" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

martedì 2 novembre 2010

Una sconfitta per tutti...

La verità, tutta la verità, probabilmente noi comuni mortali non la sapremo mai...
Provando ad analizzare l'ennesima puntata ( probabilmente l'ultima ) dello psicodramma Cassano basandosi su quello che hanno ricostruito i media e senza dar retta a teorie complottistiche al limite della fantascienza credo che sia pressochè impossibile non dare pienamente ragione al Presidente Garrone.
Tra i due era nato un rapporto quasi paterno, con Garrone sempre pronto a difendere a spada tratta questo ragazzo dai piedi di zucchero ma dalla testa vuota...e se il Presidente è arrivato alla decisione di non volerlo più vedere con la maglia blucerchiata addosso evidentemente Antonio stavolta l'ha combinata davvero grossa, troppo grossa: gli insulti e le offese che tutti abbiamo potuto leggere non sono ammissibili nè giustificabili, specialmente se a rivolgerle è stato un 28enne nei confronti di un uomo di 74 anni...
Allargando il discorso alla sfera lavorativa è come se un dipendente mandasse a quel paese il proprio principale: presumo che il giorno dopo la lettera di licenziamento sarebbe inevitabile...
Il RISPETTO viene prima di ogni cosa, e questo RISPETTO Antonio Cassano martedì scorso non l'ha avuto...
Questa vicenda sta già dividendo i tifosi in "Garroniani" e "Cassaniani": personalmente, pur ribadendo che il Presidente ha ragione da vendere, non mi schiero perchè ritengo che da tutta la storia escano sconfitti un pò tutti...
In primis lui, il Genio ( ahimè solo calcistico ) di Bari vecchia: a differenza di tanti altri giocatori ha avuto più di un'occasione per raddrizzare una carriera segnata, era arrivato a Genova che pesava 90 chili ed era ormai considerato finito, lo si è amato fino all'inverosimile riversandogli un calore e un affetto senza eguali, gli si è perdonata qualsiasi cosa, qualsiasi...e proprio nel momento del ritorno al massimo livello calcistico con l'investitura ufficiale al ruolo di leader della nuova Nazionale, con una vita privata che dopo il matrimonio sta regalandogli la gioia di un figlio, Cassano ha commesso suo malgrado l'unico errore che non doveva fare, litigare col Presidente: che clamoroso autogol, Antonio!
Ne esce sconfitta la SAMPDORIA, tutta la SAMPDORIA nel suo insieme: la squadra perde il suo giocatore più talentuoso, quello che anche se non è in giornata può risolverti la partita in qualsiasi momento, e la società che, se verrà accolta la proposta di rescissione di contratto, perderà un patrimonio che fino a pochi giorni fa era di venti milioni di euro...
E, soprattutto, ne usciamo sconfitti noi tifosi, ancora una volta impotenti spettatori di fronte a una vicenda inimmaginabile e che, come al solito, finirà per dividerci tra noi e spezzarci il cuore come accaduto in passato per altri giocatori che hanno lasciato il segno come Mancini nel 1997 e più recentemente Flachi...evidentemente è nel nostro destino separarci da chi ci ha fatto sognare nella maniera più dolorosa...
Non credo che esistano margini per ricomporre la frattura, arrivati a questo punto anche un'improbabile riconciliazione non so a chi converrebbe, temo che nulla sarebbe più come prima...
Antonio Cassano non indosserà MAI PIU' la maglia della SAMPDORIA: solo a scriverlo mi fa impressione...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Avrà sbagliato, avrà fatto la solita cassanata ma secondo me si deve perdonare per il bene del gruppo. ciao