" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

mercoledì 20 aprile 2011

Alta tensione...

http://youtu.be/K4LVIUnDnIo
Giusto la settimana scorsa scrivevo di come, ad eccezione di un paio di casi isolati l'ambiente blucerchiato era stato esemplare nell'accantonare polemiche e contestazioni e nello stringersi attorno alla squadra nella speranza, fin qui ahimè vana, di aiutarla a venir fuori dalla zona retrocessione...
Purtroppo negli ultimi giorni, di fronte alle continue, sconcertanti prove fornite dalla SAMPDORIA sta esplodendo la rabbia delle frange più calde: dopo l'aggressione avvenuta sabato notte al pullman di ritorno da Milano ( anche se i giocatori presenti erano solo cinque, gli altri preferivano godersi la movida milanese in compagnia di suadenti ballerine brasiliane...) ieri è stato il quartier generale di Bogliasco il teatro di momenti di alta tensione, un confronto dai toni decisamente aspri specie tra Cavasin e alcuni tifosi che ha rischiato di sfociare in rissa...
Un episodio magari non proprio edificante ma che personalmente non mi scandalizza: il calcio comporta onori e onèri, e così come calciatori e allenatori si prendono gli applausi altrettanto devono accettare il fatto che possono capitare dei momenti in cui ci può scappare l'insulto e il vaffa, quindi nessun moralismo e i destinatari incassino senza tante discussioni visto che, ripeto, aldilà di qualche offesa personale fortunatamente non si è andati, sarei il primo a condannare eventuali atti di violenza...
Cavasin è certamente il meno colpevole di questa situazione, non era l'allenatore giusto per risollevare le sorti della Samp, l'avevamo capito tutti tranne chi comanda perchè quest'ultimi purtroppo, sull'onda di un miracoloso quarto posto hanno pensato di aver capito tutto di calcio e di poter fare da soli, con le drammatiche conseguenze alle quali stiamo assistendo...
Ormai la società non esiste più: da due settimane non c'è traccia del Presidente che probabilmente sarà in qualche bosco a dar la caccia ai cinghiali, ogni tanto fa capolino il figlio Edoardo che, beato lui, ha sempre il sorriso stampato sul volto, il direttore sportivo Tosi pare sia stato fatto fuori mentre dopo l'addio di Gasparin manca un direttore generale...
Uno sfascio totale insomma che ha inevitabilmente finito per coinvolgere la squadra che si è così ignobilmente lasciata andare dimostrando zero orgoglio e zero palle!!!
Società indegna e giocatori senza attributi!
Forse gli insulti e le offese serviranno poco o niente, ma visto che il buonismo non ha portato a nulla chissà che fare la voce grossa non risvegli la dignità di questi mezzi giocatori...
Che il destino della mia grande passione sia decisa da questi omuncoli mi fa imbestialire, è ora che sentano un pò di pressione e che tirino fuori i coglioni, sempre che ne abbiano...

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