" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

martedì 16 ottobre 2007

14 ottobre...14 anni fa...e sembra ieri...

Domenica 14 ottobre è stato il quattordicesimo anniversario della scomparsa del più grande Presidente della storia della Sampdoria e probabilmente di tutto il calcio italiano:Paolo Mantovani.
Mi sembra incredibile che siano già passati così tanti anni,ricordo nitidamente quel terribile giorno,appresi la notizia ( ormai nell'aria da giorni ) mentre tornavo da scuola assieme ai miei amici.
Quanto piansi quel pomeriggio,e nei giorni successivi...
All'epoca ero troppo giovane per cogliere gli insegnamenti che Paolo Mantovani stava dando a noi tifosi blucerchiati e al mondo del calcio in generale,ero poco più di un bambino e a me interessava solo che la Samp vincesse...
Aldilà degli incredibili e impensabili successi ottenuti sia in Italia che in Europa,il ricordo del Grande Presidente rimarrà indimenticabile e indelebile soprattutto per quel suo modo di fare allo stesso tempo ironico e severo,cercando di far capire che il calcio alla fine è solo un gioco e come tale va vissuto,accettando con fair play anche le sconfitte più cocenti.
Creò una Samp straordinaria,non solo per le qualità tecniche,ma per quello spirito,per quella unione tra tutte le componenti ( società,squadra,tifosi)che ne fecero una sorta di paradiso calcistico,stimato e invidiato da tutti!
I contratti si firmavano al ristorante su un tovagliolo di carta,oppure si siglavano con una semplice stretta di mano o con la promessa di pagare un gelato a trattativa conclusa...altri tempi,altro calcio...
Mi fermo qui,faccio una fatica tremenda a esternare i miei sentimenti...
Ciao Paolo...

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