" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

mercoledì 13 giugno 2012

Una ferita che guarisce...una cicatrice che resta...

Ogni tifoso ha i suoi momenti indelebili ben impressi nella mente e nel cuore...
Possono essere legati a gioie sfrenate o a delusioni cocenti...
Da doriano posso ritenermi ampiamente fortunato: le prime superano di gran lunga le seconde...
Anche se quest'ultime sono state spesso di una beffarda atrocità: una possibile Coppa Campioni sfumata al 112' per un calcio di punizione inesistente, una qualificazione ai preliminari di Champions League che non ottieni perchè nelle ultime due partite colpisci sette pali, un approdo ai gironi sempre di Champions che svanisce al 93' per un gol realizzato da un giocatore che neppure doveva entrare in campo...e mi fermo qui, perchè il libro delle sfighe blucerchiate contiene ahimè altre pagine...
Ma ciò fa parte del gioco e quindi devi metabolizzare il tutto, accettare l'amaro verdetto del rettangolo verde e ripartire...
C'è però una cosa che credo non riuscirò mai a smaltire, ed è la retrocessione dell'anno scorso...
Che fu si sacrosanta e meritata per quello che la squadra combinò in quell'allucinante e vergognoso girone di ritorno ma che fu inevitabilmente figlia delle altrettanto allucinanti e vergognose scelte operate dal Presidente...
Lì non fu questione di errori tecnici, di giocatori o allenatori sbagliati, che anche questi fanno parte delle mille e più variabili del mondo pallonaro...
Lì fu una follia...totale, follia suicida!
Sarò rancoroso, sarò permaloso ma ancora oggi, a distanza di oltre un anno ritengo quegli accadimenti imperdonabili e inaccettabili...
Da Riccardo Garrone non ho ancora sentito una sola parola a riguardo...
Pensare che un personaggio di tale spocchia e arroganza potesse chiedere SCUSA è probabilmente troppo, ma almeno un MI DISPIACE o mostrare un sincero pentimento per l'accaduto era lecito attenderselo, o quantomeno io ci speravo...
E se vedo che sull'altra sponda cittadina Preziosi, per una stagione storta, ripete SCUSA fino alla nausea ammettendo i propri errori bè...il mio sbigottimento aumenta!
Era stato male in quel periodo Riccardo Garrone, e i ben informati raccontano che quelle scelte folli e senza senso dipesero molto ANCHE dalle sue condizioni di salute...
Ci sarà probabilmente del vero in tutto questo, non lo so, resta il fatto che un'autocritica del Presidente mi avrebbe permesso di mettere una pietra tombale su tutto...e invece...
Le scuse le ha fatte il figlio Edoardo, che con l'anno scorso non c'entrava nulla e del quale però sto apprezzando la voglia e l' entusiasmo, doti imprenscindibili in qualsiasi campo specie in quello calcistico che si nutre essenzialmente di passione...
Ora però che non si commetta l'errore di sedersi sugli allori di una promozione centrata per il rotto della cuffia e che ha del miracoloso e di pensare che il tutto sia dimenticato...
IO NON DIMENTICO, non ringrazio i Garrone come fa qualcuno dalla memoria corta che fino a qualche mese fa li avrebbe lapidati in Piazza De Ferrari...
Non pretendo l'arrivo di campioni e fuoriclasse, voglio semplicemente che sia fatto tutto il possibile PER IL BENE DELLA SAMPDORIA...  e che tradimenti come quelli perpetrati ai danni di una tifoseria encomiabile per l'attaccamento dimostrato come la nostra non debbano mai più accadere...perchè oggi la ferita ha solo smesso di sanguinare, mentre la cicatrice resta e quella forse neppure il tempo potrà cancellarla...

2 commenti:

Unknown ha detto...

Io non sono tifoso doriano quindi sicuramente non posso capire.
Mi permetto però, pur essendo di Varese e simpatizzando da sempre per i Biancorossi (oltre a seguirli oggi per lavoro), di fare a te in nome di tutti i tifosi Samp il bentornati in Serie A.
Quello stadio, quel pubblico e quella squadra (intesa come maglia, come blasone...) non possono non stare in Serie A.

A margine ne approfitterei per chiederti se ti andasse un eventuale scambio link col mio blog (http://sciabolatamorbida.wordpress.com/).
In ogni caso i complimenti ed il "bentornati" restano. :)

El Cabezon ha detto...

Ti ringrazio Francesco Federico, accetto volentieri lo scambio di link e complimenti per il tuo Varese, se non aveste perso in maniera immeritata la gara d'andata probabilmente a quest'ora in A ci sareste voi...ciao!