" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

domenica 4 agosto 2013

Prime impressioni...rimandate...

Prima uscita stagionale davanti al proprio pubblico della SAMPDORIA che ieri sera a Marassi ha affrontato i francesi dell'Olimpyque Marsiglia per la prima edizione del Trofeo Riccardo Garrone dedicato alla memoria del presidente blucerchiato scomparso lo scorso 21 gennaio.
4-3 il risultato finale in favore dei blucerchiati al termine di una partita divertente e ricca di capovolgimenti di fronte: dopo il rapido vantaggio dei transalpini realizzato da Gignac il Doria in 5' si è addirittura portato avanti di due reti grazie alla doppietta di Gabbiadini e al sigillo di Eder.
Nella ripresa l'OM in un minuto pareggia con i timbri di Valbuena e Fanni e sfiora in più di una circostanza la quarta segnatura che verrà però siglata da Renan in quello che è stato probabilmente l'unico sussulto offensivo doriano in tutto il secondo tempo...
Attendevo con molta curiosità questo match che in pratica rappresentava il primo vero test di una certa rilevanza dopo una serie di partite poco o nulla attendibili disputate contro squadre dilettentistiche, mi premeva soprattutto vedere i nuovi per farmi un'idea su di loro e capire qualcosina in più sulle nostre reali potenzialità...
Ma se già una gara amichevole dev'essere presa col beneficio d'inventario figuriamoci la sfida di ieri che ha avuto un andamento assolutamente schizofrenico, basti pensare che ad un avversario che la prossima stagione disputerà la Champions League abbiamo fatto tre reti in cinque minuti sfiorandone altre...
Inutile quindi lanciarsi in chissà quali analisi su reparti, moduli, prestazioni individuali e quant'altro: è stata una partita molto "allegra" e che quindi va archiviata senza soffermarcisi troppo...
Se proprio devo fare un'eccezione però allora la faccio per Manolo Gabbiadini: aldilà della doppietta e dell'assist per Eder e delle sue qualità tecniche ampiamente risapute il ragazzo ha dimostrato di saperci fare anche come vero e proprio terminale offensivo e lo dimostra il suo primo gol realizzato con un colpo di testa da autentico centravanti di razza oltretutto su un cross di De Silvestri dalla parabola alquanto lenta...che allora sia proprio lui, com'è negli intendimenti societari, l'attaccante dal quale ci si attende un contributo di reti minimo da doppia cifra?
Da oggi la squadra è a Buk, in Ungheria ove proseguirà la preparazione dedicandosi in particolare all'aspetto tattico...

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