" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 4 aprile 2013

Samp - Palacio 0-2

SAMPDORIA - Inter 0-2
Marcatore: 43' e 93' Palacio

SAMPDORIA: Romero 6; Mustafi 6 Palombo 5,5 Gastaldello 5; De Silvestri 6 Poli 6 Krsticic 6,5 ( 86' Munari s.v. ) Obiang 5,5 Estigarribia 5 ( 77' Poulsen s.v. ); Sansone 6 ( 59' Maxi Lopez 5,5 ) Icardi 5,5   All Rossi 5,5

Inter ( 4-3-1-2 ): Handanovic 7; Jonathan 5 ( 58' Silvestre 6 ) Ranocchia 6 Juan Jesus 6,5 Pereira 6; Zanetti 6 Kovacic 6,5 Gargano 6; Guarin 5,5; Palacio 7,5 Cassano 5,5 ( 67' Kuzmanovic 6 )   All. Stramaccioni 6

Arbitro: Banti di Livorno 5,5
Ammoniti: Poli, Krsticic, Gargano, Kovacic, Handanovic.
Angoli: 9-5
Note: spettatori paganti 5.200, abbonati 20.012


Pur disputando nel complesso una buona partita la SAMPDORIA esce sconfitta dal recupero della 29.a giornata per opera di un Inter mediocre ma cinica.
Passano all'incirca 50 secondi e i blucerchiati costruiscono già la prima palla gol ma il colpo di testa di Sansone è centrale e Handanovic blocca senza problemi, rispondono i nerazzurri con Palacio che a tu per tu con Romero per ben due volte vede le sue conclusioni respinte dal portiere  connazionale...
Sembra il preludio ad una gara ricca di emozioni invece le squadre pressochè si annullano a vicenda, la Samp prova a spingere ma non punge, non fanno meglio gli ospiti che aldilà di uno sterile possesso palla non creano particolari grattacapi alla retroguardia doriana...
Il match s'infiamma attorno alla mezz'ora per merito del Doria che comincia un tambureggiante assedio: un bolide di Krsticic costringe Handanovic ad un vero e proprio miracolo per deviare la sfera in corner, poi è Icardi a non approfittare di un paio di scivoloni del goffo Jonathan facendosi stoppare al momento di tirare...
Appena il tempo che la furia della Samp si plachi ecco l'Inter colpire: traversone di Pereira, Gastaldello e Palombo entrano in modalità stand by e Palacio di testa gira in rete...
Nella ripresa gli uomini di Delio Rossi si buttano in avanti ma far breccia nella munita retroguardia interista è impresa ardua, ci prova ancora Sansone ( Handanovic si distende e mette in calcio d'angolo ) poi arrivano velleitarie conclusioni di Obiang e Poli che non sortiscono particolari pericoli...
Stramaccioni si copre ulteriormente inserendo Silvestre, l'Inter agisce solo di rimessa e ancora Palacio vede il suo tiro a colpo sicuro respinto da un prodigioso recupero di Mustafi...
La pressione doriana si affievolisce col passare dei minuti, a nulla serve l'ingresso di Maxi Lopez per Sansone: cuore e orgoglio non bastano ai blucerchiati che nel recupero subiscono anche il gol del raddoppio ad opera ancora di uno scatenato Palacio che slalomeggia in mezzo alla difesa locale e batte facilmente Romero...
Rodrigo Palacio: si può dire che il fischiatissimo ex rossoblù l'abbia vinta praticamente da solo questa partita, la differenza tra noi e loro è stata rappresentata dall'implacabile argentino che ha capitalizzato il 50% delle occasioni capitategli...
Un vero peccato, perchè sul piano del gioco non siamo stati di certo inferiori ai nerazzurri, purtroppo siamo mancati in fase di rifinitura non riuscendo mai a trovare il guizzo vincente, in attacco siamo stati troppo spuntati con un Icardi che sta continuando la sua fase involutiva...
Non ho poi condiviso la scelta di Delio Rossi di togliere Sansone: l'ex granata, pur nella sua fumosità, era l'unico in grado di saltare l'uomo e di creare superiorità numerica, la sostituzione è comprensibile solo se il ragazzo abbia accusato affaticamento o acciacchi...
L'Inter si conferma così autentica bestia nera: negli ultimi 18 confronti li abbiamo battuti una volta soltanto, due se ci mettiamo la semifinale di Coppa Italia 2008/2009...
E se pensiamo che questa sfida si sarebbe dovuta giocare il 17 marzo, tre giorni dopo la faticaccia sostenuta dai nerazzurri in Europa League il rammarico aumenta, forse già da questo nefasto segnale si capiva che la pessima tradizione sarebbe continuata...

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