" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

domenica 6 febbraio 2011

Sempre più giù...

Udinese - SAMPDORIA 2-0
Marcatori: 18' Sanchez; 40' Di Natale

SAMPDORIA: Curci 6 Lucchini 5,5 Volta 5,5 Martinez 6 Ziegler 5,5; Dessena 5 ( 74' Mannini 6 ) Palombo 5,5 Koman 5; Tissone 5 ( 57' Guberti 6 ); Biabiany 5,5 Maccarone 5 ( 69' Macheda 5 )
All. Di Carlo 5

Udinese ( 3-5-2 ): Belardi 6; Benatia 6 Zapata 6,5 Coda 6; Isla 6,5 Abdì 6 ( 80' Pinzi s.v. ) Inler 6,5 Asamoah 6,5 Armero 6,5 ( 89' Domizzi s.v. ); Sanchez 7 Di Natale 7 ( 66' Denis 5,5 )
All. Guidolin 6,5

Arbitro: Pierpaoli di Firenze 6
Ammoniti: Lucchini, Volta, Abdì, Di Natale
Angoli: 4-4
Note: spettatori paganti 3.261, incasso di € 26.677; abbonati 11.122

Pronostico ahimè rispettato...
La SAMPDORIA torna a mani vuote dalla trasferta in Friuli e vede la sua situazione in classifica ulteriormente peggiorare, alla luce dei risultati maturati oggi il margine di distacco dalla terz'ultima in classifica è ormai ridotto a soli cinque punti...
La gara contro l'Udinese ha ricalcato quanto si vede ( ma sarebbe meglio dire NON SI VEDE ) da diverse settimane: gol incassato nelle battute iniziali su dormita della difesa ( il gol di Sanchez è pressochè identico a quello subìto da Kozak contro la Lazio ), solite enormi difficoltà a costruire gioco, raddoppio preso su una ripartenza nella quale gli avversari dimostrano di avere velocità e determinazione nettamente superiori alle nostre...
Dopo la rete di Di Natale ho temuto una disfatta stile Napoli, invece nella ripresa, complice anche il fatto che i padroni di casa hanno tirato i remi in barca si è vista una Samp dignitosa, che ha perlomeno salvato l'onore e la faccia, le occasioni per accorciare le distanze non sono mancate e il golletto che avrebbe forse riaperto la gara ce lo saremmo anche meritato ma in questo momento non gira nulla, niente di niente...
Di Carlo ha provato a rimescolare le carte proponendo un inedito modulo con Tissone nel ruolo di trequartista ma le buone intenzioni del mister non hanno prodotto risultati anzi le mosse si sono rivelate sbagliate anche per quanto riguarda l'inserimento di Koman, tra i peggiori in campo, lo spostamento di Lucchini nel ruolo di terzino destro e il tardivo impiego di Guberti, uno che in questa disastrata Samp deve sempre giocare visto che è l'unico elemento in grado di regalare un un briciolo di fantasia e imprevedibilità alla nostra manovra offensiva...
In un'altra società Di Carlo sarebbe già stato licenziato, ma la nostra ha deciso che invece l'ex tecnico clivense non si tocca anche perchè poi gli toccherebbe pagare due allenatori, chissà cosa dovrà accadere per non vederlo più sulla nostra panchina...
E domenica a Marassi arriva il Bologna: se fino a qualche mese fa le gare bivio della stagione erano quelle contro Palermo e Werder Brema ora lo è quella con i felsinei, tutto drammaticamente incredibile ma al tempo stesso terribilmente e amaramente reale...

2 commenti:

- ha detto...

Ciao Andrea! O Di Carlo decide di dimettersi o temo che ce lo terremo fino a quando non saremo terzultimi...
Se perdiamo col Bologna, è un disastro!

Anonimo ha detto...

Anche la Lazio si sta ridimensionando. Finchè ci saranno questi presidenti resteremo giù. ciao saluti laziali