" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 25 aprile 2013

Il ritorno di Luca...

E' tornato nella città che lo ha visto crescere e consacrarsi come uno dei più forti attaccanti di sempre...
Gianluca Vialli, indimenticato e indimenticabile bomber della Sampd'Oro ieri era a Genova per presentare " Derby SLAncio di vita", partita tra le vecchie glorie di SAMPDORIA e Genoa stagione 1990/91 ( quella dello scudetto blucerchiato e del quarto posto rossoblù ) che si terrà a Marassi il prossimo 27 maggio e che servirà a raccogliere fondi per la lotta contro la Sla, la terribile malattia che colpisce molti calciatori e sportivi e le cui cause sono ancora oscure.
Ma a margine della presentazione non poteva non esserci un nostalgico ed emozionante tuffo nel passato e così, terminata la conferenza stampa Luca è salito a Bogliasco e negli studi di Samp TV ha ripercorso per circa un'ora quell'epoca memorabile...
Dapprima la sua personale top ten, i 10 dei 140 gol realizzati con la maglia più bella del mondo che gli hanno lasciato un segno indelebile: si parte col primo in assoluto realizzato all'Avellino, e poi si passa, in ordine sparso, a quello siglato a Empoli con una spettacolare rovesciata, a quello segnato nel suo primo derby di campionato " Ricordo benissimo quel gol, l'ho rivisto un sacco di volte togliendo l'audio del commento per sentire solo il boato della Sud" ha rivelato Luca, a quello fatto al San Nicola di Bari di testa ( fin qui nulla di strano, il fatto è che la palla fosse...rasoterra..) per finire con quello per lui più importante, il 2-0 del 5 maggio 1991 a San Siro contro l'Inter che di fatto ci diede lo scudetto...
E di seguito un racconto fatto di aneddoti, di incontri con gli ex compagni " Mi hai insegnato a giocare per vincere"gli ha confessato un commosso Gianni Invernizzi, di rapporti speciali col Presidentissimo Paolo Mantovani, quella SAMPDORIANITA' che coinvolgeva praticamente tutti i giocatori "prima che calciatori eravamo tifosi, andavamo a dormire col pigiama della SAMPDORIA!"e quel rammarico, probabilmente l'unico di quel periodo, ossia il gol fallito nella finale di Coppa Campioni contro il Barcellona con quel pallone che beffardamente esce di un nulla...
" Per quattro anni mi sono svegliato di notte con l'incubo di quella partita", ha confidato GLV che poi ha chiosato " Forse a volte è giusto che i sogni rimangano tali..."
Brividi, pelle d'oca, emozioni e sensazioni che solo chi come il sottoscritto ha avuto la fortuna di vivere può capire, un mix di nostalgia per tempi che difficilmente ritorneranno e di infinito orgoglio...
Grazie per quello che hai fatto per noi LUCA: sarò di parte, ma per me rimarrai l'attaccante più forte che hai mai vestito e mai vestirà questa maglia che anche tu hai nel cuore...

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