" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

venerdì 24 maggio 2013

Bilancio finale e prospettive future...

Terminata la stagione è giunto il momento di analizzare quanto è accaduto...
Salvezza doveva essere e salvezza è stata: questo era l'obiettivo che la società si era giustamente prefissata perchè anche se ci chiamiamo SAMPDORIA e la nostra storia e il nostro blasone ci imporrebbero di lottare per ben altri traguardi non bisogna dimenticare da dove siamo arrivati e soprattutto in quale rocambolesca maniera siamo tornati nella serie che ci compete...
Perfettamente inutile quindi fare paragoni con la Samp post promozione della stagione 2003/04, quella era una corazzata che vinse in scioltezza il campionato di B e alla quale bastarono pochi innesti per sfiorare la qualificazione in Coppa Uefa, il Doria attuale è purtroppo ben altra cosa e l'anno scorso nella serie cadetta si piazzò al 6° posto...
Ma torniamo al torneo appena concluso che per i nostri colori è stato caratterizzato da un'altalena continua: la partenza sprint con le tre vittorie consecutive e la striscia di cinque risultati utili, poi la crisi nera delle sette sconfitte di fila ( record storico eguagliato ), quindi la mini ripresa, poi la mini crisi culminata con l'esonero di Ferrara e l'approdo di Delio Rossi, da qui il periodo d'oro gennaio-febbraio che di fatto ha sancito la nostra salvezza e per finire i due mesi di black out terminati sabato scorso col prestigioso successo sui campioni d'Italia della Juventus...
Picchi alti, picchi bassi, una totale discontinuità di rendimento che rende difficile inquadrare la reale potenzialità dell'organico blucerchiato: qual è la vera SAMPDORIA?
Quella capace di ottenere due vittorie e due pareggi in casa delle prime quattro classificate ( non ho fatto una ricerca ma credo di poter affermare con un discreto margine di sicurezza che siamo stati gli unici! ) o quella che ne perde sette una via l'altra e non assapora il gusto del successo per due mesi e mezzo? Probabile che la verità stia nel mezzo...
Ora però è tempo di pianificare il futuro con l'obiettivo di alzare l'asticella: pensare a una Samp che possa competere per un piazzamento europeo è certamente prematuro oltrechè azzardato, non è però utopistico pensare che con i giusti correttivi e con Delio Rossi dall'inizio ( che avrà così modo di incidere maggiormente sulla squadra sotto ogni profilo ) si possa vedere un Doria simile a quello ammirato nei mesi gennaio e febbraio, il migliore della stagione...
A proposito di Delio Rossi, ho trovato piuttosto stucchevole la polemica ( anche se per la verità molto soft ) innescata da Ferrara che ha voluto sottolineare di come la media punti tra lui e il suo successore sia quasi identica: a parte che fare confronti ha molto spesso poco senso ( le situazioni e i contesti cambiano di volta in volta, replicarli è impossibile ) direi che se proprio vogliamo fare un raffronto si deve guardare il numero di punti conquistati...se Ferrara per farne 17 ci ha messo quasi quattro mesi di campionato a Delio Rossi ne sono bastati due e mezzo...

1 commento:

Entius ha detto...

Essere riusciti a raggiungere la salvezza senza particolari patemi non è cosa di poco conto. A questo aggiungi qualche piccola soddisfazione (tu accennavi alle due vittorie e due pareggi in casa delle prime quattro, io ti faccio notare che siete gli unici ad aver battuto due volte la Juventus) e credo che la stagione si possa definire soddisfacente.
Ricostruire non è facile ma la Sampdoria può farlo con calma e lontano dai riflettori (ogni riferimento alla mia Inter non è puramente casuale).