" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

mercoledì 1 agosto 2012

La triste parabola di Palombo...

Le sue lacrime nel giorno della retrocessione avevano fatto il giro d'Italia e d'Europa...
15 mesi fa Angelo Palombo era l'idolo incontrastato della Genova blucerchiata e la sua riconferma fu invocata a furor di popolo e, di conseguenza, un atto dovuto da parte di Edoardo Garrone e Sensibile nonostante nella realtà i due avrebbero volentieri ceduto il Capitano sia per fare cassa che per liberarsi di un ingaggio pesante...
E lo stesso Angelo non ebbe alcun dubbio nel restare: una decisione che gli avrebbe ostacolato fortemente la carriera, come poi purtroppo realmente accaduto, ma fatta col cuore...
Perchè Palombo la Samp ce l'ha davvero nel cuore e si sentiva responsabile per quello che era accaduto, abbandonarla nel momento peggiore senza provare a riportarla in A sarebbe stato un comportamento da vile traditore, da giocatore qualunque che pensa solo a se stesso e non alla squadra e all'ambiente che lo circonda...
Poteva essere il suggello a un matrimonio che sarebbe terminato solo quando Angelino avrebbe appeso le scarpe al chiodo, un matrimonio bello, pulito, dove a prevalere sono i buoni sentimenti e non i soldi e le vittorie...
Perchè è facile essere bandiere di Juve, di Milan e in generale di una squadra abituata a vincere, molto meno facile esserlo della SAMPDORIA...
Poi è accaduto l'inimagginabile: il 29 agosto, a campionato di serie B già iniziato, la società mette sotto il naso di Angelo un contratto di cessione alla Fiorentina...
E' già tutto fatto, tutto deciso, manca solo la sua firma: ma il centrocampista di Ferentino ormai ci ha messo la faccia, non potrebbe mai tradire i suoi tifosi e quella firma così non verrà mai messa...
E' l'inizio della fine: la dirigenza se la lega al dito e comincia una serie di ripicche, di meschinità...
C'è da dire che Angelino ci mette del suo con una serie di prestazioni sconcertanti e complice il perdurante periodo negativo della squadra da beniamino Palombo diventa ben presto uno dei bersagli di una piazza ormai esasperata...
E' così inevitabile la sua cessione il 31 gennaio in prestito all'Inter nella quale non lascerà praticamente traccia...
Ora è tornato ma logicamente non rientra più nei piani societari e così si allena con gli altri "esodati"Sammarco, Semioli, Padalino e Maccarone...
Ma l'aspetto più triste della vicenda è che ora Palombo è inviso non dico alla maggioranza della tifoseria ma almeno ad una buona parte di essa...
" Se prima non si vende non possiamo comprare..."ha dichiarato Sensibile e considerando che Angelo sta rifiutando tutte le destinazioni a lui proposte ( anche un'offerta davvero allettante dal Rubin Kazan ) ecco che viene visto come un ostacolo, come un egoista che sta pensando solo ai suoi interessi...
Non so perchè lo stia facendo, questo muro contro muro non sta giovando a nessuno...
Di una cosa però sono quasi certo: Angelino ci sta soffrendo come un cane!
Perchè Palombo fino a poco più di un anno fa faceva comodo, soprattutto alla società che a lui faceva riferimento quando c'era qualche casino ( ai tempi di Cassano gli si telefonava chiedendogli consiglio su come comportarsi con le bizze del barese...).
Ora invece non serve più: ma se la società ha il diritto di fare le sue scelte ( sarebbe stato bello però vedere altrettanta personalità nel mettere fuori rosa i giocatori che non si vogliono più anche l'anno scorso...) ferisce vedere che a voltargli le spalle ora sono anche molti tifosi, magari anche gli stessi che fino a 12 mesi fa lo idolatravano...
Mi auguro che prima o poi Angelo Palombo, che nel frattempo si è chiuso in un silenzio assordante decida finalmente di parlare, di raccontare la sua verità: sarebbe un modo per provare a fare un pò di chiarezza e per rendere questa parabola un pò meno amara e triste...

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