" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

venerdì 27 luglio 2012

Calcioscommesse: Samp deferita!

C'è anche la SAMPDORIA tra le società deferite ieri dal Procuratore Federale Palazzi per l'ormai tristemente nota vicenda del calcioscommesse.
La partita che sta mettendo nei guai i blucerchiati è la chiacchieratissima Bari- SAMPDORIA del 23 aprile 2011: secondo l'accusa Stefano Guberti avrebbe contattato Masiello allo scopo di alterare il normale svolgimento della gara in questione...
Sempre secondo l'accusa Guberti non avrebbe agito da solo ma avvalendosi della collaborazione di altri soggetti, alcuni tesserati e ad altri no e, particolare questo un pò inquietante, ALTRE PERSONE AL MOMENTO NON ANCORA IDENTIFICATE...
Ed è questo passo certamente non di poco conto che sta allarmando la società di Corte Lambruschini e i suoi tifosi perchè oltre al deferimento per responsabilità oggettiva è scattato anche quello per RESPONSABILITA PRESUNTA.
In pratica, secondo l'articolo 4, comma 5 del codice di Giustizia Sportiva: " Le società sono presunte responsabili degli illeciti sportivi commessi a loro vantaggio da persone a esse estranee. La responsabilità è esclusa quando risulti o vi sia un ragionevole dubbio che la società non abbia partecipato all'illecito o lo abbia ignorato".
Per cui, a partire dal 2 agosto, giorno che vedrà il via del processo, la SAMPDORIA, assistita dall'avvocato Giulia Bongiorno dovrà dimostrare davanti ai giudici di essere stata all'oscuro di tutto: in base al comma dell'articolo che ho scritto sopra dovrebbe essere sufficiente "insinuare" nella Corte il RAGIONEVOLE DUBBIO per evitare la pena peggiore, ossia la retrocessione e "cavarsela" con qualche punto di penalizzazione che comunque, stando così le cose è praticamente assicurata.
Nulla da eccepire, se così sarà: una legge, per quanto contorta e giuridicamente lacunosa e discutibile ( e su questo concetto di responsabilità oggettiva ci sarebbe davvero da dibattere...) dev'essere rispettata e se la si vìola è giusto pagare...
Niente a che vedere col precedente deferimento, quello riguardante il caso Bertani  per il quale la società si è beccata un'ammenda di 50mila euro: UN VERO E PROPRIO SCANDALO, punire un club per un illecito (  tra l'altro ancora tutto da dimostrare!) compiuto da un proprio tesserato quando EGLI LO ERA PER UN'ALTRA SQUADRA è un obbrobrio, è un venir meno alla logica e al buonsenso...
Ed è per questo sistema giuridico sportivo tutt'altro che perfetto che non ho belle sensazioni al riguardo visto che la responsabilità presunta si basa su semplici voci e può portarti alla condanna anche in assenza di prove: solo a scriverlo viene la pelle d'oca ma la Giustizia Sportiva ad oggi è strutturata così...
All'epoca del fatto nella SAMPDORIA c'era il vuoto societario più assoluto: non c'era più Gasparin, il d.s.Tosi era stato già praticamente sollevato dall'incarico, Riccardo Garrone aveva qualche problemino di salute e il figlio Edoardo compariva solo come...figlio del Presidente...in pratica erano rimasti l'ex segretario generale Umberto Marino, da poco passato all'Inter e il dirigente Asmini...
Che qualcuno di loro, direttamente o indirettamente, "approfittando" dell'assenza di una figura societaria forte possa aver tentato l'illecito?
Illecito che, a quanto riferito da Masiello, non fu poi compiuto perchè il Bari quella partita se la giocò onestamente...
Ma le mie sono semplici supposizioni, pensieri in libertà...
La speranza ovviamente è che si riesca a dimostrare la propria innocenza e a cavarcela solo con qualche punticino, sarebbe il male minore...

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