" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 17 gennaio 2013

La rivincita di Angelo...

Si sa che una rondine non fa primavera e probabilmente neppure due rondini fanno primavera...
Magari Angelo Palombo domenica a Siena sarà il peggiore in campo e allora ci si dimenticherà delle due buone, buonissime prestazioni offerte dall'ex capitano contro Juve e Milan nel ruolo di centrale difensivo, posizione occupata non più di 3 volte in oltre 10 anni di carriera...
Ma in questo post non voglio soffermarmi più di tanto sugli aspetti tecnici e tattici bensì su quelli umani perchè quella di Palombo somiglia davvero ad una favola a lieto fine ma soprattutto ad una gustosa e meritata rivincita...
Nell'ultimo anno sul numero 17 della SAMPDORIA si è detto e scritto di tutto, anche che fosse affetto da quella maledetta malattia che ti prende la testa e che sembra impossibile possa toccare persone così fortunate e privilegiate rispetto alla stragrande maggioranza della gente...
Ma soprattutto Angelo Palombo in pochi mesi era passato dall'altare alla polvere, da beniamino intoccabile specie nell'estate post retrocessione a principale capro espiatorio nei momenti difficili...
Lui ci aveva messo del suo con una serie di prestazioni orribili ma le sue responsabilità non potevano di certo essere superiori a quelle di chi aveva distrutto in pochi mesi la SAMPDORIA con delle scelte e delle decisioni totalmente folli...
E l'assurda guerra personale messa in atto dall'ex d.s. Sensibile che lo aveva, tra l'altro, "colpevolizzato"di non essere riuscito a rinforzare la squadra perchè non aveva accettato la cessione ( neppure se la sua vendita ci avesse fruttato 20 milioni di euro!) aveva fatto il resto, con una non trascurabile parte della tifoseria che lo vedeva così come colui che pensava ai propri interessi e faceva il male del Doria...
Niente di più sbagliato, niente di più falso!
Angelo sembrava un pazzo totale a voler rimanere qui a marcire in tribuna e a bruciarsi così gli ultimi anni di un'ottima carriera, ma evidentemente lui sapeva che una volta "eliminato" il nemico principale avrebbe avuto la sua chanche per dimostrare che a questa maglia ha ancora tanto da dare...
Un bravo a lui e comunque una tirata d'orecchie alla società: un conto è non intromettersi nelle questioni tecniche, un altro è rimanere impassibili di fronte a un proprio giocatore che viene di fatto messo fuori rosa e non considerato per ripicche personali...
Magari domenica a Siena farà autogol e causerà rigore ed espulsione ma per adesso mi godo l'ottimo Palombo visto nelle ultime due partite e lo ringrazio per l'amore e l'attaccamento dimostrato...
BENTORNATO ANGELO!

2 commenti:

pieruggio ha detto...

Non lo so. Questo argomento divide molto la nostra tifoseria ma non credo che la società si sia comportata male. Con Sensibile le intenzioni nei confronti di Angelo le conosciamo benissimo e anch'io ero d'accordo sulla sua partenza. Soprattutto dopo aver visto le sue prestazioni in serie B e quelle con la maglia nerazzurra. Poi,pur avendo avuto buone offerte all'estero, capisco il suo voler rimanere attaccato ai nostri colori anche senza avere la possibilità di giocare (con Sensibile e Ferrara).
Oltretutto, se avessi dovuto scegliere io tra Obiang e Palombo, sicuramente sarei andato su Obiang senza pensarci su.
Il merito di Rossi, per ora, sta nell'aver valorizzato la rosa a sua disposizione, facendo bene il suo mestiere di allenatore. Tanto di cappello, da parte mia, al mister per averlo messo in difesa, e ad Angelo che si sta dimostrando all'altezza del compito.
Ma la società, ripeto, non credo si sia comportata male, E. Garrone si è affidato al mister e al DS sia la scorsa estate, che adesso.

El Cabezon ha detto...

Ciao Piero
comprendo il tuo punto di vista e sotto certi aspetti lo condivido anche, a mio parere però una società dovrebbe andare fino in fondo alle questioni: se un giocatore non viene utilizzato per scelte tecniche o comportamentali ( mancanza di rispetto verso il mister, i compagni o i dirigenti tanto per fare degli esempi )nulla da dire ma qui avevamo un vero e proprio separato in casa solo ed esclusivamente per una questione personale, diciamo di "antipatia" reciproca e, mi ripeto, fossi stato nella Società credo che avrei fatto qualcosa per far si che un mio dipendente, che sto regolarmente pagando e non poco tornasse a far parte in tutto e per tutto del "gruppo di lavoro"...
Poi sul fatto che Angelino avrebbe fatto meglio ad andarsene, che gli altri centrocampisti sono più forti di lui e via discorrendo condivido in tutto e per tutto:-)
Ciao!