" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

venerdì 5 ottobre 2007

Pearl Aalborg: la Samp saluta l'Europa

Cos'hanno in comune Pearl Harbor e Aalborg?

Da ieri sera sicuramente una cosa: entrambe sono state teatro di una disfatta!

Se nel 1941 l'isola delle Hawaii vide la pesante sconfitta degli americani per mezzo delle forze aeree e navali giapponesi,la quasi sconosciuta cittadina danese neppure 24 ore fa ha fatto registrare invece la mesta uscita di scena della Samp dalla Coppa Uefa.

Sto ovviamente facendo un paragone estremo,suggeritomi dai nomi molto simili delle due località che ben si presta al gioco di parole,diciamo pure che sto cercando di ironizzare un pò su un'eliminazione che brucia parecchio...

Premetto che non ho visto la partita,ma a leggere le cronache mi è parso di capire che la Samp,dopo un buon primo tempo nel quale aveva colto una traversa con Bellucci e sfiorato il gol in un paio di occasioni con Caracciolo,si è via via spenta nella ripresa,non riuscendo più a creare grossi pericoli alla porta danese;viceversa è stato l'Aalborg a crescere col passare dei minuti e a sfiorare in contropiede la rete della vittoria.

Finisce così già al primo turno l'avventura europea dei blucerchiati,un'eliminazione difficilmente pronosticabile nel momento in cui l'urna ci mise di fronte a questi rocciosi ma modesti danesi.

Quali le cause?

Certamente la sfortuna ha recitato un ruolo non secondario: nella gara d'andata l'Aalborg fece praticamente 2 tiri e 2 gol,ed incontrò una Samp con parecchie defezioni,specie nel reparto difensivo; ed anche ieri,limitatamente alla prima frazione di gioco,la dea bendata ha voltato ancora una volta le spalle ai ragazzi di Mazzarri,quella traversa colta da Bellucci grida ancora vendetta...

Tuttavia non ci si può aggrappare solo agli episodi negativi per spiegare questa prematura uscita di scena,è evidente che questa squadra abbia delle lacune e sia ancora ben lontana dall'avere una sua precisa identità tecnica.

E così il primo fronte della stagione,quello per il quale la stagione era cominciata con grande anticipo,è già sfumato:intendiamoci,in finale non ci si sarebbe mai arrivati,ma giocare il gironcino credo fosse l'obbiettivo minimo di società,giocatori e tifosi ( ieri in oltre 200,GRANDI COME SEMPRE!)

Davvero una delusione!

Ora però credo sia giusto evitare catastrofismi:domenica ci aspetta un'altra delicata sfida col Torino,ci si arriva col morale sotto terra e presumibilmente stanchi,ma sarebbe importante sia vedere una risposta di carattere da parte della squadra,sia portare a casa almeno un punticino ( 3 sarebbe meglio...)

Poi arriverà la sosta: i giocatori avranno così modo di rifiatare e mister Mazzarri l'opportunità di lavorare più in tranquillità con la squadra:

il 21 ottobre sarà come l'inizio di un'altra stagione...

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