" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

giovedì 22 aprile 2010

Ridere, piangere...o vomitare?

Non di rado in italia ( iniziale volutamente minuscola ) accadono cose che mi disgustano a tal punto da farmi quasi vergognare di esserci nato e di viverci, inerenti sia le cose serie e importanti ( politica, lavoro, sanità ecc...) che quelle più futili e leggere come dovrebbe essere, ad esempio, una partita di calcio...
Il recente derby di Genova era stato preceduto da incidenti tra le opposte tifoserie nelle via adiacenti allo stadio: qualche lieve ferito, anche tra le forze dell'ordine, e come prima conseguenza del CASMS ( Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ) divieto di seguire le proprie squadre nelle trasferte di Parma ( sponda rossoblù ) e Roma per ciò che concerne noi...fin qui poco o nulla di strano, la decisione è alquanto discutibile ma è un provvedimento che è stato preso spesso in passato...
Ma ecco il capolavoro di questi ultimi giorni: derby della Capitale, domenica scorsa, già anticipato di due ore rispetto all'orario previsto inizialmente per motivi di ordine pubblico...
Accade di tutto: botte da orbi dentro e fuori dallo stadio, tre accoltellati di cui uno in maniera grave, un'auto bruciata con a bordo una mamma e una bambina che solo per miracolo non rimangono carbonizzate...viene inoltre ritrovato dalla polizia un autentico arsenale di armi, tra cui mazze e asce: ce ne sarebbe quindi abbastanza per vietare le trasferte ai tifosi romani a tempo indeterminato ma, siccome siamo appunto in italia e la legge NON è uguale per tutti, arriva puntuale la pagliacciata o meglio, la porcheria, vale a dire l'entrata in scena del sindaco Alemanno che dichiara:" Il campionato deve andare avanti nella sua regolarità, i violenti individuati e puniti, la squadra e il tifo non hanno nessuna responsabilità in quello che è successo...io non credo ci siano gli estremi per chiudere gli stadi, per giocare a porte chiuse o per squalifiche...bisogna fare un grande sforzo per isolare i violenti ed evitare questi episodi, MA NESSUNO PENSI DI DEFORMARE LA FINE DI QUESTO CAMPIONATO CON PROVVEDIMENTI ECCESSIVI..." ad Alemanno si è aggiunta la neo presidente della regione Polverini la quale sostiene che "prima di giocare senza pubblico ci sono altre misure da valutare...PERCHE' ROMA E LAZIO SI GIOCANO TRAGUARDI IMPORTANTI..."
E siccome le squadre della Capitale sono intoccabili ( altrimenti i nostri cari politici come passerebbero le loro domeniche pomeriggio? ) ecco il via libera per tutti: i romanisti potranno andare a Parma, i laziali venire a Genova, gli atalantini recarsi a San Siro e anche noi, pur con le ovvie limitazioni, saremo "liberi" di entrare all'Olimpico domenica sera...
Una scelta chiaramente dettata da pressioni politiche quindi, ma quel che più mi disgusta è questo: fino a tre giorni fa c'era una sorta di blocco per le trasferte e ora invece, dopo risse e accoltellamenti vari, questi divieti SONO STATI TOLTI!!!
Mi domando: ma sono nato e vivo in un paese civile?
Non so se ridere, piangere o vomitare...

2 commenti:

Entius ha detto...

Ahimè, c'è poco da ridere. Dunque non rimane che piangere o vomitare. Purtroppo non è una novità che le tifoserie di Roma e Lazio godono di un peso diverso rispetto alle altre. Quando c'è una notizia di accoltellamenti tra tifosi quasi sempre arriva da Roma eppure a subire i divieti di trasferta e le varie restrizioni sono sempre le altre tifoserie.
Bah...

Anonimo ha detto...

Stasera dovete vincere, daje Samp!


p.s. sul mio blog ho scritto forza Samp!!! ciao