per salvarci...storicamente la SAMPDORIA le partite da vincere a tutti i costi le sbaglia...
Per cui per quel che mi riguarda calma e sangue freddo, il nostro campionato deve in pratica ancora cominciare, per me SAMPDORIA - Torino di domenica sarà la prima giornata...

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