" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

lunedì 21 ottobre 2013

All'ultimo respiro...


Livorno - SAMPDORIA 1-2
Marcatori: 19' rig. Eder; 92' Siligardi; 96' rig. Pozzi

SAMPDORIA: Da Costa 6; Gastaldello 6,5 Palombo 7 Costa 6; De Silvestri 6,5 Obiang 6 Krsticic 5,5 Barillà 5,5 ( 78' Regini 6 ); Bjarnason 6; Gabbiadini 5 ( 57' Sansone 6 ) Eder 6 ( 71' Pozzi 6,5 )
All. Rossi 6

Livorno ( 3-4-1-2 ): Bardi s.v.; Coda 6 Emerson 6,5 Ceccherini 6; Schiattarella 6,5 ( 70' Piccini 6 ) Benassi 5,5 ( 64' Siligardi 6,5 ) Luci 5,5 Duncan 6; Greco 6,5; Paulinho 5 Emeghara 6 ( 77' Borja s.v. )
All. Nicola 6

Arbitro: Celi di Campobasso 6,5
Ammoniti: Coda, Duncan, Emerson, Emeghara, Paulinho, Obiang, Da Costa, Pozzi
Angoli: 5-2
Note: spettatori paganti 2.588, incasso di € 27.218; abbonati 6.883


All' ultimo respiro la SAMPDORIA rompe il ghiaccio e centra finalmente la sua prima vittoria in campionato espugnando l'Armando Picchi di Livorno, cosa che non le riusciva dal 1967 in serie B...
L'equilibrio si spezza al 19' quando De Silvestri, solito inesauribile stantuffo sulla destra viene atterrato da Duncan: rigore ineccepibile che Eder trasforma in maniera impeccabile...
Veemente la reazione labronica: Paulinho, oggetto del desiderio questa estate dei blucerchiati sfiora il pareggio prima con un colpo di testa alto di poco e poi calciando malamente a lato da ottima posizione, in mezzo ai due tentativi dell'attaccante brasiliano c'è anche una traversa colta da Greco con un gran bolide dalla distanza sul quale è però probabilmente decisiva la deviazione di Da Costa...
Nella ripresa il copione della gara non cambia: Livorno all'attacco ma in maniera decisamente meno arrembante rispetto alla prima frazione, la Samp si difende con maggior efficacia e riparte in contropiede sfiorando il raddoppio due volte con Eder, prima sciagurato a tu per tu con Bardi nel calciare a lato in maniera molle e qualche minuto più tardi indeciso sul da farsi dopo un bello spunto personale...
Insomma il Doria sembra tenere ma al 92' arriva il pareggio siglato dal neo entrato Siligardi che con una conclusione dal limite trafigge Da Costa che tocca ma non riesce a impedire alla sfera d'insaccarsi...
Sembra una maledizione, l'ennesima di questo tremendo inizio di stagione...
Ma quest'anno le partite della SAMPDORIA finiscono davvero quando l'arbitro fischia e dopo aver corso un pericolo su calcio d'angolo i blucerchiati si rituffano in avanti e conquistano il secondo rigore, anche questo nettissimo per fallo di Luci su Regini: dal dischetto Pozzi calcia come suo solito malissimo ma il pallone finisce sotto il corpo di Bardi e può così esplodere la gioia di giocatori e tifosi...
Come nel 2008 la Samp ottiene il suo primo successo in campionato all'ottava giornata: all'epoca chiudemmo al 13°posto ma era davvero tutt'altra squadra rispetto a quella attuale...
Delio Rossi ha riproposto il 3-4-1-2, modulo che ci permette finalmente di creare qualche grattacapo alle difese avversarie: e a proposito di difesa ieri la nostra mi è davvero piaciuta, ha sì sofferto specie nel primo tempo ma ha comunque tenuto grazie soprattutto a un impeccabile Palombo ( che non sarà un vero centrale di ruolo e non sarà mai Nesta ma resta a mio parere resta elemento più che affidabile ) e a capitan Gastaldello finalmente in ripresa...
Onore comunque al Livorno, squadra ben messa in campo e che ha una precisa identità di gioco nonostante una qualità media di certo non eccelsa: il pareggio sarebbe stato probabilmente il risultato più giusto per quanto visto ieri all'Ardenza ma tutto sommato il nostro successo non si può certo definire scandaloso visto che con Eder avremmo potuto chiudere quanto prima la contesa risparmiandoci il solito finale thrilling...
Soddisfazione si, ma evitiamo gioie sfrenate e voli pindarici: la vittoria potrà aiutare certamente squadra e allenatore a lavorare con più serenità ma senza pensare che il peggio sia ormai alle spalle, c'è ancora molto da fare e la strada che porta alla salvezza è lunga, lunghissima...

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