" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 20 maggio 2010

Grazie, Beppe!

In un mondo del calcio comandato dal vil denaro, dove le bandiere non esistono praticamente più e vecchi valori quali il senso di appartenenza e l'attaccamento alla maglia sono pressochè scomparsi, diventa davvero difficile se non impossibile apprezzare qualcuno non solo per le sue doti "lavorative" ma anche e soprattutto per quelle morali e umane...
In questo senso la SAMPDORIA ha sempre rappresentato una piccola grande eccezione, sia in tempi passati ( i vari Vialli, Mancini & C. ) che in quelli attuali come ad esempio capitan Palombo che l'anno scorso ha deciso di rifiutare proposte ben più renumerative per "sposare" la causa blucerchiata.
Ma non solo calciatori: il pianeta SAMP è così straordinariamente diverso e particolare da tutti gli altri che in questi giorni di grande euforia in tutti noi che abbiamo il cuore cerchiato di blu c'è un velo di malinconia per il commiato non di un atleta, bensì di un dirigente, di uno dei principali artefici della nostra straordinaria stagione ossia il nostro direttore generale Beppe Marotta, che come tutti sapranno tenterà di risollevare le sorti della Vecchia Signora caduta in disgrazia.
Un addio ( anche se si spera sia solo un arrivederci ) impensabile fino a un paio di mesi fa, il binomio con Garrone sembrava indissolubile, ma evidentemente tra i due negli ultimi tempi qualcosa è accaduto e il Presidente, di fatto, ha scaricato Marotta che si è così visto "costretto" ad accettare le avances bianconere dopo il due di picche della scorsa estate.
Una separazione non consensuale insomma, ed ha sorpreso e amareggiato un pò tutti noi nel vedere le diverse reazioni dei due: da una parte Garrone che in questi giorni non ha speso una sola parola di stima e di ringraziamento verso il nostro ormai ex d.g., dall'altra un Beppe visibilmente emozionato, commosso fin quasi alle lacrime nella conferenza stampa di saluti che ha tenuto martedì scorso.
Cosa sia realmente accaduto a noi comuni mortali non è dato sapere, si sono fatte diverse ipotesi e supposizioni che possono essere veritiere come leggende metropolitane...ma quel che più conta è che in questo momento ci sentiamo un pò orfani perchè abbiamo perso uno dei principali punti di riferimento degli ultimi 8 anni di storia blucerchiata.
Beppe è riuscito a farsi volere bene da tutti, dimostrando sempre serietà, pacatezza, umilità e mettendoci sempre la faccia nei momenti difficili...al suo arrivo il nostro settore giovanile era inesistente, ora è tra i migliori d'Italia, certo anche lui ha commesso degli errori ma in rapporto ai "capolavori" compiuti ( l'operazione Cassano su tutti ) sono un'inezia...
Sentirlo dichiarare che avrebbe voluto sentire l'inno della Champions con i nostri colori è stata una stretta al cuore, se lo sarebbe proprio meritato...
Grazie Beppe, grazie per aver contribuito a riportarci in alto e per averci fatto tornare a sognare, anche se ora sarai un "nemico" in bianconero sono certo che dentro di te scorrerà sempre sangue blucerchiato...

2 commenti:

Vincenzo ha detto...

Beh Marotta era una pedina societaria fondamentale per voi. Vi auguro di trovare un degno sostituto.

Ciao.

Francesco ha detto...

dirigente capace come pochi, spiace anche a me la reazione di Garrone.
é vero che la Samp resta, che ci sono nuove importanti sfide etc... ma ci vuole più riconoscenza.