La vicenda Cassano ha fatto passare un pò sotto silenzio un altro addio consumatosi negli ultimi giorni in casa Samp, ossia quello del direttore generale Sergio Gasparin: un divorzio, sotto certi punti di vista, ancor più inquietante di quello avuto col talento barese...
Inquietante nei tempi, perchè avvenuto a soli 7 mesi dalla presentazione in pompa magna fatta dal Presidente Garrone ( "solitamente quando cambio un dirigente cambio in meglio", disse...) ma soprattutto nelle motivazioni...
Perchè Gasparin, nella conferenza stampa di commiato, ha dichiarato di andarsene perchè lui e la proprietà hanno visioni differenti su come operare all'interno della società...
Inevitabile porsi subito una domanda: com'è possibile, dopo soli 7 mesi, rendersi conto che idee e programmi non coincidono?
Di norma divergenze di vedute possono affiorare dopo anni, così come accaduto con Marotta, ma dopo 7 mesi...
Gasparin ha letto pubblicamente il proprio contratto ( scelta di non grande stile a mio parere...) nel quale a lui si delegava l'intera gestione e responsabilità della società sotto ogni aspetto, da quello tecnico a quello economico, in totale autonomia...
Totale autonomia che però, a detta del nostro ormai ex d.g.non esisteva in quanto bisognava comunque fare sempre riferimento al Comitato Strategico!
Ecco la grande novità dell'anno 2010 nell'organigramma blucerchiato: il Comitato Strategico, ossia i due figli di Garrone più il cugino Giovanni Mondini, tifoso ( non è uno scherzo !) dell'altra squadra di Genova!
Insomma, a decidere le sorti della mia Samp ci si mette anche un genoano!!! Si tratterà sicuramente di professionisti, di manager preparati e competenti che sanno come si amministra una società ma, e qui mi pongo un'altra domanda, quanto ci possono capire di calcio???
Se Marotta prima e Gasparin poi, che navigano nel mondo pallonaro da oltre vent'anni, avevano intrapreso una certa direzione, qualcosa vorrà pur dire...
Garrone ha dichiarato che non arriverà un altro direttore generale ( e ci mancherebbe altro ), che la società può andare benissimo avanti così com'è strutturata, si daranno più poteri al direttore sportivo Tosi ( anche lui arrivato nello scorso maggio ma finora rimasto sempre piuttosto ai margini ) mentre l'unica nota positiva di tutto questo putiferio è il ritorno di Salvatore Asmini, ex braccio destro di Marotta che lavorerà a fianco di Tosi e che sarà il trade d'union tra squadra e società, figura drammaticamente mancante negli ultimi tempi a Bogliasco...
Siamo nelle mani del Comitato Strategico: che Dio, o chi per Egli, ce la mandi buona...
lunedì 27 dicembre 2010
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