" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 14 febbraio 2013

Icardi, croce e delizia...

Non mi stancherò mai di ripeterlo: l'aspetto forse più bello del calcio è l'assoluta imprevedibilità che lo contraddistingue!
L'intrecciarsi di episodi, di circostanze magari diversissime tra loro possono letteralmente stravolgere il destino di una singola partita, della storia di una squadra e della carriera di un calciatore...
Mi capita spesso di ripensare a quel maledetto  SAMPDORIA - Werder Brema, con la qualificazione ai gironi di Champions League che sfugge al 93' per un gol realizzato da un giocatore subentrato da poco e che il suo ingresso in campo non avrebbe dovuto farlo...
Un appuntamento con la storia che finisce così, per una manciata di beffardi secondi...
Oppure a quel che avvenne un paio di mesi più tardi a Bogliasco: Cassano vince un premio e il presidente Garrone lo invita ad andarlo a ritirare ,il barese va su tutte le furie e volano gli insulti...Morale: la storia d'amore di Cassano con la Samp finisce con le conseguenze che tutti sanno, che cosa sarebbe mai accaduto se quel premio fosse stato destinato ad un altro calciatore blucerchiato oppure se Garrone non si fosse preso la briga di scendere negli spogliatoi del Mugnaini? Un episodio pazzesco, incredibile che però ha stravolto la storia di un club e la carriera di giocatori e allenatori...
Ho citato episodi negativi, ma fortunatamente il destino sa disegnare anche delle belle storie, e quella di Maurito Icardi è senza dubbio una di queste...
Chi, solo tre mesi fa, avrebbe potuto immaginare che il giovane argentino nativo di Rosario, la stessa città natale di Messi, sarebbe esploso a questi livelli e diventato di conseguenza il pezzo pregiato del prossimo calcio mercato???
Eppure il fato, diaboliche coincidenze hanno permesso tutto ciò: Icardi era l'ultima scelta per ciò che concerne il reparto offensivo blucerchiato e solo la contemporanea assenza per infortunio di Maxi Lopez, Pozzi ed Eder "costrinse" Ferrara a schierarlo nel derby, e da lì la storia è cambiata sia per il ragazzo che fortunatamente anche per noi perchè non oso pensare ora dove saremmo in classifica senza le reti di Maurito...
Icardi delizia quindi, ma ahimè anche croce perchè il suo destino sembra sempre più lontano da Genova...
Il suo contratto scadrà nel 2015 e nonostante la proposta di rinnovo con conseguente adeguamento economico l'entourage dell'argentino ha rifiutato, segnale evidente che qualche big italiana o europea si è già fatta sotto...
Non certo un comportamento esemplare quindi, ma inutile stupirsi nel calcio la riconoscenza non esiste, ognuno fa esclusivamente i propri interessi...
Sarebbe una gran bella soddisfazione morale che Edoardo Garrone lo facesse giocare solo nel giardino di casa fino al 2015, ma il danno economico costerebbe chissà quanto...
Si potrebbe rischiare di tenerlo fino al 2014 confidando che il ragazzo continui a buttarla regolarmente dentro, ma se ciò non accadesse?
E soprattutto, se quegli squali di procuratori s'impuntassero decidendo comunque di arrivare ugualmente a scadenza per permettere al proprio assistito di avere un ingaggio più alto???
Un bel guazzabuglio nel quale a rimetterci sarà probabilmente solo la SAMPDORIA!
Che si farà certo la sua bella plusvalenza ( Icardi fu pagato solo 400mila euro ) ma che non potrà comunque contare su quello che sarebbe potuto diventare un punto di forza e di riferimento della Samp del futuro e che per non rischiare di perderlo senza guadagnarci 1 euro sarà costretta ad accettare l'offerta sì migliore, ma solo del momento...
Che la storia quindi continui così: Icardi a segnare e a veder lievitare il suo valore e noi a fare passi avanti verso la salvezza e sperare di prendere più grano possibile, poi le strade inevitabilmente si divideranno, senza rancore, questo è il triste calcio di oggi...

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