" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

mercoledì 22 febbraio 2012

Matati...

Comincia nel peggiore dei modi il poker della verità per la SAMPDORIA...
Dopo cinque risultati utili consecutivi i blucerchiati cadono contro il Torino che riconquista così il primato solitario in classifica...
L'avvio è di marca doriana: gli uomini di Iachini aggrediscono alti e dimostrano personalità anche se in avanti l'unico serio tentativo è rappresentato da una conclusione di Pozzi dopo un bello spunto personale facilmente bloccato da Benussi.
Al primo vero affondo il Toro passa: Stevanovic, che sarà una costante spina nel fianco della retroguardia blucerchiata sfonda a destra e mette al centro per Antenucci la cui prima conclusione è respinta da...Bianchi, la sfera torna ad Antenucci che al secondo tentativo fa centro. La Samp accusa il colpo e ora sono i padroni di casa a fare la partita: la squadra di Ventura dimostra di avere un'efficace organizzazione di gioco e ad ogni sortita offensiva crea problemi, solo la traversa nega a Bianchi il raddoppio...i blucerchiati invece faticano tremendamente a costruire occasioni e Benussi è chiamato al lavoro solo per respingere un bel sinistro di Renan Garcia...La ripresa procede sulla falsariga della prima frazione, i granata sembrano avere saldamente in pugno la gara tanto che il sottoscritto non scommetterebbe neppure un centesimo sul nostro pareggio...invece nel calcio in un attimo tutto può cambiare e così Juan Antonio, da poco subentrato a Foggia si libera di un avversario e nei pressi dei limiti dell'area scarica un imparabile destro che va a infilarsi nell'angolino!
Potere di un gol: adesso è il Toro in affanno, la Samp è galvanizzata e spinge sull'acceleratore, un pericoloso traversone è sventato da Ogbonna poi gradatamente il ritmo cala...
La gara sembra avviarsi verso il pareggio ma forse i granata ci credono un pò di più e così è ancora da uno sfondamento laterale che arriva il pallone fatale che Meggiorini, unico torinista in mezzo a quattro doriani riesce, da terra, a scaraventare beffardamente in rete.
E' l' 87' e ormai non c'è praticamente più tempo per organizzare una valida reazione...
A me il Doria non mi è piaciuto, o meglio mi è piaciuto poco: intendiamoci il pareggio non sarebbe stato di certo un furto, ma a mio parere siamo stati all'altezza della situazione solo per 30 minuti, i primi 20 e i 10 post gol di Juan Antonio...poco, troppo poco!
Per la restante ora di gioco si è vista una certa superiorità degli uomini di Ventura che mi hanno dato l'impressione di giocare come fa il gatto col topo: sornioni, ci hanno fatto sfogare e poi ci hanno colpito...si è notata insomma la differenza, la differenza che corre tra un squadra che al 99% andrà diretta in serie A e un'altra squadra che, ahimè, al 99% si guarderà i play off da casa...

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